Secondo il nuovo report “Perspective for Enterprises” di JLL, società leader nella consulenza e nella gestione degli investimenti per il settore immobiliare, molte aziende non sono ancora preparate a gestire il passaggio strutturale verso modelli di lavoro ibridi, necessitando di un maggior impegno per creare luoghi di lavoro sicuri, con un alto grado di personalizzazione e una forte componente esperienziale.
La ricerca evidenzia che, a livello globale, le organizzazioni si stanno adoperando per implementare modelli flessibili. L’82% delle realtà si aspetta che i propri dipendenti in futuro lavorino in remoto per una parte del tempo, in media circa due giorni alla settimana. Eppure, il 48% delle società con sede in EMEA non ha ancora sviluppato un vero e proprio programma per soddisfare le crescenti richieste dei propri dipendenti verso una maggiore flessibilità lavorativa, benessere e attenzione alla sostenibilità nei luoghi di lavoro.
In uno scenario in cui si sta delineando una crescente” war for talent”, le realtà che ritarderanno nell’integrazione di modelli di lavoro flessibili rischieranno di perdere lavoratori qualificati. L’88% dei dipendenti oggi desidera più elasticità nei propri orari e le organizzazioni che si struttureranno per supportare team ibridi e nascenti esigenze vedranno risultati positivi sulla propria talent retention.
In questo contesto, le aziende dovranno valutare altresì il giusto livello di investimenti tecnologici, in quanto l’imperativo sarà quello di mantenere le persone connesse, ovunque esse siano, con l’obiettivo di creare un senso di comunità che vada oltre le mura dell’ufficio.
Inoltre, nel 2022 sarà fondamentale che i target di sostenibilità si traducano in concreti piani d’azione; oltre l’80% degli occupier afferma che la sostenibilità è ormai un punto all’ordine del giorno nei propri consigli di amministrazione. Una visione responsabile e l’attenzione verso l’impatto sociale sono sempre più centrali nella strategia aziendale, tanto che l’82% delle società è oggi consapevole che i dipendenti richiedono spazi di lavoro più verdi e sostenibili.
Nonostante il crescente interesse per la riduzione delle emissioni di carbonio e l’accelerazione della transizione verso la neutralità carbonica, JLL mette in luce come i piani d’azione di molte realtà siano ancora in fase nascente, con il 43% delle società che si trova solo all’inizio della definizione di una strategia dedicata.
Nel contesto della pandemia, le persone hanno trovato il modo di integrare aspetti che migliorino la propria qualità della vita nella routine quotidiana e vorrebbero che questa concezione si riflettesse anche sul posto di lavoro. Secondo i dati raccolti da JLL, infatti, il 73% delle persone desidera che la propria organizzazione supporti stili di vita sani e promuova maggiore benessere. Quasi la metà dei dipendenti (il 45%) vorrebbe disporre di spazi dedicati al relax sul posto di lavoro, soprattutto spazi all’aperto, centri fitness e cliniche in loco, ma c’è un divario tra queste aspettative e i servizi disponibili, in quanto solo il 17% ha accesso a tali servizi.
“I lavoratori si aspettano di più: tecnologia che consenta di essere connessi ovunque e di lavorare in modo efficace, spazi pensati per supportare le loro attività in edifici sostenibili e datori di lavoro che diano priorità alla loro salute e benessere” ha affermato Luca Villani, Head of Work Dynamics di JLL “In questi ultimi anni siamo stati messi alla prova, abbiamo dovuto imparare velocemente e adeguarci alla diffusione di nuove modalità di lavoro e alle nuove esigenze delle nostre persone, clienti e partner. Oggi per le aziende diventa cruciale strutturare chiari percorsi di change management, a supporto di un cambiamento strutturale del mondo del lavoro, e strategie di trasformazione della workplace, da affiancare ad una progettazione degli spazi attenta ai criteri ESG, alla sicurezza degli occupier e a supporto del business. Le società che stanno investendo nella creazione di luoghi di lavoro rigenerativi, dove i dipendenti possono sentirsi valorizzati e motivati, sono quelle che risulteranno più competitive, attrattive e resilienti”.
Nella foto, Luca Villani
Fonte : JLL