29 marzo 2006
Classe 1959, Cesare Maggi non è solo un bell'uomo, sempre elegante e che
sa scegliere cravatte raffinate. Ha una bella famiglia e una deliziosa
moglie - Angela - che con lui molto e bene collabora nell'attività
imprenditoriale. Ha nella sua città, Piacenza, una posizione sociale di
tutto rilievo e, negli anni, ha saputo fare della sua società un Gruppo
variegato di servizi immobiliari di qualità che (oggi con il nome Maggi
Group Real Estate) è un vero e proprio punto di riferimento.
Insomma, è un imprenditore di successo, e una persona di buon gusto. E
di cultura.
Ha anche il "pallino" della ricerca immobiliare: e infatti, da un
quinquennio, produce un "Rapporto sul mercato immobiliare di Piacenza"
che è diventato il "Listino" per definizione della Provincia di
Piacenza.
Per presentare la sesta edizione - fresca di stampa - del Volume (tutti
i dati del mercato - che ancora tiene e per molti aspetti si sta ben
sviluppando - saranno disponibili a breve sul sito www.maggigroupre.it)
però, Cesare non si è limitato questa volta a "passare" l'elaborato al
quotidiano (La Libertà) della sua città, oppure a organizzare una
conferenza Stampa. No, no, con sensibilità di marketing (ha parecchia
"carne al fuoco" da proporre, prossimamente...), e con una bella dose di
creatività ha realizzato un Evento davvero particolare, e che merita
plauso e diffusione.
Ecco cosa ha fatto.
Ha invitato circa 150 persone (tra cui numerose Autorità locali) nella
Sala denominata "Spazio Rotative" de La Libertà, e ha portato a un
Tavolo numerosi esperti per dibattere in un breve Convegno il tema
"Piacenza, Terrazza di Milano": un concetto intuitivo, e un nome davvero
indovinato.
Dopo la presentazione di un piacevole filmato in cui Cesare e i suoi
principali collaboratori raccontavano il mercato cittadino e quello
turistico delle verdi valli intorno al Capoluogo, si sono così
innanzitutto confrontati Mario Breglia, Presidente di Scenari
Immobiliari (nel progressivo spostamento della popolazione verso le aree
esterne delle città, la competizione si gioca sulla qualità del vivere.
E' un dato di fatto che circa 1200 nuclei familiari si sono recentemente
trasferiti nella provincia di Piacenza, e la città ha "performato"
meglio di Milano in termini di incremento dei valori immobiliari),
Osvaldo Grandin, Vicepresidente FIAIP (se ben gestita, la "casa
-vacanze" può diventare una nuova frontiera anche per i grandi tour
operator) ed Enrico Valdameri, Vicepresidente di Confturismo (con un
marketing territoriale consapevole e mirato, Piacenza potrebbe diventare
non solo la "Terrazza di Milano" ma addirittura d'Europa).
Più istituzionale il secondo momento del Tavolo: Ernesto Carini,
assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Piacenza, Sergio Giglio,
Presidente della locale Assoindustria, e Giuseppe Parenti, Presidente
della CCIAA, hanno fatto coro alle considerazioni già pronunciate nei
Saluti iniziali da Gabriele Gualazzini e Mario Spezia (rispettivamente
Presidente e Vicepresidente della Provincia di Piacenza) per osservare
che la Città deve giocare le sue carte - che sono tante - in termini di
competitività, attrattività e riqualificazione (ci sono circa 1,2
milioni di metri quadrati dismesse. A questo proposito, Cesare Maggi
sogna, per il futuro e in particolare, un «centro storico recuperato,
parcheggi, e aree demaniali da riconvertire»).
Piacenza, dunque, è una città da vivere e da "gustare" nella sua
interezza, nel suo ambito storico e nel territorio turistico
circostante.
Il terzo momento del Convegno era incentrato sul tema "la Provincia e la
Metropoli" e ha avuto come protagonisti due nomi della carta stampata:
Giangiacomo Schiavi, del Corriere della Sera, e Luca Goldoni, celebre
giornalista e scrittore di spunti (molti memorabili) e cronache di
costume. Di carattere sociologico l'intervento del primo ospite (Milano
città "eletta" ma un po' in affanno), deliziosamente brillante quello
del secondo. Anche se ormai non più giovane, Luca Goldoni conserva uno
spirito e una causticità davvero straordinari. Ricorrendo anche all'autocitazione
(«la provincia era la nostralgia degli eventi che accadevano altrove»),
lo scrittore ha "ballato sulla corda" in un excursus che - partito
dalla" crescita del CIN, cioè del "Casino Interno Netto" e giunto al
concetto che "in Italia ogni paesino si sente Capitale" - ha sollevato
numerosi battimani e svariate risate.
Ma non è finita qui, no, no. Al termine dei lavori, gli invitati di
Maggi Group Real Estate hanno potuto gustare un Buffet strepitoso, in
cui le specialità della gastronomia locale si sono fuse - sotto la
sapiente guida dello chef Lorenzo - con una creatività mediterranea che
ha trovato il suo momento più alto con il "carpaccio di tonno fresco e
crema di pomodori crudi": un piatto, credetemi, di rara leggerezza e
squisitezza.
Bellissimi anche i vini: ad apprezzarli c'erano oggi anche alcuni
esponenti della real estate community milanese, tra cui il Presidente di
AICI, Giovanni Zavagli.
Molto graditi, infine, gli omaggi che Cesare Maggi ha distribuito: il
citato "Rapporto Immobiliare", il volume "Vivere e investire a Piacenza"
(edito dalla CCIAA), e l'ultima fatica di Luca Goldoni, "Millezampe",
libro che l'autore ha gentilmente per molti autografato.
Nella foto: Cesare Maggi, "Ambasciatore Immobiliare della sua Piacenza".
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