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			6 ottobre 2006
 «Milano è una città internazionale, ma deve migliorare i parametri 
			di percezione: è quanto emerge dai risultati dell’edizione 2006 di 
			European Cities Monitor (ECM), la Ricerca condotta annualmente da 
			Taylor Nelson Sofres per conto di Cushman & Wakefield, il principale 
			service provider globale nel real estate. La ricerca misura la 
			percezione che i manager di grandi società internazionali hanno 
			rispetto alle città d’affari europee.
 
 I risultati della Ricerca sono stati presentati nel corso della 
			Tavola Rotonda "Milano è una città internazionale? – Turismo e 
			Affari: nuove opportunità per uno sviluppo internazionale", che si è 
			tenuta il 6 ottobre a Milano, presso il MIC - Milano Convention 
			Centre a Fieramilanocity, il Centro Convegni gestito da Fiera Milano 
			Congressi. Alla Tavola Rotonda sono intervenuti, tra gli altri, i 
			rappresentanti delle istituzioni locali: l’Assessore al Turismo, 
			Marketing Territoriale, Identità del Comune di Milano, Massimiliano 
			Orsatti e l’Assessore ai Giovani, Sport e Promozione Attività 
			Turistica della Regione Lombardia, Pier Gianni Prosperini.
 
 European Cities Monitor si basa sulle interviste ai Senior Manager e 
			ai Board Director incaricati delle location di 507 tra le principali 
			società in Europa. Lo Studio individua i fattori che le società 
			considerano determinanti nella scelta di una location, intesa come 
			città d’affari, e mette a confronto le performance delle 33 
			principali città europee relativamente ai singoli parametri. In 
			linea generale, i fattori legati alla comunicazione sono considerati 
			i più determinanti, seguiti da quelli legati ai costi e alla qualità 
			della vita.
 
 In questa nuova classifica 2006, la città di Milano perde una 
			posizione rispetto alla classifica del 2005, passando dall’11° al 
			12° posto. Tra gli aspetti più importanti che emergono, è da notare 
			che, secondo il campione preso in esame, Milano fa poco per 
			promuovere se stessa, pertanto risulta bassa la percezione che la 
			città meneghina dà di sé all’estero, nonostante l’esistenza di 
			parametri oggettivi.
 
 Per quanto riguarda gli altri parametri presi in esame, Milano perde 
			quattro posizioni in relazione al fattore "agevolazioni fiscali e 
			incentivi finanziari offerti dal governo", cosa che rende la città 
			meno appetibile per le società straniere, e ne perde una per quanto 
			riguarda il tasso di inquinamento.
 
 Importante è il miglioramento nelle due voci considerate più 
			rilevanti nella scelta di una location: la facilità di accesso ai 
			mercati e la disponibilità di personale qualificato.
 
 Per quanto riguarda Roma, la capitale registra un notevole 
			miglioramento nella facilità di accesso ai mercati, passando dalla 
			ventiquattresima alla diciannovesima posizione, e anche per quanto 
			riguarda i trasporti extraurbani e la qualità della vita.
 
 In netto peggioramento, invece, il costo del personale e la 
			disponibilità di spazi a uso ufficio.
 
 "I risultati dell’ECM 2006 mettono in evidenza la bassa 
			percezione che la città di Milano ha al di fuori dei confini 
			nazionali, nonostante sia dotata di parametri che le conferiscono 
			oggettivamente il carattere di città internazionale, come l’attuale 
			tasso di sviluppo immobiliare che certamente continuerà ad aumentare 
			da qui ai prossimi cinque anni - ha commentato Harry Farthing, AD di 
			Cushman & Wakefield Italia. "Milano non è inferiore rispetto a città 
			come Barcellona, Praga e Dublino, ma a differenza di queste fa poco 
			per promuovere se stessa. Pertanto, è auspicabile da parte delle 
			amministrazioni locali l’adozione di una appropriata strategia di 
			marketing territoriale che consenta di migliorare la percezione di 
			Milano, contribuendo così a creare maggiori opportunità di sviluppo 
			per la città".
 
