Cerimonia di inaugurazione dell'Anno Giudiziario della Corte dei Conti (Sezione Giurisdizionale della Lombardia) il 7 febbraio, a Milano. Nell'Aula di Pubblica Udienza in via Marina, Carabinieri in alta uniforme come decorazione, Presidente e Procuratore Regionale con l'ampia toga e il tocco (si dirà cosi? mah), un centinaio di persone (tra cui autorità politiche, civili, militari e religiose, magistrati, avvocati) come selezionato pubblico, e una trentina almeno tra cronisti, reporter e teleoperatori.
Una volta tanto, io stavo tra il pubblico e non con la Stampa. Lo ammetto, di questo tipo di cerimonie non sono molto pratica e l'invito mi era perciò giunto graditissimo: vediamo com'è, cosa fanno e dicono alla Magistratura Contabile della Lombardia... Si impara sempre.
Allora. C'è stato innanzitutto l'intervento - di una tecnicità totale, ma se volete leggerlo lo trovate sul sito www.corteconti.it - del Presidente Giuseppe Nicoletti. Io ci ho capito molto poco, anche perchè i Signori della Corte applicano volentieri lo "stile nominale" alla loro già complessissima materia. Ecco un esempio: «Nel corso del 2005, a fronte dei 4641 conti giudiziali in carico a inizio anno e dei 1720 pervenuti, la Sezione giurisdizionale ne ha dichiarati estinti con decreto 553 e approvati 23, di cui 21 discaricati con decreto e 2 con sentenza. Destinatari del giudizio di conto sono gli agenti contabili, persone fisiche o giuridiche preposte al maneggio del pubblico denaro o altri valori... E’ appena il caso di richiamare che i caratteri del giudizio di conto sono da rinvenire in:
- necessarietà per l’indisponibilità dei diritti che circondano la materia;
- officiosità del procedimento che viene instaurato e proseguito d’ufficio senza necessità di impulso di parte;
- sindacatorietà consistente nel potere di cognizione del giudice autonomo anche nei confronti della parte pubblica e cioè del p.m. contabile. E’ appena il caso di ricordare che il giudizio di conto ha subito una contrazione, mentre si è sviluppato il giudizio di responsabilità azionato dal pubblico ministero». E così di seguito.
Ha preso poi la parola il Procuratore Regionale, Domenico Spadaro, che così ha sintetizzato l'attività 2005: «100 citazioni in giudizio, 6 appelli, 2.168 archiviazioni, 111 inviti a fornire deduzioni per 301 soggetti destinatari, 102 audizioni personali, 895 richieste istruttorie. Le vertenze giacenti, che al 1 gennaio 2005 erano 4.976 sono, al 31 dicembre 2005, in numero di 4.435, con 2.683 vertenze nuove aperte nell’anno. Questo, con l’azione del Procuratore regionale e di 5 Vice Procuratori generali (1 Procuratore ogni 1.800.000 abitanti circa). Vi è stata una leggera flessione del numero delle citazioni, rispetto a quelle depositate nell’anno precedente, che trova logica configurazione nella accentuata gravità e complessità delle fattispecie esaminate e definite con citazione, come comprova l’ingente ammontare dei danni erariali contestati: €. 80.324.724,61 a fronte di €. 21.631.769,15 nel 2004. Hanno, infatti, ampliato in misura rilevante ed ulteriormente gravato l’azione di questa Procura, in ragione delle problematiche attinenti a fattispecie di illecito, non solo obiettivamente complesse ma, altresì, connotate da significativi elementi di novità:
- i nuovi spazi di giurisdizione aperti dal mutato orientamento giurisprudenziale della Cassazione in tema di Società per Azioni, Enti pubblici economici, ex municipalizzate; valga, per tutte, la citazione già depositata, peraltro preceduta da sequestro ante causa, con la quale sono stati chiamati in giudizio gli amministratori di una Società per Azioni a rilevanza nazionale nei cui confronti il danno contestato, dai due Vice Procuratori generali titolari della vertenza, è stato superiore ai 45 milioni di Euro;
- l’intervenuta applicazione della Legge 89/2001 (la cosiddetta Legge Pinto), concernente l’equa riparazione per l’eccessiva durata dei procedimenti giurisdizionali, con il deposito delle prime citazioni. Merita menzione quellaconseguente ad un fallimento, aperto nel 1981 e chiuso definitivamente dopo ben 19 anni, ove il danno erariale è stato ravvisato nell’importo dell’indennizzo riconosciuto al cittadino danneggiato;
- l’accresciuta dimensione dell’illecito sanitario, comprovata dal dato numerico che vede riguardare la Sanità, ben 752 vertenze, sulle 2.683 aperte nell’anno. La casistica dell’illecito nel settore è ampia: dall’acquisto di apparecchiature sofisticate e, sovente, costosissime, lasciate inutilizzate per anni, talvolta sino alloro degrado, fenomeno frequente anche in relazione al realizzo di strutture specializzate, ai lavori infiniti per la ristrutturazione di ospedali, alle vere e proprie associazioni delinquenziali finalizzate all’emissione di fatture per operazioni inesistenti ovvero alla percezione.di tangenti su appalti e forniture, alle false ricette stilate da medici compiacenti per aiutare amici farmacisti a smaltire (e farsi rimborsare) medicinali scaduti. Si connota di novità l’apertura, avvenuta per la prima volta, di centinaia di vertenze conseguenti ad articolate e complesse indagini della Guardia di Finanza, ed agli eclatanti risultati