“Il portafoglio immobiliare della Fondazione si mostra, in termini di consistenza numerica, estremamente sovradimensionato per:
- un eccessivo numero di cespiti a destinazione residenziale, 17.000 unità immobiliari, 27.000 pertinenze a servizio delle abitazioni (cantine, soffitte, posti auto, box, etc.) e un migliaio le unità a destinazione commerciale, per un totale complessivo di 45.000 unità;
- una dislocazione sull'intero territorio nazionale, prevalentemente nella città di Roma, in misura inferiore a Milano ed inoltre nelle città di Torino, Bologna, Brescia, Ancona, Pescara, Perugia, Bari, Taranto, Palermo e Catania;
- un’elevata frammentarietà locativa (gestione di 20.000 contratti di locazione)
La presenza nel portafoglio di numerose unità abitative (l'84% dell'intero patrimonio), ha imposto alla Fondazione rigidi vincoli politici e sociali, per i quali le modeste agevolazioni fiscali non compensano le elevate imposizioni fiscali.
Da sottolineare che Enasarco ha svolto negli anni anche un ruolo di supplenza nella politica sociale della casa. Infatti, fin dall'anno 1982, il 50% delle unità immobiliari disponibili è stato obbligatoriamente riservato a persone sfrattate da precedenti locatori e, per ragioni analoghe, sono state sottoscritte apposite convenzioni per l'assegnazione di alloggi agli appartenenti a corpi militari.
I rendimenti non soddisfacenti del portafoglio immobiliare, conseguiti nel corso degli ultimi anni, hanno quindi determinato la necessità di dover individuare una strategia che consentisse, nel breve-medio termine, una ridefinizione del portafoglio immobiliare con conseguente aumento dei rendimenti e dei flussi finanziari. A settembre del 2008, il Consiglio di Amministrazione ha quindi deliberato l'approvazione del "Piano per la dismissionedel patrimonio immobiliare" denominato "Progetto Mercurio" con il quale si è stabilito di selezionare soggetti altamente qualificati cui affidare i servizi complementari e strumentali, attraverso una gara comunitaria a procedura ristretta, così strutturata:
- servizi bancari di supporto alla vendita delle unità immobiliari;
- servizi di supporto alla vendita delle unità immobiliari, comprensivi di due diligence tecnico-amministrativa e legale;
- servizi finanziari relativi all'istituzione e gestione, di un fondo immobiliare, riservato ad investitori qualificati, cui saranno conferite le unità immobiliari che risulteranno invendute.
Il 18 novembre scorso sono scaduti i termini per la presentazione delle offerte tecnico-economiche: 17 sono le società che hanno partecipato alla gara, 4 istituti bancari per i servizi di supporto finanziario alla vendita, 7 le società per i servizi di supporto alla vendita e 6 le Sgr per la creazione e gestione di due fondi immobiliari dedicati al patrimonio invenduto. Le operazioni di vendita potranno quindi avere inizio a partire dall’estate 2010.
Numerose le misure del piano volte alla tutela dei conduttori con misure come: l’estensione del diritto di prelazione fino ai parenti di IV grado, una maggiore accessibilità ai mutui e il rinnovo dei contratti, per la durata di almeno 8 anni, a canoni concordati con le OO.SS degli inquilini per anziani e categorie economicamente più deboli.
Inoltre, sempre in relazione agli impegni assunti dalla Fondazione con le sigle sindacali competenti, a luglio 2009 è stata sottoscritta una Convenzione con l’Agenzia del territorio per l’erogazione dei servizi e il rilascio del parere di congruità sul valore indicato dalla Fondazione” (CS dell’Ente).
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