			LE PERFORMANCE DELL’ITALIA 
				
					| Tematiche | Milano 2006 | Var | Milano 2005 | Milano 2004 | Var | Roma 2006 | Var | Roma 2005 | Roma 2004 | Var |  
					| Facile accesso ai mercati | 6 | ▲ | 7 | 6 | ▼ | 19 | ▲ | 24 | 23 | ▼ |  
					| Personale qualificato | 9 | ▲ | 10 | 8 | ▼ | 30 | ▼ | 29 | 23 | ▼ |  
					| Trasporti extraurbani | 12 | ▼ | 11 | 11 | = | 16 | ▲ | 20 | 15 | ▼ |  
					| Telecomunicazioni | 16 | ▼ | 14 | 10 | ▼ | 26 | ▼ | 24 | 24 | = |  
					| Costo del personale | 20 | ▼ | 13 | 15 | ▲ | 18 | ▼ | 13 | 17 | ▲ |  
					| Agevolazioni 
					fiscali/incentivi finanziari | 27 | ▼ | 23 | 21 | ▼ | 33 | ▼ | 30 | 25 | ▼ |  
					| Valore degli spazi a uso 
					ufficio | 29 | ▼ | 26 | 17 | ▼ | 30 | ▼ | 28 | 28 | = |  
					| Disponibilità di spazi a 
					uso ufficio | 25 | ▼ | 20 | 19 | ▼ | 29 | ▼ | 26 | 29 | ▲ |  
					| Lingue parlate | 14 | ▲ | 17 | 15 | ▼ | 27 | = | 27 | 26 | ▼ |  
					| Trasporti urbani | 24 | ▼ | 22 | 18 | ▼ | 30 | ▼ | 29 | 27 | ▼ |  
					| Qualità della vita | 17 | ▲ | 21 | 21 | = | 8 | ▲ | 12 | 12 | = |  
					| Tasso di inquinamento | 30 | ▼ | 29 | 28 | ▼ | 22 | ▲ | 23 | 26 | ▲ |  
			EUROPEAN CITIES MONITOR 2006 – DETTAGLIO
 
 Per quanto riguarda gli altri risultati che emergono dalla ricerca, 
			Londra ha incrementato il suo vantaggio su Parigi, confermandosi al 
			primo posto nella classifica delle principali città d’affari 
			europee.
 
 La capitale britannica è risultata quest’anno la città migliore per 
			7 dei 12 fattori determinanti nella scelta della location e che 
			permettono di stilare la classifica. Londra è migliorata in 
			particolare per quanto riguarda la disponibilità di spazi a uso 
			ufficio, superando Berlino e Madrid e conquistando, anche in questo 
			caso, la prima posizione, ed è diventata la migliore città in Europa 
			per quanto riguarda i trasporti interni, superando di poco Parigi.
 
 James Young, responsabile dell’ufficio Cushman & Wakefield di 
			Londra, ha così commentato i brillanti risultati della città: 
			"All’interno di questa nuova tendenza generale alla globalizzazione, 
			Londra ha consolidato la propria posizione tra le principali città 
			globalizzate, insieme a New York e Tokio, e con ogni probabilità 
			anche Shanghai nel prossimo futuro. Questo mette Londra in una 
			categoria a parte, se messa a confronto con le altre città europee."
 
 Stando all’edizione 2005 di ECM, Londra aveva un punteggio di 0,89 
			che adesso è aumentato a 0,91 mentre il punteggio di Parigi è sceso 
			da 0,60 a 0,59. Parigi si attesta al 2° posto per 5 dei fattori 
			presi in considerazione, mentre perde due posizioni per quanto 
			riguarda la qualità della vita, attestandosi in quarta posizione, e 
			tre per quanto riguarda il tasso di inquinamento, scendendo alla 
			posizione 29. Per quanto riguarda i trasporti interni, Parigi cede a 
			Londra la prima posizione, ma migliora sul fronte del costo del 
			personale, del costo e della disponibilità di spazi a uso ufficio e 
			delle lingue parlate.
 
 Nell’edizione 2005, Barcellona aveva superato Amsterdam conquistando 
			la quinta posizione nella classifica generale, portando un primo 
			importante cambiamento nelle prime 5 posizioni da quando, nel 1990, 
			Cushman & Wakefield ha lanciato per la prima volta la ricerca. 
			All’epoca Barcellona era solo in undicesima posizione, mentre quest’anno 
			supera Bruxelles e conquista la quarta posizione, mentre Francoforte 
			mantiene la terza posizione.
 
 "Barcellona è tra le città che hanno scalato la classifica più 
			velocemente da quando, nel 1990, Cushman & Wakefield ha lanciato per 
			la prima volta la ricerca ECM", afferma Elaine Rossall, responsabile 
			del Business Space Research europeo di Cushman & Wakefield. Inoltre, 
			Barcellona si distingue per essere la città che più delle altre 
			cerca di migliorarsi per diventare un’interessante location per gli 
			affari. "Questo conferma l’ipotesi secondo cui più una città si 
			promuove e cerca di migliorarsi, più sarà percepita come una buona 
			città per gli affari", aggiunge Elaine.
 
 Sono tedesche 5 città che si sono attestate nelle prime 16 
			posizioni. Amburgo è la città che ha scalato più posizioni, dalla 
			diciannovesima alla sedicesima, mentre Dusseldorf sale nella 
			classifica alla quattordicesima posizione, guadagnandone due 
			rispetto all’edizione del 2005. Martin Brühl, responsabile 
			dell’ufficio Cushman & Wakefield in Germania, ha commentato: "Questo 
			dimostra non solo che la Germania è un paese sempre più interessante 
			per gli affari, ma anche che le singole città tedesche stanno 
			migliorando il proprio profilo rendendosi delle location ideali per 
			il business. Questo è in parte dovuto all’indipendenza delle città 
			all’interno del sistema federale, che impatta sulle attività 
			economiche e crea un mercato diversificato."
 
