Secondo lo studio presentato da Alberto Lunghini, Presidente di Reddy’s Group, i dati sotto indicati testimoniano il fatto che le azioni di società immobiliari quotate – in occasione della recente “crisi da Coronavirus” (con cali borsistici improvvisi nel mondo) – hanno subito ribassi mediamente inferiori (circa il 15-17% in meno) rispetto al ribasso medio dell’intero indice della Borsa di riferimento. Si constata quindi che i titoli del Real Estate sono stati (mediamente e in questo caso) tra i più “sicuri” (ovvero meno volatili o speculativi) tra i titoli quotati in una Borsa. Questa analisi sarà prossimamente completata dal Centro Studi di Reddy’s Group in collaborazione con il Centro Studi di AICI e di FIABCI ITALIA anche relativamente a crisi borsistiche precedenti al febbraio-marzo 2020. E ciò non considerando i Fondi immobiliari “retail” quotati in Italia a fine secolo scorso e nei primi anni di questo secolo (titoli per i quali sarà redatta una analisi specifica).
Dal 21.2.2020 al 13.3.2020 gli indici settoriali borsistici hanno avuto i seguenti andamenti (valori %):
A) STOXX EUROPE 600
· – 21,59 (valore medio)
· – 30,25 Oil&Gas ( = + 40,11% rispetto al valore medio)
· – 30,13 Travel &Leisure
· – 29,57 Banks
· – 24,86 Insurance
· – 22,18 Financial Services
· – 19,27 Utilities
· – 18,16 Retail
· – 17,90 Real Estate ( = un ribasso inferiore del 17,09% rispetto al ribasso medio dell’indice, un ribasso inferiore del 40,83% rispetto al ribasso massimo e un ribasso superiore del 10,90% rispetto al ribasso minimo)
· – 16,14 Health Care
B) S&P 500
· – 16,51 (valore medio)
· – 36,55 Oil&Gas/Energy ( = + 113,81% di ribasso rispetto al ribasso medio dell’indice)
· – 24,65 Financial Services
· – 14,03 Real Estate ( = un ribasso inferiore del 15,02% rispetto al ribasso medio dell’indice, un ribasso inferiore del 61,61% rispetto al ribasso massimo e un ribasso superiore del 25,72% rispetto al ribasso minimo)
· – 11,16 Utilities
Nota : Pubblicato in contemporanea da by Internews e da QI