Un database del venduto in grado di tracciare le vicende giuridiche, finanziarie e urbanistiche degli immobili. Il progetto si chiama REchain e si deve alla collaborazione tra l’Osservatorio T6, l’Associazione di studio sulle esecuzioni italiane, e l’Associazione Italiana Blockchain. Il progetto è stato presentato in occasione del dibattito online “ Tra proptech e legaltech: la blockchain al servizio del mondo immobiliare”, il primo dei quattro incontri previsti dal convegno “Evoluzioni”.
“Abbiamo lavorato per un anno, evitando ogni sensazionalismo – ha spiegato Stefano Scopigli, presidente dell’Osservatorio Tsei – il progetto che presentiamo, e sul quale continueremo a lavorare, propone un sistema di gestione basato su sistemi di blockchain, in grado di ottimizzare le procedure esecutive. Questa tecnologia, più volte paragonata a Internet, potrebbe davvero rivoluzionare il nostro settore, che da sempre chiede più trasparenza, informazione e affidabilità”.
Il lavoro del tavolo congiunto ha riguardato tutti gli snodi della gestione di asset immobiliari: modulo abitativo, garanzia reale, investimento sottostante di prodotti finanziari, oggetto di procedimenti di esecuzione. Lo studio si è concentrato in particolare sul “punto di ingresso”, vale a dire il segmento della filiera immobiliare che adotta la procedura blockchain, per poi fungere da catalizzatore rispetto a tutti gli altri.
In cosa consisterà il database? Grazie all’archivio di REchain sarà possibile digitalizzare l’intera mole di dati relativi al patrimonio immobiliare soggetto ad esecuzione e, in questo modo, sburocratizzare e velocizzare tutti i processi. Meno carta, insomma, maggiore celerità nel definire i procedimenti giudiziari legati alle esecuzioni, passaggi amministrativi più snelli. Il sistema, hanno sottolineato entrambe le associazioni, “ può contribuire al governo del territorio, quindi essere di sostegno ai tribunali e alle realtà locali, favorendo un mercato più trasparente ed efficiente”. Soprattutto, processi più semplici e accessibili renderebbero più appetibili questi asset immobiliari, attirando così liquidità e risorse.
Fonte : Osservatorio T6