Si apre una nuova stagione di investimenti per il settore alberghiero in Italia. A fare il punto sullo stato dell’arte dell’hospitality italiana è stato Giorgio Bianchi, Managing Director head of Italy di PKF hotelexperts e organizzatore dell’evento nel corso di una tavola rotonda del ciclo “196+ roundtable”, che ogni anno riunisce una ventina tra i player più importanti del settore per tirare le somme dell’anno appena trascorso ed evidenziare le prospettive del nuovo.
“La pipeline del 2022 vede oltre una trentina di nuove aperture nel segmento mid-scale e lusso– annuncia Bianchi – che sommate a quelle del 2021 fanno sfiorare quota 50. In primo piano sempre le Big Four – Milano, Venezia, Roma e Firenze – ma anche destinazioni leisure come Cortina, la Puglia e la Sicilia. Anche l’Umbria e la Toscana sono oggetto di investimenti. Spuntano poi alternative cities, cioè città alternative, come Trieste, Genova, Napoli e Bari. L’interesse dei brand – da Radisson a Hilton, Marriott, NH, Meliá – più che in passato punta sull’intera penisola da nord a sud e anche l’appetito degli investitori internazionali non si è mai arrestato nonostante l’emergenza sanitaria in atto, mentre si nota il progressivo ritorno della clientela straniera”.
Marco Gilardi, director of operations presso NH Hotel Group ha spiegato che nel 2022 “il gruppo continuerà a consolidare il suo impegno strategico nel segmento lusso e in Italia NH Hotels amplierà il suo portfolio con l’apertura del nuovo NH Milano Corso Buenos Aires nel secondo trimestre 2022, mentre entro metà del 2022 ultimeremo la ristrutturazione del nostro hotel di Venezia NH Santa Lucia”.
Per quanto riguarda Radisson, Mauro Vinci, hotel business development Italy presso Radisson Hotel Group, ha dichiarato che “nei prossimi mesi apriremo il nuovo Radisson Collection a Milano in via Santa Sofia e un’altra struttura sarà inaugurata nel centro di Ferrara. A seguire le aperture di Radisson Blu Hotel Roma Aeroporto; Radisson Collection Venezia San Marco e Radisson Blu Hotel Florence”.
Patrick Puricelli, manager development Southern Europe di Hilton, ha parlato di una fase di forte espansione: “Abbiamo attualmente in Italia più di 5 mila camere aperte in un portfolio di 27 hotel con sei marchi e prevediamo di aumentarle di oltre il 50% nei prossimi anni. Solamente quest’anno prevediamo di aprire sette alberghi in Italia tra Milano, Roma, Firenze, Padova e Sardegna”.
A portare una ventata di fiducia è poi lo strumento finanziario del PNRR, che da qualche giorno è entrato nella fase operativa e che PKF come gruppo sta seguendo per alcuni importanti progetti , sia per la parte fiscale che legale, con i nuovi uffici a Milano in Via Conservatorio 15 e a Roma in Largo di Torre Argentina 11. Una buona premessa, dopo i risultati conseguiti nel 2021, che hanno visto passare di mano, secondo recenti stime, quasi 12 mila camere per un volume totale di oltre 2 miliardi di euro di transazioni. Ad emergere sono anche nuovi concept alberghieri e progetti innovativi, che vanno dai format “open house” ai design hotel, dai temporary hotel ai resort di nuova concezione, con un focus su un concetto di lusso che deve essere esclusivo, iperconnesso e green.
Per quanto riguarda i valori degli immobili alberghieri, Mattia Danese, senior real estate consultant di World Capital, ha spiegato che “mentre il 2021 è stato un anno stabile per i prezzi nelle location primarie, nel 2022 si assisterà a un generale incremento del valore di real estate tra il 5 e il 10%. In questi due anni di pandemia diversi albergatori hanno evitato la vendita grazie agli incentivi di stato, ma c’è stato anche un cambio generazionale e di mentalità, che si è tradotto in un aumento del numero medio di camere. Infine bisogna segnalare che chi ha ristrutturato gli asset e lo ha fatto seguendo dei criteri di sostenibilità ha reagito meglio del previsto”.
Una nota positiva arriva anche da Marco Malacrida, director Italy di STR, sui tassi di occupazione: “Il business on the book è in crescita sostanziale quest’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e questo trend riguarda in misura maggiore le destinazioni leisure, ma anche città come Matera o Torino. A soffrire ancora è la Capitale, in particolare per la mancanza del mercato asiatico, mentre Stati Uniti ed Emirati si stanno muovendo. Per l’estate alle porte sono fiducioso: gli italiani viaggeranno, anche perché c’è una quota consistente di persone che in questo periodo è riuscita a risparmiare. All’orizzonte, però, c’è un aumento di tutte le tariffe”.
Di hospitality, food & beverage, nuovi progetti, soluzioni ibride, trend nel design, investimenti e PNRR si parlerà poi più diffusamente il 6 giugno prossimo quando, in occasione del Salone del Mobile di Milano, si svolgerà 196+ forum Milan, l’evento organizzato da PKF hotelexperts dedicato agli investimenti e al design. Allo “Spazio Ventura” di Milano si potranno incontrare in presenza speaker, sponsor e player del settore per condividere una visione del mercato.
Barbara Casillo, direttore generale Confindustria Alberghi e membro dell’advisory board dell’evento, ha posto l’accento sul PNRR e sull’impatto nel settore alberghiero: “Il piano riserva una piccola parte al nostro settore, ma dovremo cercare di trarne vantaggio e puntare su una crescita del concetto di sostenibilità nelle strutture”.
Alessandro Belli, head of tourism real estate di Cassa Depositi Prestiti Investimenti e membro dello stesso advisory board, ha sottolineato l’importanza dell’aspetto finanziario e del ritorno economico degli investimenti: “Bisognerebbe poter misurare l’impatto del rinnovamento degli hotel sull’economia locale e nazionale”.
Fonte : PKF