Il Comune di Trieste a seguito della sdemanializzazione è diventato proprietario dell’intero Porto Vecchio, la cui area è entrata nella piena disponibilità dell’Amministrazione comunale nel giugno 2017. L’intera area, con una superficie complessiva di 630 mila mq con 40 magazzini, è oggetto di un processo di radicale riqualificazione. In questo quadro il Comune di Trieste ha individuato la possibilità di realizzare anche un Centro Congressi. Con la collaborazione di una cordata di operatori economici e con lo strumento del project financing sì è colta l’opportunità offerta da ESOF 2020 per avviare la realizzazione del Centro Congressi, che si integra con quella in corso (viabilità, rotatoria, sottoservizi, Museo del Mare) finanziata con i 50 milioni di euro di contributo del Mibact.
Al taglio del nastro del Trieste Convention Center e alla conseguente apertura della nuova viabilità e delle infrastrutture della zona sono intervenuti oggi (lunedì 31 agosto) il sindaco di Trieste con gli assessori comunali ai Lavori pubblici e alle Attività economiche, il governatore del Friuli Venezia Giulia, il presidente di TCC Paolo Marchesi e l’arcivescovo di Trieste mons. Giampaolo Crepaldi che ha benedetto il nuovo Centro congressi. Nell’occasione l’Amministrazione comunale di Trieste ha voluto ringraziare anche tutte quelle realtà e imprese che hanno lavorato per la realizzazione della moderna e funzionale struttura, il cui valore supera i 13 milioni di euro e che, come noto, si sviluppa su una superficie complessiva di 9.000 mq con una auditorium principale di quasi 2000 posti (che, come ha ricordato il sindaco, sarà dedicato alla memoria dell’ing. Pierpaolo Ferrante) nonché delle diverse opere di viabilità e urbanizzazione, del valore di 5 milioni di euro, che sono state ultimate nella zona.
L’iter tecnico che ha portato alla realizzazione del nuovo Centro Congressi è partito pertanto con la proposta di project financing di iniziativa privata (TCC srl), ex art. 183 comma 15 del Codice dei contratti pubblici D.Lgs. n. 50/2016, avente ad oggetto la “Richiesta di concessione per la realizzazione di un Centro Congressi polifunzionale nei magazzini 27 e 28 del Porto Vecchio di Trieste, denominato Trieste Convention Center”, pervenuta in data 15.01.2018 al Comune di Trieste e sulla quale si è aperta la procedura di istruttoria da parte degli Uffici per la valutazione di interesse pubblico.
Il progetto. Ha visto la riqualificazione dei Magazzini 27 e 28 e la realizzazione di un Centro Congressi in ampliamento del Magazzino 28 con la creazione di una struttura polifunzionale e polivalente, collocandosi così nel quadro delle iniziative tese al rilancio del Porto Vecchio che il Comune di Trieste, nel suo ruolo di proprietario, intende promuovere.
I due edifici di proprietà del Comune, situati nell’area di Porto Vecchio, sono stati ristrutturati e uno (Magazzino 28) è stato ampliato tramite una nuova edificazione. ll Magazzino 27 è un capannone industriale a un piano, addossato e continuo alla storica facciata del magazzino 27 (ex magazzino Ford). Il Magazzino 28 è un capannone industriale risalente agli anni 1970/80 realizzato in pannelli prefabbricati di cemento. Il capannone ha una superficie di oltre 3000 mq e una copertura piana; è di nessun pregio architettonico e non presenta motivi di interesse né storico né architettonico. Anch’esso (come nel caso del Magazzino 27) è stato sottoposto a lavori riguardanti il cambio di destinazione d’uso e opportune modifiche richieste per legge. Le sue funzioni saranno di spazi di esposizione, conferenze, catering. Adiacente all’area centrale (zona riservata all’esposizione) è stata realizzata una sala polifunzionale da 500 posti così da poter essere utilizzata sia per esposizioni che per conferenze.
Il Magazzino 28 è stato ampliato tramite la realizzazione del nuovo edificio denominato “Magazzino 28/1” che occupa una superficie di circa 3380 mq su un livello. Le funzioni al suo interno saranno di salone principale che occuperà una superficie di 1640 mq, foyer, magazzini e impianti.
E’ stato abbattuto il muro divisorio tra il Magazzino 28 e il 28/1 e all’interno del Magazzino 28/1 è stata allestita una sala conferenze polifunzionale con un totale di 1856 posti.
Complessivamente il Centro Congressi si estende su una superficie di oltre 9000 mq comprendenti le aree dei magazzini 27, 28 e 28/1, – messi in comunicazione attraverso un ponte di collegamento esterno lungo 30 metri. Esternamente è stata realizzata un’area di parcheggio di circa 4.500 mq con 200 posti auto a servizio del Centro Congressi.
