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			3-5 luglio 2009
 
 Era dai tempi della “famosa invasione degli orsi in Sicilia“, di 
			buzzatiana memoria, che l’Isola non vedeva nulla di più favolistico.
 
 Cinque automobili in fila, tutte per puro caso color grigio chiaro 
			metallizzato, con dentro solo donne (diciotto – e tutte le 
			guidatrici, che si davano il cambio - erano davvero bravissime), su 
			e giù per le colline della Val di Noto, nella provincia di Ragusa.
 
 E’ questo, in sintesi, il mio commento al progetto “ Sole e Real 
			Estate “ , ovvero il secondo Week End AREL-Associazione Real Estate 
			Ladies , appunto in Sicilia ( dopo la splendida prima esperienza del 
			giugno 2008 in Toscana ) : che ha visto come organizzatrice on the 
			spot la Socia Consigliere AREL Natascha Jeuck ( tedesca di nascita 
			ma da molti anni vive e lavora a Catania ) coadiuvata dall’ amica e 
			collaboratrice Maria Giacoma (detta Mary Jacky, tedesca pure lei di 
			nascita e come Natascha pure lei ormai ormai praticamente 
			siciliana).
 
 Ciò affermato, vediamo i dettagli.
 
 Partono, la mattina di venerdì 3 luglio da Roma, la Socia 
			Consigliere Valentina Delli Santi e la Socia Silvana . Da Torino, la 
			Socia Consigliere Silvia S.,
 
 Da Milano volano - con differenti Compagnie che comunque su Catania 
			convergono a pochi minuti di distanza - le Socie Consigliere Paola 
			G. Lunghini, Marzia Morena, Laura Piantanida (Segretario Generale), 
			Barbara Polito (Presidente AREL), e Sabrina Suma; e le Socie Chiara, 
			Liala, Bruna, Cristiana, Cristina, Silvia P. e Giuse (le 17 Ladies 
			saranno raggiunte in serata dalla Socia Consigliere Francesca 
			Zirnstein, proveniente da Bari ove ella trovavasi per motivi di 
			lavoro).
 
 Tutte, giunte puntuali o quasi, e preso possesso “a gruppi“ delle 
			auto appositamente noleggiate, convergevano per il lunch verso l’ 
			abitazione di Natascha a Catania.
 
 Nel bel giardino della villa un tavolo apparecchiato attendeva, e le 
			evanescenti creature distruggevano rapidamente, e con soddisfazione, 
			tagliolini ai frutti di mare, cocktail di gamberoni, insalata di 
			mare, e una quantità imprecisata di sorbetti. Poi, via tutte al 
			Monastero dei Benedettini per la visita guidata allo splendido 
			monumento che è una delle glorie di Catania ed è sede di tre delle 
			facoltà umanistiche dell’Università.
 
 Sotto un sole torrido, e in un traffico allucinante, le cinque auto 
			prendevano in seguito la strada per Lentini, direzione il “Giardino 
			del Biviere“, uno dei parchi più celebrati del nostro Paese (cfr 
			Nota infra)
 
 Qui venivano accolte dalla Principessa Carla Maria Borghese, che 
			personalmente guidava le Ladies nella visita alla ua proprietà 
			(un’atmosfera da sogno, davvero) e che graziosamente aveva anche 
			predisposto un graditissimo rinfresco: latte di madorle, spremute di 
			pompelmo, e dolce della “casa” (forse sarebbe meglio dire casata..).
 
 La Principessa è donna straordinaria.
 
 Fascino e classe assoluti, combinati con una meravigliosa 
			semplicità. Forse – dati i tempi in cui viviamo - irripetibili.
 
 Consideriamo un vero privilegio l’averla conosciuta.
 
 Nel lasciare a malincuore il Biviere è ormai tramonto inoltrato.
 
 Sole rosso dietro alle colline. Comincia a fare buio e le cinque 
			auto ogni tanto non si vedono tra loro (c’è traffico, la viabilità, 
			come dire, difetta), ma si collegano via telefonini e si attendono. 
			A volte sembra quasi un’avventura, ma va tutto bene.
 
