Goodman Group annuncia oggi i risultati per l’anno fiscale chiuso al 30 giugno 2012.
I principali dati finanziari e operativi per il periodo:
Dati finanziari
+ Utile operativo[1] di 463 milioni di dollari australiani, in aumento del 21% rispetto al 2011
+ Utile operativo diluito per azione (EPS) di 30,5 centesimi[2], in aumento dell’8% sul 2011
+ Dividendi per azione (DPS) di 18,0 centesimi, in aumento del 3% sul 2011
+ Solida posizione finanziaria con rapporto di indebitamento del 23,9%[3] e indice di copertura degli interessi (ICR) di 5,5x
+ Liquidità del Gruppo pari a 1,3 miliardi di dollari australiani, con maturità del debito media ponderata di 5,9 anni
+ Posizionato per generare un utile operativo di 524 milioni di dollari australiani nel 2013, equivalente a un utile operativo per azione di 32,3 centesimi (+6% sul 2012)
Dati operativi
+ Assets in gestione di 20 miliardi di dollari australiani, in aumento dell’11% sul 2011
+ Solida performance del portafoglio di investimento principale, con livello di occupazione mantenuto al 96%, scadenza media ponderata dei contratti di locazione di 5,2 anni e rendita immobiliare netta in crescita del 2,8%
+ Opere in fase di realizzazione a 1,9 miliardi di dollari australiani, con 1,8 miliardi di dollari australiani di impegni di sviluppo in 77 progetti, 74% preimpegnati e 87% legati a capitale di terzi
+ Inaugurata la piattaforma operativa in Nord America con capitale di terzi pari a 890 milioni di dollari USA con quote rispettivamente del 55% - 45% di Goodman e CPPIB
+ Approvazione della privatizzazione della piattaforma giapponese e aumento dei contributi esterni[4] al Japan Core Fund e al Japan Development Fund a 350 milioni di dollari USA.
+ Nuovo capitale di terzi impegnato per un valore di 0,9 miliardi di dollari raccolto attraverso la piattaforma di fondi gestiti
Greg Goodman, Chief Executive officer del Gruppo Goodman, ha dichiarato: “ Il Gruppo ha superato gli obiettivi iniziali per l’anno fiscale 2012, raggiungendo un importante risultato al quale hanno contribuito significativamente tutti i settori di attività. L’incremento del 21% anno su anno nell’utile operativo riflette il successo della nostra strategia e la capacità di cogliere le opportunità nei mercati in cui operiamo attraverso le dimensioni e la portata del nostro business, la qualità del portafoglio, una piattaforma operativa globale e le importanti relazioni a livello mondiale con i nostri clienti e i nostri partner di investimento.”
Goodman ha utilizzato la propria specializzazione nei settori industriali e la capacità di sviluppo per focalizzarsi sul conseguimento di opportunità di alto valore, in linea con la forte domanda di spazi logistici di prima qualità nei mercati chiave in cui opera da parte sia degli investitori sia dei clienti. Questo è testimoniato da opere di sviluppo in fase di realizzazione per un valore di 1,9 miliardi di dollari australiani e oltre 0,9 miliardi di dollari australiani in capitali di terzi raccolti da investitori nuovi o già esistenti nel corso dell’anno. Rispetto all’annuncio del 20 giugno 2012, abbiamo portato a compimento lo sviluppo della joint venture in Nord America, con un obiettivo di capitale di terzi pari a 400 milioni di dollari USA da parte del Canada Pension Plan Investment Board (CPPIB).
Greg Goodman ha aggiunto: “Abbiamo adattato le nostre attività per operare in uno scenario di scarsa crescita e capitali contratti, e abbiamo perseguito selettivamente e con prudenza le opportunità di espansione della nostra piattaforma a livello mondiale, mantenendo nel contempo una solida posizione finanziaria. Stiamo incrementando la nostra quota di mercato in tutte le nostre operazioni e recentemente abbiamo fatto il nostro ingresso in Nord America, il più grande mercato logistico del mondo. La crescita delle operazioni internazionali del Gruppo ha fatto sì che le nostre attività all’estero abbiano contribuito per il 41% all’EBIT operativo, diversificando i ricavi e dando accesso a un più ampio ventaglio di opportunità di crescita.”
Strategia
La strategia di Goodman consiste nell’utilizzare le proprie competenze, la piattaforma operativa globale e le estese relazioni con clienti e investitori per mantenere la posizione di leadership come società immobiliare globale e partner commerciale. Questa strategia fornisce al Gruppo un forte vantaggio competitivo, permettendo di perseguire nuove opportunitàe rafforzare la posizione di leader mondiale del settore generando ulteriori ricavi.
