La recente ricerca di JLL “Decarbonising the Built Environment” mette in evidenza come la sostenibilità e il rispetto dei criteri ESG siano temi sempre più importanti anche nel mercato immobiliare, l’83% delle realtà concorda sul fatto che i dipendenti desiderano spazi più verdi e il 78% degli investitori ha preso consapevolezza che coloro che occupano gli ambienti desiderano spazi più attenti al pianeta. Gli edifici che promuovono il benessere, la salute, la biofilia, la collaborazione e l’inclusione sono oggi tra i più interessanti sul mercato.
Mentre le nuove costruzioni si adattano ai requisiti ESG e sono dotate di elementi interni sostenibili, non è questo il caso della maggior parte degli edifici, che il più delle volte hanno un valore storico e sono parte del nostro patrimonio artistico-culturale che va preservato per le generazioni future. Gli investitori hanno la responsabilità di adattare i loro immobili per aiutare l’ambiente, ma demolire edifici per costruirne di nuovi genera molte emissioni di carbonio. La riqualificazione di vecchi edifici che non soddisfano gli standard di sostenibilità, in ambienti attenti al pianeta e al benessere di chi li occupa, è probabilmente la strada migliore da perseguire. Il loro ammodernamento rappresenta una sfida perché, seppur non rispettando più gli standard di mercato e ambientali richiesti, sono vincolati a regole e normative specifiche e il loro rinnovamento costituisce un’opportunità per la creazione di un’economia a basse emissioni di carbonio.
Le certificazioni verdi stanno diventando un modo diffuso per le aziende e gli immobili di ottenere credenziali verdi e credibilità, oltre a influenzare la domanda. Gli edifici ufficialmente certificati sono più attrattivi per gli investitori ma a volte non possono ottenere queste certificazioni a causa della loro età o perché sottoposti a vincoli architettonici. In questi casi, per rendere più ecologico uno spazio già costruito diventa fondamentale intervenire con un retrofit degli interni, andando a migliorare le caratteristiche intrinseche dell’edificio anche con l’introduzione di soluzioni innovative che consentono agli operatori del real-estate di ottenere benefici significativi dal punto di vista dell’impatto ambientale, finanziario e dei loro obiettivi in termini di responsabilità sociale.
Per rispondere a questa esigenza, Tétris ha messo a punto il Tétris Sustainability Code che, indipendentemente da quanto grande o piccolo sia lo spazio o il budget a disposizione, consente di applicare ai processi di progettazione e costruzione soluzioni incentrate su un interior design sostenibile che limitano l’uso di risorse non rinnovabili, tiene conto del principio delle 3R – Ridurre, Riutilizzare e Riciclare – e dell’impatto ambientale dei materiali impiegati. Lo strumento consente di definire sin dalle prime fasi progettuali gli obiettivi di sostenibilità dell’azienda relativamente allo spazio, implementare misure pratiche ed efficaci per migliorarne il livello di sostenibilità e, attraverso un monitoraggio globale e costante delle iniziative di progettazione, misurare alla consegna del progetto l’impatto in sette aree di interesse. Dalla luce al comfort, dall’acqua all’aria, dalla natura agli arredi e ai materiali, ogni area analizza e propone una serie di principi di design, incoraggiando anche l’applicazione di interventi che affrontano la sostenibilità in modo innovativo al fine di supportare le strategie sostenibili delle aziende e consentire il raggiungimento di risultati concreti e significativi in ambito di sicurezza e benessere, diversità e inclusione, circolarità, carbon footprint ed energia.
La pandemia ha effettivamente mostrato la necessità di adattare gli immobili e garantire che siano progettati tenendo a mente il benessere dei loro utenti. Piccoli accorgimenti, come ridurre i rifiuti attraverso l’approvvigionamento locale degli oggetti e l’assicurarsi che alla fine del loro ciclo di vita possano essere riciclati, riutilizzati o donati, possono fare una grande differenza nel ridurre l’impronta di carbonio. La tecnologia intelligente e i sensori possono sono in grado di rendere un edifico molto più sicuro aiutando a differenziarsi dai concorrenti che non hanno investito nelle ultime tecnologie. Tra queste l’uso dei nuovi sistemi HVAC ad alta efficienza energetica, che possono essere dotati di lampade UV per pulire l’aria che circola nell’edificio.
Due esempi di retrofitting di spazi, curati da Tétris recentemente, sono l’hotel The Hoxton di Roma e lo spazio flessibile Regus di Bologna ( nelle immagini)
Da un lato il The Hoxton, situato in Largo Benedetto Marcello nel quartiere dei Parioli in un edificio risalente agli anni ’70 – che sorge sopra una parte delle catacombe di Santa Felicita – di proprietà di un fondo immobiliare gestito da Kryalos Sgr, è stato completamente riconfigurato nel rispetto dei vincoli architettonici imposti dalla posizione. La precedente disposizione degli ambienti interni è stata completamente modificata preservando e valorizzando l’involucro esterno esistente, vincolato dalla Sovrintendenza Capitolina, per creare un‘atmosfera in sintonia con il quartiere circostante ispirata ai dettagli dell’architettura locale e dal contesto urbano della città che lo accoglie. L’implementazione di nuovi impianti di climatizzazione e per il trattamento dell’aria ha inoltre contribuito a migliorare l’efficienza energetica e il comfort della struttura. Anche i serramenti sono stati sostituiti per migliorare le performance acustiche ed energetiche dell’edificio.
Dall’altro il nuovo Regus Bologna di Via Del Monte, ubicato nello storico Palazzo Del Monte di Pietà a Bologna. L’edificio, risalente alla prima metà del XIII secolo, di interesse storico-architettonico e vincolato dalla Soprintendenza, è stato chiuso al pubblico per oltre dieci anni. Sia in fase di progettazione che durante i lavori di ristrutturazione totale dei locali interni, Tétris ha adottato soluzioni ad-hoc che non prevedevano interventi invasivi alle strutture per preservare l’immagine storica dei saloni principali, oggi adibiti a business club. Le finiture a pavimento in marmo sono state conservate integralmente, le tende rosse monumentali esterne – tipiche di Bologna e vincolate dalla Sovraintendenza – sono invece state sostituite con una soluzione alternativa che ne rispecchia la valenza storica, mentre le finestre e gli imbotti sono stati oggetto di un restauro leggero. Le corti interne sono state completamente riqualificate con rasature puntuali e tinteggiature.
Nelle immagini, lo spazio Regus di Bologna e l’hotel The Hoxton di Roma
Fonte : Company