 E’ notte (con luna quasi piena) quando si arrivava al Resort 
			prenotato. Aperitivo, e cena, in Saletta riservata; e drinkino 
			finale con vista sulla festa di matrimonio nel vasto patio 
			adiacente.
 
 Nel silenzio assoluto dell’alba mi sveglio, e getto lo sguardo sul 
			panorama attorno, che ha tre soli colori: l’azzurro già intenso del 
			cielo, il giallo angosciante della campagna riarsa, e il verde che 
			punteggia qua e là il grande complesso alberghiero.
 
 I colori della Sicilia estiva della letteratura.
 
 Da qualche parte, laggiù in fondo, ci devono essere quel mare e 
			quelle spiagge rese recentemente a tutti familiari dalle storie del 
			Commissario Montalbano.
 
 
 Il mattino è dedicato alla presentazione - in albergo - della 
			“Compagnia delle e”, una piccola società recentemente formata da 
			Pasquale Schembri , Nicola Peccini e Massimiliano Saccarelli ( che 
			alcune di noi avevano già conosciuto in occasione di una recente 
			presentazione milanese ) , che propongono una prima linea di 
			prodotto legata all’ universo della casa. “ Homeomtion” è il nome 
			del progetto, che per ora si è concretizzato nella villa “ Salinella 
			“ . L’ antica masseria è stata ristrutturata ampliandola, ed è 
			adagiata su una collina che guarda verso Ibla. (altre e maggiori 
			informazioni le potete trovare su www.createurs-emotions.com.).
 
 Comunque, trattavasi dello “sponsor”!
 
 Al termine della “ presentation” la andremo a visitare, Salinella , 
			accompagnate da Pasquale e Nicola e, durante il tragitto , avremo 
			modo di osservare un panorama che allo stesso tempo affascina e 
			inquieta. La storia si aggrappa alla contemporaneità in uno sforzo 
			tangibile . Chi vincerà, c’è da chiedersi , mentre giungendo a 
			Modica si osservano il centro storico dolorosamente degradato in cui 
			si ergono cento chiese ( alcune delle quali sublimi) , e i palazzoni 
			che deturpano il profilo delle quattro colline che compongono la 
			città che da esse trae toponimo. Modica (dall’ indoeuropeo moth=collina, 
			uc=molte) è una delle capitali del barocco nel nostro Paese, 
			patrimonio dell’ Unesco e luogo natale del poeta Salvatore 
			Quasimodo), Premio Nobel per la letteratura nel 1959 , morto nel 
			1968. Su una modesta facciata una targa – apposta nel 1996 ( dopo 
			tanti tanti anni, che vergogna !!! ) - ricorda l’ “ esule 
			involontario “.
 
 
 Pasquale e Nicola ci guidano nel dedalo delle stradine che, composte 
			spesso di molti gradini, conducono al loro pittoresco e suggestivo 
			Show Room, dove ci ospitano per un light lunch davvero squisito e 
			originale. Il piccolo spazio ristrutturato ( una sorta di 
			laboratorio della filosofia dell’ abitare della “Compagnia delle e “ 
			: a proposito, le “e” stanno per etica, estetica, ecologia, 
			eccellenza , entrepreneurship = emozioni ) , e la panoramica 
			terrazzina da cui si domina la città ( siamo su una collina, 
			rammentiamocelo !) si riempiono completamente di Ladies affamate , 
			che attendono lì, tra stuzzichini , spumantini e piacevoli 
			conversari, il momento di dirigersi alla “ degustazione del 
			cioccolato”. Ciò avverrà alle ore 14.30, al termine di un breve 
			percorso e sotto un sole spietato, verso una nota cioccolateria del 
			centro.
 
 La dolcezza insolita del prodotto - che pare derivi direttamente 
			dalla tradizione manifatturiera azteca – induce molte Ladies a 
			generosi acquisiti. Peccato non poter comperare anche alcune 
			bottiglie di quei liquori particolari e speziati che la gentile 
			signora, al negozio, ci fa assaggiare : all’ aeroporto - abbiamo 
			quasi tutte solo il bagaglio a mano - ce le bloccherebbero ……..
 
