04 marzo 2008
E’ stato presentato in data 4 marzo 2008 a "Palazzo Turati " ( sede
della CCIAA di Milano), in una sala strapiena di immobiliaristi,
costruttori e giornalisti, il "XI Rapporto sul Mercato Immobiliare
Lombardo "promosso da ANCE Associazione Nazionale Costruttori Edili
Lombardia e realizzato da Scenari Immobiliari( Istituto indipendente
di Studi e Ricerche).
Il dibattito è stato introdotto da Luigi Colombo, Presidente di ANCE
Lombardia . Pur ragionevolmente ottimista, il Relatore ha commentato
i risultati forniti dalla Ricerca affermando che« le previsioni non
confortanti del 2006 sono state puntualmente smentite da chiari
segnali di ripresa del comparto residenziale, il principale del
settore, che si conferma estremamente solido nei Comuni non
capoluogo ma che vede anche una ripresa di quello delle città
capoluogo, dopo almeno un biennio di stagnazione».
Il Presidente ha dichiarato che tutti questi segnali, pur con le
dovute cautele in una congiuntura economicamente incerta ci inducono
all’ottimismo. La Lombardia si conferma ancora una volta l’elemento
trainante del mercato immobiliare nazionale e al contempo di un
settore, quello delle costruzioni, che contribuisce quasi per il 10
per cento al Prodotto Interno Lordo del Paese.
Il comparto residenziale lombardo, nel 2007 , ha registrato infatti
una crescita delle compravendite pari all’ 1, 2 per cento, con un
aumento del fatturato del 3, 5 per cento.
Un risultato che promette bene per il futuro raggiunto grazie
all’apporto del mercato dei Comuni non capoluogo, che in Lombardia
coinvolge il 69 per cento delle compravendite di superfici
residenziali. Con l’incremento degli scambi del 3 per cento su base
annua il mercato dei territori provinciali si conferma anche nel
2007 elemento di traino a livello regionale.
Ma il 2007 segna anche una ripresa del mercato dei capoluoghi:
rispetto al valore negativo del 4 per cento della scorsa
rilevazione, lo scambio di immobili cala solamente del 2,5 per
cento.
Il fatturato registra una crescita del 3 per cento sostenuto
soprattutto dalla domanda di prodotti di pregio e dal costante
aumento dei prezzi il cui tasso di crescita , rispetto all’anno
precedente, si è assestato intorno al valore positivo del 4 per
cento.
Mario Breglia (Presidente di Scenari Immobiliari) ha dichiarato che
il mercato immobiliare lombardo è ormai di poco inferiore a un terzo
di quello nazionale e supera, in dimensioni, quello di Paesi quali
la Romania e la Bulgaria.
La forza del mercato immobiliare lombardo sta nella sua capacità di
essere sia motore di nuove iniziative che moltiplicatore degli
investimenti. La Regione presenta la concentrazione più alta di
cantieri e di grandi progetti in corso del Paese e rappresenta anche
un sito privilegiato per le imprese terziarie e produttive .
Mario Breglia ha affermato che Milano è un grande mercato potenziale
rallentato dai molti “lacci e lacciuoli” delle infrastrutture
inadeguate rispetto alle esigenze del ventesimo secolo, alle assenze
o eccessive presenze dell’Amministrazione e della politica. E’ una
Regione che dal punto di vista immobiliare si presenta ancora a
frammenti (sia in verticale per i mercati, che in orizzontale per i
territori). La sua forza inespressa è come nelle esplosioni
nucleari: nascosta nel concetto di atomi e nel collegamento virtuoso
che deve esistere tra mercati e territori da un lato, e fra imprese
e consumatori dall’altro. In questo territorio, infrastrutture quali
Malpensa o il Polo fieristico Rho Pero diventano magneti in grado di
attrarre, ma che al contempo però rimangono sottoutilizzati per
mancanza di infrastrutture e quindi non possono esprimere il proprio
potenziale pienamente.
Il Terziario (che rappresenta il 6 per cento del patrimonio
regionale con una concentrazione del 35 per cento rispetto al totale
a Milano e provincia) ha registrato un fatturato pari a 1,6 miliardi
di euro, con un incremento di oltre il 10 per cento rispetto al 2006
e una crescita di prezzi del 5 per cento.
Risultati superiori alle aspettative, previsti in crescita anche per
il 2008 per un comparto che a Milano appare dominato per il 50 per
cento da investitori nazionali ed esteri alla ricerca di immobili di
alta qualità e di ampi spazi (a Milano il 34 per cento della
superficie media occupata è superiore ai 2 mila metri quadrati).
Gli immobili commerciali in Lombardia, dove si concentra il 15 per
cento delle superfici commerciali nazionali e il 15 per cento degli
esercizi di grande distribuzione, hanno registrato rispetto al 2006
un incremento del 6 per cento delle superfici, con una crescita del
volume di affari del 3 per cento, e prezzi superiori del 5 per
cento, con punte del 7 per cento nelle aree centrali e di pregio, e
una tendenza al consolidamento anche per il 2008. Progresso anche
per il mercato degli immobili industriali con un fatturato di 4,5
miliardi in aumento del 7 per cento rispetto al 2006, e una crescita
del 3 per cento delle quotazioni. In particolare un trend positivo
si registra per il mercato degli immobili logistici previsto in
sensibile crescita almeno fino alla metà del 2009.