 Quest’anno la classifica include 3 nuove città: Birmingham (in 
			diciannovesima posizione), Leeds (in ventottesima posizione) e 
			Bucarest (in ventinovesima posizione). Allo stesso tempo, Torino, 
			Lussemburgo e Valencia guidano la classifica per quanto riguarda la 
			familiarità con le altre città europee.Le migliori città d’affari 
			europee – ECM 2006
 
				
					| Classifica 2006 | Classifica 2005 | Città |  
					| 1 | 1 | Londra |  
					| 2 | 2 | Parigi |  
					| 3 | 3 | Francoforte |  
					| 4 | 5 | Barcellona |  
					| 5 | 4 | Bruxelles |  
					| 6 | 6 | Amsterdam |  
					| 7 | 7 | Madrid |  
					| 8 | 8 | Berlino |  
					| 9 | 9 | Monaco |  
					| 10 | 10 | Zurigo |  
					| 11 | 12 | Dublino |  
					| 12 | 11 | Milano |  
					| 13 | 13 | Praga |  
					| 14 | 16 | Dusseldorf |  
					| 15 | 14 | Lisbona |  
					| 16 | 19 | Amburgo |  
					| 17 | 17 | Stoccolma |  
					| 18 | 20 | Varsavia |  
					| 19 | - | Birmingham |  
					| 20 | 18 | Ginevra |  
					| 21 | 15 | Manchester |  
					| 22 | 21 | Budapest |  
					| 23 | 23 | Vienna |  
					| 24 | 24 | Lione |  
					| 25 | 22 | Glasgow |  
					| 26 | 26 | Roma |  
					| 27 | 25 | Copenaghen |  
					| 28 | - | Leeds |  
					| 29 | - | Bucarest |  
					| 30 | 27 | Helsinki |  
					| 31 | 28 | Mosca |  
					| 32 | 30 | Atene |  
					| 33 | 29 | Oslo |  ALTRI ASPETTI SIGNIFICATIVI …
 
 Impatto sul business
 
				La "crescita della Cina come 
				mercato per prodotti/servizi" avrà l’impatto più significativo 
				sul business delle società nei prossimi dieci anni. Quello con 
				impatto minore, stando a quanto emerge dalla ricerca, è la voce 
				"guerre e terrorismo". Mosca, seguita da Istanbul e 
				da Bucarest, è considerata la città che procurerà maggiori 
				opportunità di business per le città dell’Europa dell’Est al di 
				fuori dell’Unione Europea (UE).  Rilocazione/Outsourcing 
				Quasi un quinto delle società 
				(pari al 19%) ha rilocato o dato in outsourcing le proprie unità 
				operative in un altro paese nel corso degli ultimi 12 mesi. Le 
				destinazioni favorite sono i nuovi paesi membri dell’UE, la Cina 
				e l’India. Oltre un quinto delle società 
				(pari al 21%) prevede di rilocare o dare in outsourcing unità 
				operative in altri paesi nei prossimi due anni. Questa tendenza 
				si è confermata in aumento rispetto al 17% dell’edizione 2005 di 
				ECM. Ancora una volta, i nuovi paesi membri dell’UE, insieme a 
				Cina e India, sono i paesi favoriti.  Espansione delle società nel mondo 
				Varsavia è la città che può 
				aspettarsi il maggior afflusso di nuove società nei prossimi 
				cinque anni, con una previsione di 50 delle 507 società campione 
				che si baseranno a Varsavia, sia per gli uffici, sia aziende 
				manifatturiere, sia outlet. Parigi si attesta in prima 
				posizione per quanto riguarda questa classifica, essendo la 
				città in cui le società d’affari sono maggiormente presenti.
				Per quanto riguarda le nuove 
				location, Shanghai è in testa, seguita da Pechino e San Paolo.
				 Attività di promozione delle città 
				Londra e Parigi si confermano 
				le città d’affari più conosciute. Barcellona, Madrid e Praga 
				sono risultate le città più attive nel promuoversi come business 
				location, con Berlino che quest’anno ha fatto notevoli passi in 
				avanti scavalcando Budapest, Varsavia e Londra e conquistando la 
				quarta posizione.  PS: I dati presentati nello studio 
			European Cities Monitor sono frutto di una ricerca indipendente 
			condotta da Taylor Nelson Sofres per conto di Cushman & 
			Wakefield.Cushman & Wakefield è il principale service provider 
			privato nel real estate. Fondata nel 1917, Cushman & Wakefield offre 
			servizi a livello mondiale attraverso 195 uffici in 55 paesi e oltre 
			11.000 professionisti. La società fornisce soluzioni integrate di 
			consulenza, implementazione e gestione attiva per conto di 
			proprietari, tenutari e investitori attraverso ogni stadio del 
			processo del real estate. Queste soluzioni includono la consulenza 
			ai clienti per quanto riguarda l’acquisto, la vendita, il lease e la 
			gestione degli asset. Cushman & Wakefield fornisce inoltre 
			consulenze nella valutazione, nel planning strategico e nella 
			ricerca, nell’analisi del portfolio, e nell’assistenza durante la 
			selezione della location e degli spazi, oltre ad altri servizi di 
			consulenza» (CS della Società)  
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