21 maggio 2009
Presentato il 21 maggio 2009 alla real estate community milanese,
nel corso di un Convegno , il nuovo headquarter di Oracle Italia,
sisto a Cinisello Balsamo.
L’evento ha proposto un momento di confronto fra la proprietà ( il
Fondo Immobiliare " Scarlatti" di Generali Properties ),
l’utilizzatore e i progettisti (DEGW Italia ), che hanno raccontano
di come siano riusciti a realizzare un progetto di cui tutti sono
orgogliosi per i tempi, i costi e i risultati raggiunti.
Centrali, in tal senso, sono stati gli interventi di Massimo
Avoletti, Facility Manager Oracle Italia e di Luciano Manfredi,
Direttore Generale Generali Gestione Immobiliare , che hanno
testimoniato il punto di vista del tenant e quello dell’investitore
rispetto alla progettazione dell’immobile. Franco Guidi e Alessandro
Adamo, rispettivamente Amministratore Delegato e Direttore DEGW
ITALIA, hanno fatto luce sui risultati conseguiti dal team DEGW non
solo in termini di progettazione e valorizzazione dell’immobile ma
anche in termini di comunicazione del cambiamento alle risorse
interne di Oracle.
L’incontro è stato arricchito dalla presenza di una delle figure più
importanti della struttura DEGW : Despina Katsikakis, Group Chairman
DEGW, che ha parlato della centralità dello spazio per la creazione
di valore per le imprese.
Ecco la storia della riqualificazione, che ha richiesto un
investimento " di alcuni milioni di euro" , e che ha portato nelle
casse del comune di Cinisello Balsamo circa un milione di euro per
oneri di urbanizzazione; e le caratteristiche dell' immobile ,
secondo una Nota di DEGW.
"Dopo circa due anni di cantiere per i lavori di ristrutturazione
dell’edificio di Cinisello Balsamo, i dipendenti Oracle sono entrati
negli spazi inaugurati nel gennaio 2009. Il progetto è di DEGW
Italia, sia per la ristrutturazione dell’edificio, sia per il
disegno degli interni.
L’immobile di 10.000 mq, di proprietà di Generali Gestione
Immobiliare, è stato completamente riprogettato secondo un processo
di valorizzazione architettonica avvenuto nel rispetto dei tempi e
dei costi previsti nel Business Plan.
L’immobile è organizzato su sette piani, di cui l’interrato è
destinato ai parcheggi e ai vani tecnici. La parte centrale
dell’impianto prevede, al piano seminterrato, l’ingresso principale
che si snoda su una lobby a doppia altezza, da cui si scorgono
quinte per esposizioni temporanee. Il piano seminterrato ospita
anche spazi collettivi. In particolare nell’ala Nord si concentrano:
una sala conferenze dalla capienza massima di circa 90 posti a
sedere, un’area break, a servizio di eventi di rappresentanza e due
sale riunioni; mentre l’ala Sud ospita 5 aule training. Gli spazi
collettivi proseguono anche al piano terra, attraverso 8 sale
riunioni, con capienza che varia dalle 12 alle 14 persone, ed
internet point.
Lo scopo dell’intervento, volto al potenziamento della performance e
al miglioramento dell’immagine architettonica dell’edificio, si è
tradotto in un incremento di superficie pari a 1.500 mq e
nell’ottimizzazione della profondità di piano. In particolare
l’intervento ha ridefinito il fronte attraverso la facciata in
curtain wall, che combina pannelli isolanti in vetro e alluminio:
elementi rettangolari, trasparenti o rivestiti di pellicole a
"pixel", determinano un motivo visuale continuo.
La definizione dello schema planimetrico e strutturale è data da un
impianto con sviluppo longitudinale, in cui gli elementi si
sottomettono allo stesso rigore simmetrico. Il nucleo centrale
ospita: gli elementi di collegamento verticale che rappresentano,
insieme alle scale esterne laterali, anche le vie di fuga
dell’edificio; le aree break, che diventano isole facilmente
raggiungibili dagli utenti senza interferire con le aree di lavoro.
