Si è svolto il 22 giugno a Milano il CNCC Summer Event, l’appuntamento estivo della community dei centri commerciali organizzato dal Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali, associazione che riunisce in un unico organismo trasversale tutti gli stakeholders dell’Industria dei centri commerciali e di cui ricorre quest’anno il 40° anniversario. Come di consueto, l’evento è stato un importante momento di incontro e di riflessione per gli operatori, che hanno potuto, tra le altre cose, confrontarsi sui temi emersi nel corso del convegno Il centro commerciale è phygital, nonché conoscere le migliori iniziative realizzate dai soci nel corso dell’anno che hanno concorso per l’assegnazione dei CNCC Italy Awards 2023.
Ad aprire i lavori, Roberto Zoia, presidente del CNCC, che ha commentato: “Tra i pilastri su cui poggia l’Industria dei centri commerciali, oltre alla transizione ecologica, troviamo sicuramente la transizione digitale. A partire dall’esperienza di successo dell’omni-channel, che consideriamo ormai imprescindibile, si è affermata una chiara e condivisa consapevolezza della centralità delle nuove tecnologie nelle attività di ogni centro, che risultano sempre più fondamentali non solo per intercettare i clienti e rispondere ai nuovi comportamenti di consumo, ma anche per rafforzare e sviluppare ulteriormente il dialogo con i retailer. Si tratta, quindi, di saper impiegare al meglio le potenzialità di questi strumenti, in chiave sempre più strategica, per rendere le nostre strutture maggiormente attrattive, con un’offerta innovativa ed esperienziale, in un contesto di crescita sostenibile”.
Nella prima sessione, Il centro commerciale è creator, è emerso come i centri commerciali siano oggi dei veri e propri “creatori”, ovvero soggetti sempre più impegnati nella produzione e diffusione di contenuti social di valore per rafforzare la relazione con il cliente. Dall’analisi presentata sulla rilevanza dei social nella vita quotidiana degli Italiani, si rileva inoltre la necessità di un approccio sempre più guidato dai dati per supportare correttamente i decision maker nelle scelte aziendali, siano esse quotidiane o più strategiche. Interessante anche l’osservazione del pubblico su Facebook e Instagram di un campione di 371 centri commerciali: guardando all’evoluzione della fan base negli ultimi 5 mesi, infatti, si è registrata una crescita contenuta, dato da leggersi come probabile conseguenza dei bassi investimenti pubblicitari che non sono stati adeguatamente compensati, in termini di engagement, dai pur molto elevati livelli di produzione di contenuti (in media 220 post al mese per ciascun centro).
La seconda sessione, Specialty Leasing e le nuove richieste di mercato, ha fatto il punto sulla diffusione di questa tipologia di offerta nei centri commerciali e sulle opportunità che offre, indagando anche i punti di debolezza rispetto all’evoluzione della domanda su cui è possibile intervenire. È emersa con forza la necessità di un approccio corale al mercato e di una maggiore condivisione dei dati tra operatori e proprietari.
Si sono susseguite poi le tavole rotonde con alcuni dei protagonisti dell’Industria, che si sono confrontati su due temi centrali per lo sviluppo dei centri commerciali. Il primo dibattito ha riguardato gli effetti che la concezione phygital del centro commerciale comporta dal punto di vista della strategia di comunicazione e della gestione dell’immobile, analizzando anche il ruolo della digital transformation. Il secondo, invece, si è occupato più dettagliatamente degli asset e dello sviluppo dei rapporti di partnership e collaborazione con gli affittuari attraverso l’attenta gestione delle relazioni.
L’ultimo intervento è stato riservato a Romano Cappellari, Professore di Marketing all’Università
di Padova e autore del best seller “Marketing della moda e dei prodotti lifestyle”, che ha illustrato il ruolo del punto vendita oggi, in quella che viene comunemente considerata “l’era del web”. Sebbene l’e-commerce si sia ritagliato uno spazio nelle vendite, Cappellari ha sottolineato come i negozi abbiano sviluppato nel tempo un mix di funzioni nuove, che consentono loro di restare competitivi, ed ha illustrato diversi casi di successo a livello internazionale fornendo ai presenti interessanti spunti di riflessione sull’evoluzione attualmente in corso nel retail fisico.
A termine della conferenza, si è svolta la cerimonia di premiazione dei CNCC Italy Awards 2023: 56 i progetti in gara per contendersi i riconoscimenti in 9 diverse categorie, che spaziano dalle iniziative di brand awareness e posizionamento, a quelle messe in atto per l’apertura o il rilancio di un nuovo centro, così come quelle focalizzate su attività di corporate social responsibility. Non potevano, inoltre, mancare i premi per quelli che vengono considerati i driver del momento dell’Industria: sono, quindi stati riconosciuti i migliori progetti ESG, quelli che si sono distinti in termini di innovazione digitale e, infine, quelli che hanno saputo distinguersi attraverso efficaci strategie social.
Leggi l’ elenco dei Vincitori degli Awards.
Fonte : CNCC
Nota : Il Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali (CNCC) è un’Associazione che riunisce in un unico organismo trasversale tutti gli stakeholders, quali le proprietà, le società di servizi e selezionati retailers, collegati all’Industria dei centri commerciali, dei parchi commerciali e dei Factory Outlets, costituendo l’unica realtà rappresentativa del settore.
Sono 1.274 i poli commerciali presenti sul territorio nazionale che, con i loro 40.700 negozi, registrano 1,9 miliardi di presenze annue. Particolarmente importante il volume d’affari totale dell’Industria dei Centri Commerciali che con i suoi 171 miliardi di euro (dato 2022) ha un’incidenza sul PIL italiano pari al 4,6% (dato 2022). Dal punto di vista occupazionale, nell’Industria sono occupati fra personale diretto, indiretto e indotto 748.000 persone (dato 2022).