Nel settore immobiliare «Bisogna continuare a favorire il dialogo tra pubblico e privato nell’ottica dello sviluppo urbano sostenibile sia dal punto di vista ambientale sia economico. Se verranno poste in essere le misure di perfezionamento per il real estate, nel 2018 l’industria immobiliare tornerà a trainare l’economia del Paese in quanto può porsi come attivatore economico e occupazionale». Così il Direttore Generale di Assoimmobiliare, Paolo Crisafi ( presente in Ance su delega della presidente Silvia M. Rovere ), in una Nota diffusa in occasione dell’incontro tenutosi il 22 febbraio nella sede dell’Ance fra le principali associazioni del mondo delle costruzioni e dell’immobiliare e l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Crisafi ha aggiunto che «Con Ance ci sono alcuni punti prioritari sinergici da portare avanti insieme, oltre ad altri obiettivi da realizzare come industria immobiliare, all’occorrenza, insieme ad altri principali organismi».
Durante l’’ incontro in Ance l’ex Capo del Governo ha dichiarato: «Ho la passione per il mattone, resta un grande amore. Daremo attenzione alle vostre proposte perché conosco bene l’esigenza di tempi e norme certe, ho dei casi concreti nel passato e attuali. Saranno ridotti anche i costi di gestione di Palazzo Chigi e delle sedi».
«Un confronto franco e costruttivo quello avvenuto il 27 febbraio tra il Presidente dell’Ance, Gabriele Buia, accompagnato dalla squadra di vice presidenti, e il Segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi. Presenti all’incontro di lavoro i vertici delle sigle datoriali e delle professioni della lunga filiera delle costruzioni firmatarie del Manifesto per le elezioni 2018. Tra gli argomenti sui quali si è concentrata l’attenzione della filiera, le strategie per il rilancio di un settore fondamentale per accelerare la ripresa del Pil e che, nonostante le importanti risorse stanziate, è ancora in fase di stallo, con un deludente -0,1% di investimenti anche per il 2017.
Tra le priorità di intervento che il Presidente Buia ha evidenziato al leader Pd, lo snellimento e la semplificazione delle procedure che bloccano l’apertura dei cantieri, una legge nazionale per avviare concretamente il processo di rigenerazione urbana, incentivando gli interventi demolizione e ricostruzione, e la necessità di aprire un tavolo di confronto con le istituzioni competenti per apportare modifiche al codice degli appalti» ( Fonte : Ance) .
La Presidente di Assoimmobiliare Silvia M. Rovere, presente all’ incontro con Renzi, in Ance, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «L’industria immobiliare è proiettata già da tempo a trainare il rilancio dell’economia del Paese. Il Real Estate, infatti, con la sua presenza capillare su tutto il territorio, è un’industria in grado di porsi come un forte attivatore economico e occupazionale per l’intero sistema. Sul fronte delle priorità che Assoimmobiliare pone all’attenzione dei Decisori pubblici -per mettere l’Industria nelle condizioni di tornare a essere uno dei principali propulsori della crescita e dello sviluppo del Paese- una tematica di primaria importanza è costituita dalla necessità di creare le condizioni affinché la residenza diventi un asset class per gli investitori istituzionali. Tale questione è divenuta un’assoluta priorità per rendere il mercato immobiliare del nostro Paese veramente attrattivo e confrontabile con i mercati più maturi. Si tratta di una sfida enorme perché, attualmente, gli investimenti professionali nella locazione residenziale sono profondamente disincentivati prima di tutto dal problema dell’indetraibilità dell’IVA che di fatto riduce fortemente la redditività, portandola a un livello non attrattivo per gli investitori.Altro tema prioritario è la complessità delle procedure per la liberazione dell’immobile in caso di morosità, la cui soluzione deve essere a carico del pubblico e non può invece costituire un onere per i privati.
Per poter interagire con efficacia su questi ed ulteriori temi di primaria importanza, chiediamo alla politica, alle Istituzioni governative e parlamentari di avere un soggetto unico in grado di interloquire sistematicamente con quella che è una delle componenti principali dell’economia del Paese».