Quercus, tra i principali investitori al mondo nelle energie rinnovabili e specializzata in progetti utility-scale in tale ambito, annuncia il lancio di un impianto fotovoltaico (FV) da 600 MW (“Progetto Iran”), realizzando in questo modo uno dei maggiori investimenti nel settore energetico iraniano sin dalla fine delle sanzioni internazionali nel 2016.
In base all’accordo tra il Ministero dell’Energia iraniano e Quercus, quest’ultima si farà carico della costruzione, dello sviluppo e della gestione dell’impianto. I lavori dovrebbero durare tre anni, durante i quali ogni sei mesi sarà realizzato un lotto da 100 MW a sé stante e pienamente operativo.
Una volta completata sarà una delle più grandi centrali FV al mondo, a testimonianza dell’ampio respiro dell’iniziativa di Quercus nello sviluppo di progetti nel campo delle energie rinnovabili a livello globale.
Dando seguito al considerevole interesse manifestato dagli investitori e forte dell’esperienza pregressa di Quercus (dalla sua nascita nel 2010, la società ha costituito un portafoglio di 40 impianti per oltre 500 milioni di euro di finanziamenti), il Progetto Iran rappresenta il primo investimento di quest’ultima al di fuori dell’Europa. In questi anni Quercus si è guadagnata una reputazione di tutto rispetto in qualità di investitore specializzato nelle energie rinnovabili, con distribuzioni di dividendi mai inferiori al 6% e tassi interni di rendimento (IRR) lordi tra il 9 e l’11%.
Quercus fornisce consulenza su nuove strutture di finanziamento e si appresta a istituire un nuovo team di specialisti per assicurare la riuscita del progetto, comprensivo di un Head of Engineering, un Responsabile del Controllo Finanziario, un Coordinatore di Progetto, un Responsabile della Pianificazione nonché responsabili Acquisti di stanza a Dubai e Teheran. Questi lavoreranno insieme a diversi soggetti coinvolti nell’iniziativa, tra cui ingegneri locali.
L’Iran rappresenta un’opportunità allettante per gli investitori internazionali: Quercus ha già raccolto importanti impegni di investimento da parte di clienti privati e istituzionali consci dell’enorme potenziale della seconda economia mediorientale nonché del principale mercato per le energie rinnovabili della regione. Ciò è stato possibile anche grazie alle misure del governo iraniano volte a sostenere tale mercato, tra cui ricordiamo:
· Il fermo impegno da parte dell’Iran a investire e sviluppare la propria capacità di energia rinnovabile nell’arco dei prossimi anni: il Sesto Programma di Sviluppo iraniano prevede la realizzazione di nuovi impianti di energia rinnovabile per una capacità complessiva di 5 GW entro il 2020 (5% della generazione di energia complessiva)
· Piani di riduzione delle emissioni di CO2 in misura pari ad almeno 260.000 tonnellate all’anno per contrastare gli effetti del cambiamento climatico
· L’offerta di un quadro normativo e regolamentare favorevole alle rinnovabili: Il Ministero dell’Energia ha istituito l’autorità SATBA, affidandole il compito di supervisionare e gestire il mercato delle rinnovabili. Tra le altre misure, si prevede un incentivo di tipo feed-in-tariff che può aumentare fino al 30% qualora si impieghino attrezzature e componenti locali e l’accesso a esenzioni fiscali nel caso l’impianto si trovi in aree sottosviluppate
· La creazione di un mercato attraente per gli investimenti in confronto alle prospettive nei mercati maturi: ad esempio, in collaborazione con l’Organizzazione per l’Energia Rinnovabile iraniana (SUNA), il governo ha introdotto contratti per l’acquisto di energia garantiti per vent’anni, offrendo agli operatori un prezzo fisso allettante per l’elettricità proveniente da fonti rinnovabili
· In termini più pratici, il Paese gode di 300 giornate di sole all’anno, il che assicura un clima ideale per la produzione di energia solare.
· Guardando al Medio Oriente nel suo complesso (compreso l’Iran), sono necessari 12.200 miliardi di dollari di investimenti nelle rinnovabili per soddisfare la relativa domanda e 1.500 miliardi di dollari da destinare a impianti FV su larga scala, con l’eolico e il solare a rappresentare i principali segmenti. Tali cifre dimostrano gli ampi margini di investimento.
Il commento di Diego Biasi, Cofondatore e Amministratore Delegato di Quercus, sul lancio del Progetto Iran: “Facendo seguito alle forti manifestazioni di interesse da parte di attuali e potenziali investitori, è con entusiasmo che ci apprestiamo a sviluppare uno dei principali impianti FV al mondo in Iran. Si tratta di un’opportunità unica per sfruttare l’enorme potenziale del mercato delle energie rinnovabili del Paese. Nel momento in cui l’Iran si apre ai mercati internazionali, siamo lieti di rivestire un ruolo da protagonista nella realizzazione dell’infrastruttura per le energie rinnovabili sin dalle prime fasi del suo sviluppo”.
Fonte : Company