Gli altri comparti non residenziali, alberghi e grande
distribuzione, sono spinti verso l’alto sia dalla crescita delle due
domande forti che da una possibile contenuta ripresa economica.
Il Presidente di Scenari Immobiliari ha concluso affermando che
«perché questo si registri c’è bisogno di interventi leggeri della
politica che rimuovano i lacci esistenti senza metterne di nuovi».
Breglia ha aggiunto che « i dati presentati dall’XI Rapporto
confermano il costante incremento della domanda di qualità e
dell’importanza dell’ ecoefficienza e del risparmio energetico nel
settore delle costruzioni».
La voce della Politica non si è fatta attendere. Massimo Buscemi
(assessore alle Reti servizi di pubblica utilità e sviluppo
sostenibile di Regione Lombardia) ha illustrato lo sforzo
dell’amministrazione nello snellimento delle procedure e nella
redazione del nuovo PGT.
L’assessore ha dichiarato la creazione del Catasto Regionale per gli
impianti termici e della costituzione di un Fondo a Rotazione di 10
milioni di euro da destinarsi alle misure per il risparmio
energetico.
L’assessore ha concluso dichiarando che tutti gli sforzi
dell’Amministrazione sono rivolti a rendere Milano una città
competitiva e sede futura di EXPO 2015.
Giuseppe Roma (Direttore Censis) ha dichiarato che una città non si
può costruire solo con i grandi eventi ma che ha bisogno di un anima
e questa è data da tante realtà che collaborando insieme
costruiscono il tessuto sociale e urbanistico, e dal lavoro paziente
del Sindaco il quale deve orchestrare tutte le voci in un coro.
Il Marketing territoriale è uno strumento capace di attrarre eventi
e investimenti in un contesto locale ma va però supportato con la
presenza di infrastrutture adeguate, e da progetti che consentono
alla città la vita dopo l’evento.
Il Relatore ha precisato che Milano possiede molte ricchezze e
l’immigrazione è una di queste, ma al contempo è una metropoli che è
stata rovinata dall’iper specializzazione della moda che ha creato
dei non luoghi che non consentono la vivibilità.
Giuseppe Roma ha dichiarato che «i lavoratori extracomunitari che
nel 2005 hanno acquistato un'abitazione in Lombardia sono stati
circa 30 mila. Essi rappresentando oltre il 16 per cento del mercato
delle compravendite residenziali regionali. Contrariamente a quanto
accade nelle regioni centrali e meridionali della penisola, nel Nord
gli immigrati si distribuiscono su tutto il territorio con
differenze nella concentrazione provinciale non marcate. A livello
provinciale Brescia (con il 22,3 per cento delle compravendite sul
totale, realizzate da questi nuovi attori della domanda), si colloca
al primo posto nella graduatoria nazionale. Segue Milano, ottava in
classifica con l’11,8 per cento sul totale.
Il Punto di vista dei Developer. Manfredi Catella (Amministratore
Delegato Hines Italia) ha spiegato l’importanza di relazionare il
mercato immobiliare lombardo sia con quello italiano sia con quello
internazionale. Il Relatore ha affermato che la strategia di
sviluppo urbano non può non considerare le tre tempistiche diverse:
breve, medio e lungo termine, e come all’interno di questi siano da
considerare alcune criticità. L’esempio può riguardare il “black
out” in cui potrebbero trovarsi gli Uffici Tecnici del Comune di
Milano a fronte di tutte le richieste e i permessi di costruire che
provengono dai Gruppi che stanno realizzando i grandi progetti.
La strategia a lungo termine può essere quella redatta dalla Giunta
Albertini e poi continuata dalla Giunta Moratti, sempre in
riferimento ai grandi progetti.
Manfredi Catella ha analizzato il rapporto tra pubblico e privato
notando come questo sia cambiato nel corso del tempo. «Oggi la
relazione è diversa, ci vogliono contaminazioni reciproche. Ci vuole
una concertazione intelligente, con un dialogo serrato fra le due
parti». Ha dichiarato Catella che gli uffici tecnici a Milano sono
molto competenti. Sul piano politico gli amministratori hanno capito
che era giunto il momento e la fase giusta per governare la
trasformazione.
Manfredi Catella ha inoltre proposto un Forum fra Governo-Developer
e Amministrazioni per discutere e ragionare sui temi del mercato
immobiliare e del territorio.
Cesare Ferrero (Amministratore Delegato InPartner) ha posto
l’accento sia sulle occasioni mancate dalle imprese in questi ultimi
dieci anni di sviluppo del mercato immobiliare, sia sul mancato
dialogo fra Enti preposti al governo del territorio e filiera
dell’edilizia.
Cesare Ferrero ha detto con rammarico che la mancanza delle
infrastruttre genera un arretratezza e frena anche lo sviluppo di un
territorio.
Paolo Buzzetti (Presidente ANCE Associazione Nazionale Costruttori
Edili), ha evidenziato il ruolo chiave delle infrastrutture
dichiarando che negli anni sessanta il nostro Paese aveva un ruolo
guida nel panorama europeo mentre oggi siamo un fanalino di coda.
Il Presidente ha concluso i lavori invitando il mondo politico al
dialogo con quello degli impreditori per favorire la rinascita del
nostro Paese.
|