Commentando la strategia, Danny Peeters, CEO Continental Europe di Goodman, ha dichiarato: “Abbiamo costruito una posizione competitiva solida, fornendo alle nostre attività una significativa dimensione che ci permette di esplorare un ampio raggio di opportunità nell’anno a venire, compresa la possibilità di entrare nel mercato brasiliano, espandendo nel contempo la nostra piattaforma operativa nelle economie più grandi e con i consumi in più rapida crescita come Nord America, Europa, Cina e Giappone.”
Operatività
Investimenti
Gli indici sulla performance degli immobili sono stati solidi per l’intero anno. L’occupazione complessiva si è mantenuta al 96%, in linea con lo stesso periodo dello scorso anno. Similmente la scadenza media ponderata dei contratti di locazione per l’intero portafoglio di investimento si è mantenuta costante sui 5,2 anni. Nell’anno, sono stati affittati all’incirca 1,9 milioni di mq.
Sviluppi
Al 30 giugno 2012, le opere in fase di realizzazione del Gruppo si attestavano a 1,9 miliardi di dollari australiani, per 1,5 milioni di mq di superficie.
Durante l’anno, il Gruppo ha ottenuto nuovi impegni di sviluppo in 77 progetti per un valore di 1,8 miliardi di dollari australiani con un impegno vincolante complessivo di locazione di 7.0 anni. L’attività di sviluppo di nuovi progetti rimane forte in Europa, in particolare in Germania, Francia e Benelux, mentre la Cina ora rappresenta il 9% del totale dei nuovi sviluppi, in crescita del 2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
“La domanda da parte degli investitori e dei clienti per il nostro prodotto rimane forte. La domanda è trainata dalla scarsità di offerta di spazi industriali di prima qualità ed una serie di cambiamenti strutturali in corso, tra cui la rapida crescita dell’e-commerce, maggiori efficienze nelle supply chain, obsolescenza degli immobili e il consolidamento tra i third party logistics providers. Questi fattori, oltre all’inizio di una nuova attività di sviluppo in Nord America e le previsioni di crescita dei nostri progetti in Cina fino a 800.000 mq nel 2013, vedrà il portafoglio di Goodman crescere fino ad attestarsi a 2,5 miliardi di dollari australiani nel medio termine” ha dichiarato Greg Goodman.
Gestione
Rispetto al 30 giugno 2011, il patrimonio gestito di terze parti è aumentato del 12% attestandosi a 16,1 milioni di dollari australiani.
La piattaforma di fondi gestita dal gruppo ha portato a termine una serie di importanti iniziative intraprese nel corso dell’anno tra le quali il reperimento di capitali di terze parti per 0,9 miliardi di dollari inclusi 351 milioni di euro reperiti dal Goodman European Logistics Fund (GELF). Al GELF sono stati inoltre assegnati per la prima volta i rating di emittente da Moody’s e Standard & Poor’s rispettivamente di ‘Baa3’ e ‘BBB-’ con outlook stabile.
Prospettive
Goodman si è impegnato a gestire la sua strategia di business in modo cauto benché attivo. Il Gruppo è ben posizionato nell’attuale contesto di lenta crescita economica grazie alla sua attenzione per la gestione dei capitali, uno stile di asset management attivo, la solidità degli investitori, la forza delle relazioni con i clienti nonché per aver aumentato il contributo dalle sue attività di sviluppo e di gestione. Goodman prevede un utile operativo di 524 milioni di dollari australiani per l’intero 2013, con un incremento del 13% rispetto al 2012, equivalente a un utile per azione di 32,3 centesimi, in crescita del 6% sull’anno precedente.
Fonte: CS della Società
[1] L’utile operativo e l’EPS operativo comprendono utili attribuibili agli azionisti aggiustati alle valutazioni immobiliari, alle svalutazioni non immobiliari, al valore di mercato dei derivati e delle valute estere e altre voci non monetarie e non ricorrenti.
[2] Calcolo basato sul valore medio ponderato diluito per azione di 1.519,2 milioni e include diritti di performance nel caso in cui gli obiettivi siano raggiunti.
[3] Calcolato come valore totale dei debiti onerosi sugli asset totali, entrambi al netto della liquidità e fair value dei cross currency swap utilizzati per protezione dai mercati del debito estero pari a189 milioni di dollari – si veda la nota 8 del Financial Statement.
[4] Termini commerciali concordati, soggetti a esecuzione secondo la documentazione legale definitiva.
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