RICS Italia – Royal Institution of Chartered Surveyors – l’organismo professionale riconosciuto a livello globale nel Real Estate e AICE, l’Associazione Italiana di Ingegneria Economica, hanno predisposto per il mercato italiano gli ICMS – International Construction Measurement Standards, il modello internazionale di misurazione dei costi nel mercato delle costruzioni.
Gli ICMS, giunti alla loro seconda edizione a livello globale, saranno formalmente presentati sul mercato italiano il prossimo 5 febbraio nel corso di un convegno in streaming organizzato da AICE, dal titolo “RECOVERY PLAN: IMPOSTAZIONE E GESTIONE DEI PROGETTI – Una proposta di riferimento da chi i progetti li realizza!”.
L’introduzione e la diffusione degli ICMS rappresenta un lavoro fondamentale per rendere più competitivo e trasparente il settore delle costruzioni italiano e uniformarlo ai mercati internazionali più evoluti.
Il progetto ha visto la collaborazione delle principali istituzioni italiane, associative e accademiche del real estate e del costruito, organizzate in un Comitato Tecnico e in una Commissione Scientifica che, oltre ad aver curato la traduzione del documento originario, sono intervenute con note a commenti per evidenziare le differenze e le distanze tra gli standard internazionali e la realtà del nostro mercato.
Nel dettaglio i professionisti che hanno partecipato al progetto sono: Emanuele Banchi (AICE) e Massimiliano Pulice (RICS Italia) in veste di direttori e coordinatori dei team di lavoro; Davide Albertini Petroni (ULI Italy); Danilo Arba (AACEi – ICEC); Marco Alvise Bragadin (Università di Bologna); Gianandrea Ciaramella (Politecnico di Milano); Emanuela Curtoni (Assolombarda); Regina De Albertis (ANCE Giovani); Gianluca di Castri (AICE – ICEC); Marzia Morena (Politecnico di Milano); Daniela Pedrini (SIAIS); Silvia Rovere
(Assoimmobiliare); Guido Silvestroni (AICE); Antonio Vettese (AICE – OICE); Domenico Cottone (AICE); Nunzia Moliterni (RICS Italia); Claudia Scarcella (RICS Italia); Francesco Solustri (AICE).
Massimiliano Pulice, Presidente dell’Advisory Board di RICS Italia ha commentato: “L’introduzione degli ICMS in Italia si sposa perfettamente con la mission globale di RICS che opera da sempre per un mercato del real estate più trasparente e intellegibile tra i diversi player del settore. L’obiettivo è allineare il mercato delle costruzioni italiano alle best practice internazionali del settore, grazie all’adozione di procedure di misurazione e analisi dei costi puntuali, trasparenti e condivisi. Guido Arcadis Italia, azienda che segue developer e investitori anche durante la fase realizzativa: la definizione di questi standard è fondamentale anche da un punto di vista operativo oltre ad essere un aspetto che assume oggi maggiore rilevanza alla vigilia dell’adozione del Recovery Fund e che potrà permettere ai player di mercato di investire con più attenzione nei grandi progetti italiani, grazie a un linguaggio comune e riconosciuto a livello internazionale”.
Emanuele Banchi, Presidente di AICE afferma: “L’applicazione dei modelli del Total Cost Management richiede l’utilizzo di metriche uniformi, trasparenti e adeguatamente implementate nei processi di analisi dei costi. Nessun progetto può essere correttamente valutato (e gestito) senza una definizione chiara delle metriche con cui il suo valore viene calcolato, soppesato e confrontato con quello di altri progetti. Da qui parte l’idea di proporre anche in Italia una traduzione del testo degli ICMS, gli Standard Internazionali di Misurazione delle Costruzioni: un importante strumento destinato agli operatori pubblici e privati per creare una omogenea “sensibilità progettuale” a livello mondiale, specie in un settore strategico come quello delle costruzioni.”
Gli ICMS vengono introdotti nel 2017 e nascono dall’esigenza mondiale di poter disporre di informazioni in grado di consentire una significativa analisi comparativa tra i Paesi nella realizzazione delle grandi opere pubbliche. Tale necessità è stata espressa dalle maggiori organizzazioni economiche mondiali, tra cui la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale e le Nazioni Unite.
L’obiettivo originario degli ICMS è stato mettere a disposizione degli operatori di mercato strumenti per: il confronto organico e trasparente dei costi di costruzione tra i progetti e identificare le cause delle differenze; prendere decisioni sulle singole opere e la loro localizzazione; ottenere informazioni più sicure per il finanziamento e l’investimento di progetti di costruzione e relative finalità.
La seconda edizione, pubblicata nel 2019, amplia ulteriormente il perimetro di azione allargando l’analisi anche ad altre tipologie di opere come gli edifici, le infrastrutture e impianti di vario tipo, e le miniere. Il vero elemento di novità è la definizione delle metriche di analisi dei costi su tutto il ciclo di vita dell’opera (dalla concezione alla dismissione).
Infine, in tal modo gli ICMS permettono una codifica coerente e omogenea, a livello globale, della misurazione dei costi di costruzione e degli altri costi del ciclo di vita, due aspetti che giocano un ruolo chiave nella gestione finanziaria dei progetti pubblici e privati e che permetterà agli investitori internazionali e pubblici di operare con maggiore consapevolezza nella valutazione del singolo progetto grazie a uno screening puntuale sia sulle spese gravanti sul capitale investito, sia su quelle a lungo termine che influenzano in maniera essenziale le prestazioni degli asset, la longevità, la resilienza alle catastrofi e la sostenibilità.
Fonte : Nota Congiunta