 
 Rientriamo in albergo e subito una parte del gruppo si fionda in 
			piscina , mentre l’ altra si dirige verso le spiagge, distanti 
			alcuni chilometri . Il relax è breve : la cena è in un ristorante un 
			po’ distante, ma ciò ci permette di costeggiare anche l’ antica Ibla.
 
 Giustamente ci abboffiamo e di conseguenza si rende necessaria una 
			salutare passeggiatina post pastum , anche “ per vedere meglio la 
			città” ( che scusa ignobile !!!!)
 
 Al tour ci sottraiamo Bruna ed io , le due “ zie anzianotte” del 
			gruppo. Si sacrificano, per accompagnarci, Natascha e Mary Jacky ( 
			grazie ancora, ragazze ). Nanna , siamo stanchissime.
 
 
 
 Le altre fanciulle rientreranno tardissimo : così tardi che – 
			contrariamente ai numerosi programmi di visite culturali proposti e 
			discussi per l’ indomani - ce le ritroveremo in piscina quasi tutte, 
			abbandonata l’ idea di faticose visite ai vanti del barocco. Meglio 
			il sole e il relax!
 
 La mattinata trascorre tra chiacchiere, scherzi, spettegulezzzz ma ( 
			tra un tuffo e una spalmata di crema abbronzante protezione 50) 
			anche una bella dose di business conversation !
 
 Vola il tempo , in momenti come questi . Poco dopo il lunch , 
			purtroppo, è già ora di partire : sperimentato il traffico del 
			weekend all’ arrivo , le Ladies hanno il terrore di perdere l’ aereo 
			( anche se i voli sono tutti a sera) : domani si torna in ufficio!
 
 
 
 Di nuovo le auto metallizzate riprendono la via delle colline, in 
			direzione di Catania . Tranne Giuse e Cristiana ( che si tratteranno 
			in luogo) ci si ritrova per fortuna senza disagi in Aeroporto.
 
 Tranne Francesca - che prenderà il “ Premio Delay” : il suo volo 
			tarderà di ben tre ore - rientriamo tutte, o quasi , quasi puntuali 
			. O con ritardi tollerabili.
 
 A Milano, piove che Dio la manda.
 
 
 
 Ma com’ è andata, direte voi a questo punto?
 
 
 
 Per tutte, riporto il commento di Barbara Polito:
 
 “Volevo ringraziarvi per lo splendido WE Sole e Real Estate! Volevo 
			ancora una volta ringraziare Natascha e Maria Giacoma, splendide 
			padrone di casa. E Nino grande e paziente cuoco. Un grazie anche a 
			Bruna e Paola che hanno offerto caffe' e aperitivo. Grazie a tutte 
			voi per lo "spirito" che ha contraddistinto questo WE: allegria, 
			spontaneita', coesione: molte di noi non si conoscevano o si 
			conoscevano poco ma da subito si e' creata l'atmosfera giusta. 
			Questo e' quello che rende AREL cosi' speciale. Se ci fosse “Miss 
			Week End”, quest'anno avremmo dovuto premiare Francesca che pur di 
			esserci si e' fatta il giro dell'Italia del Sud, passando per la 
			Capitale, e Silvia S. che pur di esserci ha fatto il giro 
			dell'Italia del Nord. Stiamo gia' pensando ai prossimi (in autunno e 
			in primavera)...tenetevi pronte! Un abbraccio
 
 Barbara”.
 
 
 
 Ma mi piace aggiungere anche alcuni altri commenti:
 
 -“ E’ stata dura fare una selezione degli scatti raccolti in questo 
			vivacissimo week end !! Colgo l'occasione per unirmi ai 
			ringraziamenti già fatti, inanzitutto a Paola e Barbara per aver 
			dato vita a questa stupenda Associazione cui sono orgogliosa di far 
			parte, al board delle promotrici e organizzatrici del viaggio che 
			hanno saputo rendere questo we memorabile e a tutte voi che siete 
			state deliziose compagne di viaggio!! E' stato un immenso piacere 
			conoscere ognuna di voi”.
 
