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Aprile 2009
Una
città riprogettata dai milanesi, i suoi quartieri disegnati dai
bambini. E' la formula proposta dalla Fondazione Riccardo Catella
per dare un contributo al miglioramento della qualità urbana.
“I Progetti della Gente”, programma che la Fondazione sviluppa in
collaborazione con Assolombarda, Fondazione Cariplo, La Triennale e
Legambiente, nascono con l’obiettivo di mettere la persona al centro
delle riflessioni e dei progetti sulla città e di mobilitare la
società civile e gli enti non profit nel fornire un contributo
concreto all’Amministrazione Pubblica.
Ogni anno, a partire dal 2009, sino al 2016, verranno realizzate
iniziative civiche nei quartieri della città, selezionandole tra
quelle suggerite dai cittadini e dalle associazioni di quartiere.
“I Progetti della Gente” vengono avviati con un primo evento
dedicato proprio ai bambini di alcune scuole di Milano ai quali la
Fondazione ha chiesto di rappresentare come vorrebbero fossero
migliorati i loro quartieri. I disegni, stampati su pellicole di
dimensione 2x4 m, sono oggetto di una mostra “a cielo aperto”
esposta lungo le cesate dei cantieri dell’area di Porta Nuova che
sarà esposta fino al 31 maggio 2009.
La mostra anima la città di orti, piste ciclabili, fontane e campi
da calcio, teatri all’aperto e circhi, e così i bambini di oggi ci
raccontano come vorrebbero migliorare la qualità urbana della Milano
che domani vivranno come adulti: a noi saperli ascoltare e
trasformare i loro suggerimenti in realtà .
Il primo Progetto della gente sarà realizzato entro il 2009 nella
Zona 9 e prevede la ricollocazione del Monumento ai caduti
dell’Isola, opera dello scultore Carlo Ramous, da via Sassetti
angolo M. Gioia a un’area verde al centro di Piazzale Segrino. La
ricollocazione nasce dalla richiesta avanzata dagli abitanti del
quartiere Isola al fine di trovare una più consona posizione alla
scultura, a cui il quartiere è molto legato, alla luce dei lavori in
corso nella zona dove è attualmente posizionato.
Su indicazione dell’Associazione dei Commercianti di via Borsieri,
dell’Associazione Don Eugenio Bussa e secondo quanto deliberato dal
Consiglio di Zona 9, come nuova sede del Monumento è stata
individuato Piazzale Segrino in quanto asse storico e morfologico
del quartiere Isola. L’intervento prevede la rimozione ed il
successivo riposizionamento del Monumento nonché la sistemazione
dell’area verde nella quale il Monumento sarà collocato con anche la
realizzazione di un’idonea pavimentazione di accesso al Monumento,
in previsione degli eventi di commemorazione che ogni anno vengono
organizzati nel quartiere.
“Un’iniziativa dal forte valore civico che coinvolge tutti i
cittadini e che rappresenta una grande occasione per i nostri
quartieri. – ha dichiarato l’assessore alle Aree Cittadine e i
Consigli di Zona Andrea Mascaretti - Mi auguro che tutti i milanesi
partecipino con entusiasmo promuovendo progetti interessanti che
possano contribuire al miglioramento delle nove Zone. Mi fa piacere
inoltre vedere oggi il contributo dei bambini perché saranno proprio
loro i protagonisti del futuro della nostra Città.”
"Un’importante iniziativa per la gente, con una forte utilità
sociale – ha detto l’assessore all’Arredo, Decoro urbano e Verde,
Maurizio Cadeo -. Partiamo con un progetto in cui i protagonisti
sono i bambini, il nostro futuro per rendere più bella la Milano di
oggi. Ascoltare le idee dei bambini per una città più decorosa,
pulita, verde, a misura d’uomo è uno stimolo per fare di più e per
rendere ancora più vivibile la nostra Milano”.
Carlo Masseroli, Assessore allo Sviluppo del Territorio del Comune
di Milano ha sostenuto che “Partire dall’ascolto di chi abita e vive
la nostra città per una progettualità che ruoti intorno al valore
della singola persona e prenda il via dai soggetti operanti sulla
scena sociale è obiettivo primo e una continua risorsa di una
Amministrazione responsabile. La grande sfida sarà generare le
condizioni affinché ognuno di noi possa trovare un terreno
accogliente e fertile per esprimere se stesso e contribuire così
alla costruzione della nostra città”. (CS della Fondazione Catella)
Alcune immagini della “festa“ alla
Fondazione Catella
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