11 giugno 2008
Si è svolto l'11 Giugno, durante EIRE, il Workshop "Il turismo
italiano nel mirino degli investitori internazionali", organizzato
da Turismo RE (società di advisoring nel settore hospitality parte
del gruppo Antoitalia) e da AGIRE - Associazione Golf Italiana Real
Estate.
I lavori si sono aperti con il saluto dell'Onorevole Angelo
Giammario, il quale ha puntato l'attenzione sul fatto che la
Lombardia è diventata la prima regione in Italia per fatturato
turistico con oltre 5 miliardi di euro nell'anno 2007 (al secondo
posto il Lazio con circa 4,5 miliardi). Inoltre, la stessa regione
ha previsto nuovi programmi di promozione del turismo con
stanziamenti già definiti per 7,2 milioni di euro.
Ha aperto i lavori tecnici Fabio Tonello , Presidente di AGIRE , con
un'analisi dei trend dell'offerta turistica italiana che vede ancora
poche strutture di alta qualità e nel segmento del lusso (meno di
280 strutture su un totale di oltre 33.000).
«Da trent'anni sento parlare del potenziale enorme del turismo
italiano » ha affermato Tonello « in riferimento al fatto che il
nostro Paese potrebbe vivere solo di questo… Ma sino ad ora, ci
siamo limitati solo a parlare e ci siamo adoperati poco per
concretizzare tale prospettiva. Bisogna fare squadra tra pubblico e
privato e magari fare anche un passo indietro nella delega alle
Regioni sul Turismo: è necessario avere un ministero del turismo con
dei poteri di pianificazione territoriale».
Il panel di relatori ha visto rappresentati due investitori italiani
(Inpartner e Gruppo Statuto), il fondo immobiliare italo-francese
Foncière des Murs (Beni Stabili), la catena alberghiera NH Hotels e
BNP Paribas, developer specializzato.
Silvia Ferrero di Inpartner ha chiarito come il Gruppo e anche altri
grandi investitori «siano stati nel recente passato prevalentemente
focalizzati sul turismo business, quasi ci sia stato un certo grado
di timore nell’approcciare il turismo leisure e dei resort. Ma ora i
tempi sembrano essere più maturi, si guarda con maggiore ottimismo
alle prospettive del settore "vacanze", purchè siano contemplati
degli attrattori forti che non si limitino solo al mare».
Dal confronto al Tavolo, anche grazie all'esempio riportato da
Claudio Capaccioli di NH Hotels, è emerso come abbia rilevanza e sia
richiesto dal mercato internazionale la realizzazione di complessi
integrati con offerta plurima (i resort appunto), magari con il golf
e la marina.
La spagnola NH Hotels è l'attuale leader di mercato in Italia ed è
passata da soli 4 alberghi nel nostro Paese nell'anno 2005 agli
attuali 71! Tale significativa crescita si è avuta grazie alla
partnership con Banca Intesa e grazie all'acquisizione delle catene
Jolly Hotels e Framon Hotels. Una società di NH, la Sotogrande, sta
realizzando un resort golfistico nel Sud della Sicilia dove saranno
presenti due campi da golf. E' una destinazione che certamente avrà
modo di crescere anche per l'imminente apertura dell'aeroporto di
Comiso e per la presenza nelle vicinanze di un grande villaggio Club
Med.
Bernard Chittaro , di BNP Paribas, ha espresso grande preoccupazione
in relazione ai "tempi lunghi" dello sviluppo di operazioni
immobiliari alberghiere in Italia. Gli enti territoriali sono spesso
poco inclini a favorire gli investimenti ed anche in presenza di
situazioni urbanistiche chiare emergono problemi ed i tempi si
dilatano (e le operazioni di sviluppo si trovano ad essere gravate
da oneri finanziari aggiuntivi).
L'EXPO 2015 a Milano rappresenterà un'occasione di rilancio per la
città? Quanti nuovi alberghi sono previsti? Quanti sono
effettivamente necessari? Si corre il rischio di seguire l'esempio
di Torino che ha incentivato la nascita di molte nuove strutture per
le Olimpiadi, che ora "soffrono"?
Marco Stoppelli direttore generale del Gruppo Statuto (leader in
Italia nel segmento lusso con il Four Seasons di Milano e il Danieli
di Venezia) ha annunciato l' apertura, a breve, di un nuovo hotel a
5 stelle in zona Brera con il marchio W (della catena Starwood) e
uno con insegna Mandarin (lusso orientale).
Piergiorgio Mangialardi , direttore di Turismo RE, ha dichiarato di
avere ben 5 progetti di sviluppo di nuovi hotel a Milano, e sta
cercando di orientare le scelte dei suoi clienti verso soluzioni
innovative e magari focalizzate nel nuovo segmento di hotel "low
cost", una tipologia di offerta che unendo costi contenuti ad un
buon livello di servizio, in questo momento risulta essere quasi del
tutto assente in Italia, a dispetto della maggiore diffusione
europea.
Il valore spesso troppo elevato dei suoli edificabili è infatti un
ostacolo che spesso si è frapposto allo sviluppo di queste realtà :
molti piccoli proprietari di capannoni da riconvertire o di aree
"green field" preferiscono lasciare passare del tempo piuttosto che
comprendere che quando si realizza un hotel il valore del suolo è
direttamente legato al tipo di redditività che il futuro hotel potrà
generare. «L'Hotel » ha sostenuto Mangialardi « è da vedersi come
un'azienda, piuttosto che solo come un immobile. Il Brand, il
progetto, le persone sono i fattori che possono portare verso una
effettiva redditività. Ed è da questi punti che si deve partire per
valorizzare dei terreni il cui valore attuale è vicino allo zero».
Massimo de Meo (a capo di FdM in Italia) ha chiesto alle istituzioni
di supportare il rilancio di nuove destinazioni turistiche
attraverso la realizzazione di campi da golf, meglio se concentrati
in aree contigue, e di marine.
Il meeting si è chiuso con un arrivederci ad ottobre: Turismo RE e
Antoitalia stanno infatti organizzando un "business matching" in cui
si incontreranno developer alberghieri con fornitori specializzati
in questo settore. (tratto dal CS della Società)
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