La FIAIP ritiene che le la stima immobiliare odierna dell’Ance è sottodimensionata rispetto all’indotto rappresentato dall’intero comparto immobiliare nel suo complesso.
L’indotto, sostiene l’ associazione degli agenti immobiliari, potrebbe arrivare a una previsione totale di circa 250mila unità lavoro in meno (comprensive del comparto espresso dall’indotto delle costruzioni) nel biennio 2009-2010.
“FIAIP stima come nell’indotto collegato al prodotto immobiliare vi saranno 30 mila agenti
immobiliari in meno nello stesso biennio 2009-2010. Il calo dei livelli occupazionali del comparto immobiliare, che oggi rappresenta oltre il 17% del PIL, non è stato ancora accompagnato dalle istituzioni da serie misure per far fronte alla situazione di grave difficoltà che il settore sta attraversando, mentre cresce il fabbisogno di unità abitative proprio per le fasce più deboli”.
“Chi opera tutti i giorni al contatto con i clienti e i consumatori, e ha una vera e propria funzione
sociale , vede giorno dopo giorno la crisi in faccia. FIAIP “ dichiara il Presidente Nazionale dell’associazione, Paolo Righi “ ormai da alcuni anni si batte affinché venga introdotta la misura della cedolare secca sugli affitti al 20%, un intervento che rianimerebbe in parte il mercato immobiliare, e che oltre a essere una misura sociale bipartisan, che va incontro alle famiglie e all’esigenza abitativa, darebbe redditività alle locazioni avvicinando il trattamento tributario a quello delle rendite finanziarie”.
Allo stesso tempo Righi lancia un appello al Ministro per le politiche europee, Andrea Ronchi, affinché il “recepimento della Direttiva europea sui Servizi non crei, in un momento di crisi per tutti gli operatori, nuove problematiche all’intera categoria degli agenti immobiliari.”
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