All’interno dell’evento "DORMIRE ALTROVE , il design dei luoghi inusuali..." l'architetto Marco Piva invita alla mostra "LUXURY SHELL" Come all'interno di una conchiglia o di un sommergibile, corazza delle nostre emozioni, possiamo vedere i nostri desideri ed i nostri sogni riflessi nelle immagini del fondo del mare... (Marco Piva)
Sono sempre stato attratto dal mondo sottomarino, dal fascino di un luogo di colori e creature meravigliose, di acque limpide dove la luce del sole crea, anche in profondità, giochi di luce irreali. Quando ti spingi nel blu, nel grande blu, sembra di sprofondare in un baratro, eppure anche in quel “vuoto” si ha la sensazione che c’è sempre qualcosa più giù, un universo sconosciuto che mi attrae e mi affascina, un mondo di creature misteriose, di buio e di silenzio. Sono questi gli aspetti del continente sommerso che mi conquistano, un mondo di cui l’essere umano sente di non fare parte, un creato dove l’uomo deve misurarsi con i propri limiti oggettivi, ma da cui è fatalmente attratto. Aspetti che coinvolgono la psiche umana stessa: la luce e il buio, la ragione e il sentimento, il conscio e l’inconscio, la parte nota di noi, quella pubblica e la parte più intima, misteriosa e sconosciuta a volte anche a noi stessi. Sono proprio queste emozioni, queste suggestioni che ho voluto rappresentare nel mio allestimento, creando atmosfereevocative di questo affascinante mondo, per sentirsi “immersi” anche sulla terra ferma. Un tunnel di avvicinamento al mondo sommerso funge da camera di “decompressione”, come un subacqueo deve “compensare” per potersi adeguare alla pressione dell’acqua, questo spazio consente di prepararsi alla magia di un altro territorio. Lo spazio del tunnel è buio, quasi inquietante, rappresenta la sfida dell’uomo sulla natura, dominata dalla curiosità di noi moderni esploratori, quella curiosità che ci fa superare la paura e che ci fa confrontare e misurare con i nostri limiti; ma una magia di profumi già ci attende, quasi ad alimentare questa curiosità. Ed eccoci immersi…. ci troviamo nel canale, nella “pass oceanica”, via di accesso all’immersione vera e propria… banchi di pesci sfuggono spaventati sotto i nostri piedi, tramite effetti proiettivi, in fondo qui siamo intrusi, siamo gli estranei sprovvisti di branchie! All’improvviso lo spazio si allarga, inizia la magia dell’immersione vera e propria, come subacquei in compagnia del rumore delle bolle prodotte dal nostro respiro, possiamo rilassarci godendoci gli scenari del mondo sommerso, sul fondo una sorta di grande scrigno, evocazione di una conchiglia, custode dei nostri sogni, corazza delle nostre emozioni da cui poter vedere i nostri desideri riflessi nelle immagini del fondo del mare.
Marco Piva
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