“In un contesto particolarmente complicato, i risultati 2020 sono buoni, solidi, a testimonianza della bontà del nostro modello diversificato e del nostro portafoglio, oltre che della capacità dei nostri team di adattarsi e di essere flessibili”, afferma Alexei Dal Pastro, Amministratore Delegato Italia di Covivio.
Dalla slide riepilogativa su Covivio nel 2020 si può osservare che del totale degli asset, il 60% è composto da uffici, concentrati principalmente a Parigi, Milano e Berlino, il 25% è rappresentato dalla componente residenziale, principalmente ubicata in Germania, e il restante 15% consiste in hotel. In termini di asset allocation geografica, si può notare un importante balzo della Germania, in seguito all’operazione comunicata lo scorso anno su Godewind Immobilien. Del totale di asset allocation, circa il 40% si trova rispettivamente in Francia e in Germania e il 20% circa in Italia.
“Il contesto nel 2020/2021 è stato ed è ancora challenging a causa della pandemia e sicuramente avrà impatto sul nostro mercato di riferimento, un impatto congiunturale dettato dalla crisi economica e un impatto strutturale sul settore uffici, dovuto alla fattorizzazione del cosiddetto smartworking”, specifica Dal Pastro, sottolineando però come, nell’attuale contesto, ci siano molteplici elementi che supportano le buone performance di Covivio e la buona liquidità anche nel 2020. Tra questi, il fatto che buona parte del portafoglio della Società sia nei centri città, nelle città più dinamiche d’Europa, la garanzia che Covivio fornisce ai clienti di una serie di servizi e di flessibilità e la capacità di offrire prodotti in linea con la domanda attuale, mutata anche a causa della pandemia.
A Milano 3 nuovi sviluppi su cui ci stiamo attivando:
– Via dell’Unione (angolo via Torino). Covivio si sta occupando della sezione uffici dell’immobile
– Riqualificazione di un immobile in Corso Italia. Abbiamo un progetto di completa riqualificazione che verrà completata nel corso del 2023
– Immobile Vitae in prossimità di Symbiosis
“In questo contesto, avere un buon portafoglio e un buon team è sicuramente un fattore positivo, ma non sufficiente. C’è un’elevatissima domanda di servizi e di flessibilità, nell’ambito dell’immobiliare e in particolare nel settore uffici. Siamo stati promotori di questa domanda, sviluppando già nel 2017 un format di pro-working e flex office denominato Wellio, che abbiamo aperto a Milano ad agosto 2020, in via Dante 7. Stiamo inoltre garantendo più servizi possibili ai nostri tenant, accompagnandoli nell’evoluzione della loro strategia real estate”, conferma l’AD Italia.
Il portafoglio in Italia è totalmente concentrato sulla città di Milano, dove Covivio ha 41 immobili con una superficie complessiva di oltre 340.000 mq, concentrati principalmente nel CBD e nel centro città (per un totale di circa l’85%).
Covivio ha un’importante pipeline di sviluppi in Italia, con investimenti in progetti per circa 1 miliardo di euro.
Oltre questo settore, Covivio ha anche un investimento in light industrial con Telecom Italia, che rappresenta, circa 700 milioni di investimento, caratterizzato da circa 120 immobili locati a Telecom Italia con una durata media dei contratti di 11 anni.
Nel 2020, in generale, la performance è stata positiva, con 250 milioni di vendita di asset core mature, che dopo l’acquisizione Covivio ha completamente ristrutturato e affittato, accompagnando i tenant nel nuovo Headquarter (slide 12) e venduto con margini interessanti, a dimostrazione del fatto che in un contesto così complicato, il vero valore si crea attraverso le attività di sviluppo.
È stato fatto molto anche sul fronte delle locazioni, nonostante i dati di mercato del take up abbiano subito un impatto molto importante a causa della pandemia (su Milano -40% circa, con il take up sceso sotto i 280mila mq), del quale Covivio ha fatto, da sola, oltre il 10%. Un’attività che il Gruppo considera molto importante sia in termini di contratto che di rinnovi (incremento del canone di locazione dell’8% medio), proprio come il dato sull’occupancy, fisso al 97%.
Sono stati, inoltre, completati alcuni progetti:
– HQ di AON in The Sign
– Immobile in corso Ferrucci a Torino
– Wellio, con un tasso di occupancy di oltre il 70%
– Immobile in via Duca D’aosta adibito ad hotel
– ICS School in Symbiosis
Il focus del Gruppo si è, poi, concentrato sull’attività di sviluppo, che è diventata attività centrale, oltre naturalmente alla gestione del portafoglio esistente. In particolare, Covivio si sta occupando dello sviluppo di:
– Immobili A, D e C di The Sign
– Terreno adiacente a The Sign, che consentirà di sviluppare un altro immobile di 11.000 metri quadrati circa
– Symbiosis, building D che sarà consegnato nel corso di quest’anno e diverrà sede di Boehringer Ingelheim
– Vitae
– Scalo di Porta Romana, nelle immediate vicinanze del progetto Symbiosis, con cui ci sono delle sinergie e grazie al quale Covivio spera di ricucire l’area con il centro città. L’idea è di sviluppare un nuovo quartiere di riferimento per Milano e per standard mondiali, grazie alla selezione di studi di architettura e progettazione di fama internazionale.
Per quanto riguarda infine outlook e guidance per il 2021: sul fronte uffici l’accento sarà ancora posto sulle attività di sviluppo. “Porteremo avanti tutti i progetti che abbiamo in atto, molto focus sulla rotazione, vendendo quelli che per noi sono immobili “maturi” in modo da poter investire in immobili sempre nuovi, al passo con i tempi e in linea con la domanda e riuscire, a fronte di questi sviluppi e della rotazione, ad estrarre il valore che vediamo nel nostro portafoglio e che, secondo le stime, è superiore ai 500 milioni”, prosegue Dal Pastro. “Un altro obiettivo è quello di continuare a sviluppare il settore residenziale in Germania, valutando anche l’ipotesi di trasformare immobili ad uffici in residenza, per quegli immobili ad uffici che non sono nelle zone centrali e non hanno le caratteristiche per essere gli uffici del futuro”.
Nel nostro portafoglio, il comparto hotel è stato l’asset class che a causa della pandemia ha sofferto di più. La tempistica di ripresa del settore è ancora incerta, ma quando ci sarà una normalizzazione, sarà un segmento che ricomincerà a performare bene come ha sempre fatto.
“In termini di guidance sul risultato economico per il 2021, abbiamo di fatto confermato i valori per il 2020, dando una forchetta di 380/395 milioni, legata all’incertezza del recovery del settore hotel, che ha pesato anche sui risultati del 2020”, conclude l’AD Italia, specificando che, parallelamente, “Covivio conferma il suo impegno in una rotazione di portafoglio, fissando un obiettivo di vendita, a livello di Gruppo, sopra i 600 milioni”.
Fonte : Company