21 luglio 2011
Viene presentato il 21 luglio a Milano ,
presso il WJC di via Achille Papa 30, il Project finance per la
realizzazione del nuovo “Polo Termale di Grado”.
E’ la prima tappa di un road show di cui si riassumono qui gli
antefatti.
Il Comune di Grado (GO) ha pubblicato a maggio un bando di gara per
l’individuazione del partner privato al quale affidare in
concessione la progettazione, l’esecuzione e la gestione del
complesso delle attività del “Nuovo Polo Termale” della famosa
località balneare, tanto gradita già a partire dai primi anni del
secolo scorso anche ai turisti di lingua tedesca. Si tratta di un
intervento di rilevanza internazionale del valore di oltre 100
milioni di euro con il quale la città di Grado vuole «creare le
condizioni per il rilancio della propria economia turistica e la
valorizzazione del proprio territorio caratterizzato dalla presenza
di fattori di pregio quali la laguna, la spiaggia ed il centro
storico».
E’ certamente un’iniziativa che ha dignità di notizia , anche perché
essa si fonda sullo strumento del Project Finance, che nel settore
turistico sta muovendo solo ora i primi veri passi.
Non sarà per nulla facile portare avanti , da parte di una Pubblica
Amministrazione, un progetto di siffatta complessità, che si pone l’
ambizioso obiettivo di «collocare Grado tra le principali stazioni
termali italiane ed europee» sfruttandone le tradizionali
peculiarità legate al mare ( psammatoterapia, cioè sabbiature , e
talassoterapia, cioè acqua marina ) nonché – in un prossimo futuro –
le potenzialità rappresentate dallo sfruttamento dell’ acqua termale
di recente rinvenimento.
Si vuole dare il via a strutture dedicate ai servizi curativi, al
wellness e al ludico. Sì al potenziamento del polo congressuale, e
sì a un nuovo quattro stelle da 160 camere. Non è consentita la
realizzazione di edilizia residenziale.
Il tutto in un contesto in cui la domanda alberghiera e termale
nell’ area non appare in crescita ( per usare un eufemismo) e la
concorrenza internazionale si fa di anno in anno più agguerrita.
La “ nuova immagine termale “ di Grado è, infine, tutta da
costruire.
Follia, dunque? O coraggio nel tentare una nuova sfida ?
( Paola G. Lunghini)
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