conseguiti, sfociate nell’ accertamento di numerosissime illecite fattispecie integranti il reato di "comparaggio". Il reato, previsto e sanzionato da tre articoli (170, 171, 172) del vecchi T.U. sulla Sanità del 1934, è quella pratica per la quale un medico, un farmacista od altro operatore sanitario accetta denaro, premi o donazioni varie, in cambio della prescrizione di determinati farmaci. Sono di tutta evidenza i riflessi di danno di siffatta pratica illecita.Non può non essere rimarcata l’estensione degli interessi che questa forma di agire criminosa, se praticata in forma massiva, può ledere, involgendo la salute dei pazienti, il bilancio dello Stato, la concorrenza tra industrie farmaceutiche. Non solo permangono, ma si accentuano, l’abuso e le devianze in tema di consulenze ed incarichi affidati al personale esterno. Il fenomeno è trasversale ed interessa la macchina pubblica in tutte le sue articolazioni: dalle Regioni ed Enti locali ai presidi sanitari, dalle Università alle pubbliche amministrazioni statali, malgrado gli interventi del Parlamento, che nelle precedenti finanziarie, ed anche in quella di quest’anno, hanno posto disposizioni limitative tese al drastico contenimento del fenomeno. Deve esserne rimarcata la dimensione in Lombardia, Regione che, in base alla relazione presentata dalla Presidenza del Consiglio (Dipartimento della Funzione Pubblica) al Parlamento nel 2005, è stata, nel 2003, in testa alla classifica regionale con 50.000 incarichi conferiti (24% del totale nazionale per oltre 150.000.000 di Euro). Sono state aperte, nella materia, ben 92 vertenze, ma il dato è ingannevole perché, in quasi tutte, il numero delle consulenze la cui legittimità/liceità è al vaglio dell’Ufficio, è molteplice (in 7 delle vertenze in questione la denuncia ha riguardato, per ciascuno degli enti che le ha conferite, un numero di consulenze superiore a 50!). La finanziaria di quest’anno (comma 174) ha esteso ai Procuratori regionali della Corte dei conti l’esercizio di tutte le azioni, a tutela delle ragioni del creditore, prima precluse, talché non soltanto il sequestro conservativo dei beni del debitore, strumento da sempre utilizzato per la tutela delle ragioni del soggetto pubblico creditore, ma anche le azioni surrogatoria e revocatoria potranno essere esercitate dal Procuratore regionale, ad integrazione e completamento della funzione di garanzia del sequestro». Attenzione, il testo qui riportato è una "sintesi per la stampa", che non accenna a un punto "grave": nell'anno, a fronte di condanne per oltre 6 milioni di euro, sono stati introitati soltanto 455 mila euro. L'integrale soddisfazione dei crediti erariali, ha detto il Procuratore Regionale, costituisce "ipotesi teorica", stante l'obiettiva sproporzione tra ammontare della condanna, talvolta ingente, e patrimonio del condannato, etc etc....
Hanno preso poi la parola - non in questo ordine - il rappresentante dell'Ordine degli Avvocati, il rappresentante dell'Associazione Magistrati e il Difensiore Civico, membro del Consiglio di Presidenza (che è l'organo di autogoverno della Magistratura Contabile, ndr): che è persona molto nota anche nella Real Estate Community milanese, trattandosi dell' avv. Barbetta.
I "fari", però, erano tutti puntati sul Presidente della Giunta Regionale, Roberto Formigoni, che ha svolto nel dibatimento un intervento di forte contenuto politico (trasparenza, semplificazione e ridistribuzione delle risorse, tutto sul sito ut supra) e con frequenti richiami ai "comportamenti virtuosi" della Regione Lombardia.
Al termine della cerimonia, il bel Governatore (elegantissimo in un cappotto blu notte - pieghe perfette scendevano svasandosi all'orlo, trattenute dalla cintura morbidamente allacciata in vita -, sfoggiava anche una stupenda sciarpa lilla a minuti disegni pastello) si è volentieri concesso all'orda dei cronisti. Poco più in là, il Presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, attendeva paziente il suo turno di interviste. Nel frattempo, il Sindaco di Milano, Gabriele Albertini, si infilava rapidissimo nell'auto di servizio e lasciava l'arena.
Io, intanto, mi sono attivata per saperne qualcosa di più circa la tipologia diciamo immobiliare delle vertenze aperte nell' anno 2005, e cioè
- espropriazioni, occupazioni, confische, piani regolatori e piani lottizzazioni, per numero 62: trattasi di procedure non regolari, o prive /carenti di finalità pubblica
- danno ambientale e abusi edilizi, inquinamento, per numero 10:anche le strutture pubbliche, o le società dal pubblico partecipate, a quanto pare, inquinano.
- danno al patrimonio mobiliare e immobiliare, per numero 189: riguardano per lo più unità immobiliari date in locazione, di cui poi ci si "dimentica" di riscuotere la pigione. Oppure di immobili acquisiti per pubblica destinazione, che poi non vengono destinati.
In quanto tempo la soluzione? Non si può sapere, perchè ogni vertenza viene esaminata dal magistrato, e i tempi sono spesso lunghi...
All'anno prossimo! D'accordo, si impara sempre qualcosa, ma per quanto tempo ancora ci saranno queste Cerimonie di Inaugurazione??? (PGL)
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