Tempistiche dell’appalto. La realizzazione dell’intervento è stata inizialmente stimata in 15 mesi. Una volta consegnati i magazzini al concessionario, i lavori del lotto 0 (opere preliminari di demolizone e accantieramenti) sono iniziati l’11.02.2019.I lavori del lotto principale sono partiti il 12 giugno 2019. A seguito dell’emergenza sanitaria da COVID 19 i lavori erano stati sospesi parzialmente dal 12 marzo 2020, per una durata di circa due mesi. In seguito i lavori sono ripresi totalmente dal 4 maggio 2020. Il nuovo termine di ultimazione lavori a seguito delle proroghe concesse è il 31 agosto 2020.
Impegno economico. Il quadro economico finale ammonta a complessivi euro 13.312.781,78. La spesa complessiva è stata finanziata dal contibuto pubblico invariato di euro 5.500.000,00 (IVA 10% incl.) e per euro 7.812.781,78 con finanziamento privato, sostenuto tramite equity (fondi propri) e mutui concessi con contratti di finanziamento stipulati con gli istituti bancari per un finanziamento complessivo di euro 7.535.000,00.
Una successiva variante, indicativamente per 2,4 milioni di euro, ha previsto alcune maggiori spese legate all’evento ESOF e determinate dall’emergenza sanitaria che ha creato l’obbligo di distanziamento. Nella sala da 1956 posti, che a seguito delle attuali norme anti COVID può contenere al massimo 400 persone, è stata prevista la correzione acustica con pannelli fonoassorbenti; è stato inoltre attuato il potenziamento della rete WI-FI e della connessione alla rete in tutto il Centro Congressi in vista della partecipzione da remoto di molti congressisti. Il Comune ha finanziando la perizia di variante con euro 800.000,00 oltre che con il finanziamento relativo al ponte di collegamento tra il magazzino 27 e 28 con l’inserimento delle vetrate per un maggior importo di euro 80.000,00.
Alcuni altri numeri. Nel cantiere ci sono state 12.000 presenze tra operai e tecnici, con circa 50 uomini al giorno e non ci sono stati infortuni. Tra le opere edili si segnala tra l’altro il tetto costruito con alari da 38 metri cadauno, senza interruzioni e portati con carichi eccezionali di notte. 3.600.00 sono stati i kg di calcestruzzo impiegati. La portata d’aria complessiva dell’impianto di climatizzazione e di 297.500 mc/h. Oltre 21.000 kg di canalizzazioni aerauliche, circolari e microforate ad induzione. Oltre 3.700 mq di isolamento canalizzazioni aerauliche con finitura in alluminio. 250 km di cavi elettrici e 80.000 metri cubi protetti da impianti di rilevazione anti incendio. Il tutto è sotto il controllo di un impianto di videosorveglianza telecamere di ultima generazione, con una rete sia cablata che WiFi volta a coprire l’intera struttura.
La gestione. La gestione a TCC è stabilita per 20 anni e riguarda l’attività congressuale e fieristica nazionale e internazionale che verrà organizzata dal concessionario. Successivamente all’evento ESOF 2020, si prevede avranno luogo futuri eventi già radicati in città e congressi di livello nazionale e internazionale.
Il Centro Congressi potrà ospitare a regime, annualmente, all’incirca 12.500 partecipanti a congressi internazionali (10 congressi/eventi da circa 1.250 partecipanti per una durata media di 4 giornate) oltre a congressi nazionali, fiere e altri eventi.
Nuova viabilita’ e infrastutture. Oltre al nuovo Centro Congressi si inagurano oggi la viabilità e le opere del primo grande lotto di infrastrutturazione del Porto Vecchio. Il lotto di infrastrutturazione ha consentito di portare in una ampia area del Porto Vecchio tutti i servizi necessari al suo sviluppo. Il progetto ha visto la realizzazione di sottoservizi a rete (acqua, gas, rete energia, fognatura, servizi tecnologici), un nuovo impianto di illuminazione pubblica con pali decorativi ed opere di viabilità su viale Miramare (nuova rotatoria stradale) e all’interno del Porto Vecchio anche corsie ciclabili, percorsi e viali pedonali, comprensivi di allestimenti a verde con alberi e arbusti e la realizzazione di un’opera pubblica (echosurrounding) disegnata dall’artista Elisa Vladilo. Il lotto è stato realizzato in poco più di un anno ed è costato oltre 5 milioni di euro, consentendo di infrastrutturare l’intera area dal nuovo parcheggio al Magazzino 26. La progettazione e la realizzazione del lotto è stata sviluppata quasi completamente attraverso il personale del Comune di Trieste. In autunno partirà il secondo lotto che consentirà di infrastrutturare ulteriori aree del Porto Vecchio per altri 10 milioni di euro. E’ stato quindi avviato un importante processo di recupero e trasformazione di uno spazio che era abbandonato, per una sua restituzione alla cittadinanza, in una veste riqualificata e caratterizzata da spazi vivibili e adeguati ad una mobilità più sostenibile.
Fonte : Comune di Trieste