29 settembre 2010
In una giornata non più estiva ma ancora inondata di sole Carlo
Masseroli, assessore allo Sviluppo del Territorio del Comune di
Milano, ha visitato il cantiere del già ben noto “grattacielo
orizzontale” ora denominato ““Parallelo” .
L’immobile sta sorgendo in via Santander , nella zona di Milano
compresa tra Romolo, il Naviglio Grande e il Naviglio Pavese.
Parallelo si trova a cinque minuti a piedi dalle stazioni della
Metropolitana di Romolo e Famagosta, è limitrofo alla sede
dell’Università di Lingue e Comunicazione IULM, ed è a pochi passi
dal vivo e caratteristico quartiere Navigli, in un circondario dove
sono presenti numerosi esercizi commerciali e servizi, quali
palestre, centri sportivi e scuole. Il nuovo centro direzionale si
inserisce in una zona con ampie aree verdi e insediamenti
residenziali di recente costruzione e altre sedi direzionali, oltre
a essere a 400 metri dall’imbocco dell’autostrada A7 (Milano-Genova)
e della tangenziale, quindi a 20 minuti di automobile dall’aeroporto
di Linate.
L’edificio è di proprietà del Fondo immobiliare PRE (gestito da
Duemme SGR) che ha affidato la realizzazione a InPartner, nota
società guidata da Cesare Ferrero .
Con tre piani fuori terra, sollevati a 12 metri dal suolo, Parallelo
è un “grattacielo orizzontale sospeso”, radicalmente diverso da
altri edifici dirigenziali esistenti a Milano sviluppati in
verticale. Ospiterà un centro direzionale per una superficie
commerciale totale di 14.000 metri quadrati, con tre meeting room
sospese a sbalzo. La struttura architettonica, ispirata a criteri di
ecocompatibilità e flessibilità operativa, è di grande effetto
architettonico, leggera e lineare.
Parallelo offrirà spazi a uso ufficio di elevato standard
qualitativo con oltre 1.000 postazioni di lavoro, 270 posti auto, 80
posti moto interrati e 503 metri quadrati di archivi. La consegna è
prevista per il 2012.
“Questo edificio è una sfida che riceviamo e rilanciamo alla città “
ha detto oggi l’assessore Masseroli .“ A chi realizza interventi
migliorativi dal punto di vista del risparmio energetico su vecchi
edifici il nuovo PGT riconosce il 5% delle volumetrie esistenti, che
può essere spostato nella città attraverso il mercato delle
volumetrie; mentre per le nuove edificazioni sono previsti livelli
minimi da rispettare. Se tutta la città si adeguasse, avremmo una
riduzione dell’inquinamento pari a quella prodotta in un anno da un
milione di auto”. Un obiettivo che si potrebbe raggiungere nei
prossimi anni se tutti gli edifici di nuova costruzione
rispettassero standard minimi di risparmio energetico e quelli
vecchi venissero adeguati con interventi finalizzati ad abbassare
emissioni e consumi.
“Un edificio di classe ‘A’ , ha spiegato ancora Masseroli , consuma
meno di trenta kilowattora all’anno per metro quadro, contro i
novanta e più di un edificio standard. Ci sono delle società, le
cosiddette ‘esco’, che investendo al posto dei proprietari
continuano a pagare la stessa bolletta per qualche anno, in modo che
la società possa rientrare delle spese sostenute. Dopodichè, anche
la bolletta inizia a scendere. Certo, prima il rischio poteva essere
eccessivo. Ora, invece, con gli incentivi volumetrici previsti dal
Piano di governo del territorio per chi cambia gli impianti,
l’operazione diventa sostenibile anche da un punto di vista
economico”.
Diverso il discorso per le nuove costruzioni per le quali, ha
sottolineato l’assessore, il PGT prevede standard minimi di
ecosostenibilità che andranno rispettati. “La sfida per la classe A
è scritta nel nuovo PGT”, ha concluso Masseroli . “ Ora tutto sta
nell'individuare aree della città nelle quali fare percorsi
prototipali per dimostrare che questo è possibile”.
“Questo immobile è di classe A: abbiamo ottenuto la massima
classificazione energetica grazie alle tecnologie all’avanguardia
utilizzate, in grado di produrre e utilizzare energia senza sprechi.
Pannelli fotovoltaici, solare termico, moduli delle facciate
altamente schermanti e l’uso della geotermia sono le soluzioni che
ci hanno fatto raggiungere l’ambizioso traguardo delle zero
emissioni di CO2 in loco. Ciò si traduce in un risparmio dei costi
di gestione a favore dei locatari”, ha affermato oggi Cesare
Ferrero.
L’architetto Mario Cucinella, nel progettare Parallelo, ha saputo
interpretare il luogo di lavoro realizzando spazi capaci di
rispettare le esigenze di efficienza operativa e organizzativa delle
imprese, favorendo nel contempo la vivibilità e il comfort delle
persone.
Non purtroppo presente alla visita odierna Mario Cucinella, tra i
più autorevoli architetti italiani, ha comunque affidato ai numerosi
giornalisti presenti una Nota di Stampa . Eccola: “Il progetto tende
a ridefinire un’identità di luogo grazie a una sopraelevazione di 12
metri rispetto al livello della strada. La struttura privilegia uno
sviluppo in orizzontale anziché verticale recependo una filosofia
lavorativa moderna, che annulla le gerarchie formali ma non
sostanziali, ridando vita a un impianto a corte, con una piazza
interna e percorsi verdi, dove si sviluppa un microcosmo di
attività”.
Auguri e Buon Lavoro!
Nelle immagini:
Il rendering di Parallelo
L’assessore Masseroli (al centro) durante la visita di oggi. A
destra, Cesare Ferrero.
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