Una fotografia dei principali trend dell’innovazione nei settori AgriFood Tech & FoodTech e la promozione dell’incontro tra i soggetti promotori dell’innovazione “dal basso”, le startup”, e i principali operatori e investitori del settore. Con questa duplice finalità è stato organizzato oggi a Milano, presso l’UniCredit Tower, l’evento “Feeding The Future: Towards Sustainable Food Tech Ecosystems“ organizzato da Appetite for Disruption con UniCredit e in partnership con PwC Italia.
Ai saluti introduttivi di Francesca Perrone (Head ESG & Start Lab Italy, UniCredit) ha fatto seguito l’intervento di Roberta Anelli (Senior Manager – Innovation Team, PwC Italy) che ha illustrato uno studio di mercato in cui sono stati identificati i trend di investimento dei Venture Capital (VC) nel settore AgriFood Tech & FoodTech a livello globale, europeo e italiano. A chiudere i lavori la presentazione delle startup selezionate nell’ambito di UniCredit Start Lab, la piattaforma di business dedicata alle start up innovative che nel corso delle sue 10 edizioni ha visto la banca valutare quasi 8 mila progetti imprenditoriali e accompagnare oltre 550 start up nei loro percorsi di crescita.
Le sei Startup salite oggi sul palco sono state selezionate per l’evento da un Advisory Board formato ad hoc per l’occasione, il quale ha valutato quali fossero i progetti più virtuosi dei batch di UniCredit Start Lab nel promuovere lo sviluppo sostenibile all’interno dell’ecosistema Agri-Food Tech. Tra i giurati, presenti in sala, Selim Giray (Partner, Milano Investment Partner SGR), Alberto Barbari (Foodseed Accelerator Program Director, Eatable Adventures), Vincenzo Tanania (Director & Coordinator, PwC Italia – Innovation Team), e Giulia Cimpanelli (giornalista, La Repubblica).
Secondo le analisi PwC, nel 2022 gli investimenti Venture Capital a livelloglobale nel settore agroalimentare sono tornati ai ritmi di crescita pre-pandemici (+6% rispetto al 2020), nonostante un calo del 44% rispetto al 2021, in linea con la tendenza generale degli investimenti VC. Rispetto al 2021, si osserva un cambiamento nelle preferenze di investimento verso tecnologie e modelli di business che abilitano dinamiche di sostenibilità economiche, finanziarie e ambientali durevoli. Crescono gli investimenti nelle innovazioni di produzione e trasformazione sostenibile delle materie prime, come Farm Management Software & IoT (+35% YoY) a discapito di soluzione per le fasi successive della catena del valore come eGrocery e modelli Direct2Consumer (-73% YoY).
In Europa, l’andamento degli investimenti dei VC nel mercato AgriFood Tech & FoodTech premia innovazioni tecnologiche volte alla sostenibilità, come la gestione intelligente dei campi (+106% YoY) e le proteine alternative (+75% YoY), in linea coi trend globali. La categoria delle proteine alternative ha subito un forte impulso grazie ai significativi impatti ambientali registrati: -90% di CO2 prodotta e -99% risorse primarie utilizzate.
In Italia, le innovazioni a inizio della catena del valore, come soluzioni di Smart Farming per sistemi di coltivazione e gestione intelligente dei terreni, attraggono circa 61 milioni di euro, ma è la digitalizzazione dei servizi al consumatore la categoria che traina maggiormente gli investimenti VC (55% del totale). L’Italia mostra un attaccamento a trend d’investimento superati globalmente, come nuovi modelli di distribuzione o servizi per la digitalizzazione dei ristoranti, e si muove con cautela verso soluzioni innovative alternative, con solo il 3% investito in soluzioni come le proteine alternative.
Le difficoltà italiane si riflettono anche nell’opinione dei consumatori verso le innovazioni del settore. In particolare, le conversazioni online analizzate da PwC grazie alla soluzione di Intelligenza Artificiale KPI6 evidenziano trend molto distintivi:
- Tecnologia, Agricoltura e accessibilità Il 24% delle conversazioni (su 25.000 post riguardo il FoodTech) riguarda l’adozione di tecnologie e applicativi nel settore agricolo e sottolinea la necessità di accessibilità a questo tipo di soluzioni da parte di tutto il tessuto imprenditoriale italiano e non solo dalle grandi aziende.
- Alimentazione tradizionale vs. alternativa Il 60% dei post dei consumatori italiani (su 25.000 post riguardo il FoodTech) tratta di cibo innovativo, evidenziando la necessità di comprenderne del tutto il valore e i benefici. Emerge una preferenza del cibo italiano a forme di alimentazione alternativa e una preoccupazione che quest’ultime possano influire negativamente sulla promozione del Made in Italy e sulla salvaguardia della tradizione. Tuttavia, alcuni consumatori riconoscono il potenziale positivo che le proteine alternative possono apportare alla sostenibilità e alla salute delle persone.
- Sostenibilità e concretezza Il 35% dei post dei consumatori (su 247.000 post riguardo il Food in generale) menziona la sostenibilità. Gli utenti apprezzano iniziative concrete di sostenibilità, ritenendo però che nel settore ci sia ampio margine di miglioramento verso, per esempio, la totale assenza della plastica negli imballaggi o leve di costo concrete contro lo spreco alimentare.
Fonte : Nota congiunta