Le due ali laterali accolgono i servizi igienici e gli spazi di
lavoro, distribuiti principalmente in open space e parzialmente in
uffici chiusi.
Il rigore che connota l’involucro contraddistingue anche la
sistemazione degli spazi interni. L’organizzazione delle aree nasce
da analisi e valutazioni che riguardano le caratteristiche
immobiliari della sede, la cultura aziendale, gli standard di spazio
e di aree di supporto e le caratteristiche ambientali richieste dal
cliente. In particolare, la distribuzione degli ambienti si articola
secondo una varietà di scenari, nel rispetto dei parametri spaziali
e territoriali, in cui le postazioni individuali in open space si
alternano a stazioni di lavoro temporanee e condivise, supportate da
specifiche tipologie di archiviazione, e si accostano agli uffici
chiusi e ad aree collettive.
Le proiezioni di crescita aziendale effettuate in fase di analisi
hanno reso necessaria la possibilità di riconfigurare e rendere
flessibili gli ambienti. Ne deriva una ripartizione degli spazi
secondo una modularità determinata dallo schema di facciata.
L’organizzazione spaziale è definita dalla circolazione principale
che diventa lo spartiacque tra le due aree specifiche in cui si
articola l’open space: da una parte le zone adiacenti alla facciata,
che, godendo di luce naturale diretta, risultano particolarmente
indicate per le postazioni di lavoro individuali e per gli uffici
chiusi; dall’altra un nucleo più interno accoglie: postazioni
condivise; aree di supporto, quali armadi guardaroba e aree copy;
zone comuni e touch down per riunioni informali. Inoltre lo schema
distributivo assegna ai quattro angoli del parallelepipedo sale
riunioni da circa 10 persone, qualificate dalla percezione di uno
spazio che si smaterializza attraverso superfici vetrate con doppio
affaccio. La parte centrale della struttura diventa il luogo adatto
a condensare piccole sale riunioni, cosiddette "quiet booths":
contenitori vetrati che accolgono meeting veloci.
Il progetto non si sottrae al dovere di coniugare il gusto con la
sensibilità fruitiva degli utenti. Ne deriva la necessità di creare
servizi che rendano l’edificio efficiente e accogliente: una mensa/cafeteria
al quarto piano, un’area ludica attrezzata per giochi con
piattaforme multimediali ed aree parcheggi esterni ed interrati
concretizzano questa esigenza.
Le scelte estetiche si coniugano con l’esigenza di offrire una
connotazione ben definita all’edificio che, grazie alla sua pelle
trasparente, assume una veste riconoscibile anche dall’esterno. Il
marchio Oracle si rivela nei colori dominanti, rosso e bianco, che
caratterizzano arredi e finiture ed il cui contrasto viene mediato
dall’azione garbata della moquette grigia.
Dal punto di vista impiantistico, il progetto è stato realizzato
nell’ottica della flessibilità e della modularità, al fine di
consentire una futura ridistribuzione di spazi e funzioni, con
ridotti interventi di adeguamento. Particolare attenzione è stata
rivolta alla scelta dei materiali e delle tipologie impiantistiche,
nell’ottica di ottenere ridotti costi di gestione, massimo risparmio
energetico, massima efficienza.
DEGW Italia ha fornito ad Oracle anche un servizio di Workplace
Change Management realizzando un sito internet attraverso il quale
il personale ha potuto conoscere in anteprima le caratteristiche
della nuova sede. Il sito è stato infatti strutturato per capire la
trasformazione dell’edificio (ieri/oggi), conoscere la distribuzione
dei vari gruppi di lavoro e dipartimenti, individuare le aree di
supporto (sale riunioni, break area, copy area) e le vie di fuga
previste dal piano di sicurezza aziendale.
E’ stata anche realizzata una welcome brochure in cui vengono
evidenziate, anche per i visitatori, le facilities messe a
disposizione dalla nuova sede Oracle ed i principali ‘protocolli di
utilizzo’ delle varie aree (parking, smoking, copy, pigeon holes &
wardrobe, recycling points, meeting rooms, break areas, ecc.)".
Nelle immagini, alcuni particolari del building
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