 - “Sono state giornate intense e bellissime, grazie a tutte per la 
			bella compagnia”.
 
 - “Grazie a tutte per le emozioni vissute insieme “
 
 -“Care le mie areline....ci siamo divertite tanto e abbiamo dato 
			prova di curiosità intellettuale, spirito di aggregazione, grande 
			appetito e dinamicità.Che dire, sono fiera di appartenere ad AREL e 
			non vedo l'ora di ripetere l'evento”.
 
 -“Grazie a tutte per il memorabile WE, sono stata felice di aver 
			partecipato pur non conoscendo prima nessuna di Voi, spero di 
			incrociarvi presto”.
 
 - “Che spettacolo di weekend!Siamo proprio un bel gran gruppo! 
			Grazie di cuore a tutte coloro che hanno reso fattibile questa bella 
			avventura e a tutte le altre che l'hanno resa divertente”.
 
 
 
 E, per finire, il messaggio di Natascha Jeuck : “ E’ stato un grande 
			piacere avervi avute ospiti in Sicilia e mi fa piacere che vi sia 
			piaciuta e che vi siate divertite. Speriamo di organizzare presto 
			qualche altro week end insieme”.
 
 
 
 (Paola G. Lunghini)
 
 
 
 
 NOTA: Le Case del Biviere di Maria Carla Borghese è il giardino del 
			mito. La leggenda narra che Ercole, figlio di Giove, qui portò in 
			dono a Cerere, dea delle messi, la pelle del leone Nemeo da lui 
			sconfitto e qui creò un lago che da lui prese il nome: Lacus 
			Erculeus. Il lago nei secoli cambiò nome e gli arabi lo chiamarono 
			Beveré, abbeveratoio di greggi e vivaio di pesci. L’archivio di 
			Stato di Palermo conserva il documento originale dell’editto di re 
			Martino che, nel 1392, concedette in feudo ‘Il Biviere di Lentini’ a 
			un antenato per parte materna di Don Scipione Borghese. Quello che 
			era un lago ricco di fauna e di flora lacustri fu poi prosciugato 
			negli anni Trenta per scongiurare la malaria.
 Non più frequentata dai pescatori e dai cacciatori, la proprietà sul 
			lago cadde in abbandono, circondata solo da pietre e polvere. Oggi, 
			grazie all’amore e alla passione di chi vi abita, è diventato un 
			giardino mediterraneo unico e particolare. L’antico porto rivolto a 
			mezzogiorno, chiuso da grossi massi scolpiti dalla mano dell’uomo, è 
			divenuto un verde e ridente invito alla facciata principale della 
			‘Casa del Biviere’. Sui moli, restaurati con particolare attenzione 
			e garbo, una straordinaria collezione di succulente pare quasi 
			formare una passerella di verzura.
 Il visitatore s’immerge in spazi in cui l’armonia ha i colori 
			dell’arancio, il profumo del gelsomino e l’estro consapevole di chi, 
			per secoli, ha amato questa terra. Convivono palme lussureggianti, 
			azzurre Jacaranda, Parkinsonia dalla fioritura solare, rose antiche 
			che abbracciano esemplari di Yucca. Un esemplare inusuale di 
			Xanthorrea arborea sdraiata fronteggia la cappella di Sant’Andrea. 
			Se il tempo ha mai avuto ragione di scorrere, qui, tra questi 
			profumi e colori, troverà ragione di fermarsi per far godere appieno 
			momenti intensi di bellezza e tranquillità ( tratto da 
			www.giardiniitaliani.it )
 
 
 
  Nel giardino di Natascha
 
 
 
 
  Al Monastero dei Benedettini, a Catania
 
 
 
  Al Giardino del Biviere (al centro, la Principessa Borghese)
 
 
 
  In visita alla “Salinella“
 
 
 
  Light Lunch a Modica
 
 
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