Il 31 marzo è stato presentato ufficialmente il progetto architettonico dello Studio Marco Piva per la riqualificazione di Torre Antonini, e inaugurata la Mostra “La Rinascita della Fenice”, con il patrocinio del Comune di Milano e della Regione Lombardia, che resterà visibile fino al 9 aprile. |
Il progetto interviene per ricostruire in parte l’architettura della torre preesistente caratterizzandola con una particolare morfologia che nasce dalla memoria dell’edificio precedente e si traduce in una moderna soluzione architettonica. Il concept progettuale propone dei loggiati che, avvolgendo l’intero edificio, instaurano un dialogo col territorio circostante e definiscono degli spazi esterni vivibili e scenografici: un’estetica morbida dalle forme sinuose che come leggeri ed eleganti nastri cingono l’edificio. |
Torre Antonini stato di fatto | Render @studiomarcopiva |
Torre Antonini stato di fatto | Render @studiomarcopiva |
Render @studiomarcopiva
I luoghi dell’outdoor delle rinate logge definiscono uno spazio esterno che combina ricerca, inventiva e funzionalità: dal primo obiettivo quale aumentare le superfici private esterne alla successiva implementazione di brise soleil scorrevoli su tutte le facciate per schermare l’esposizione solare. L’intento dello Studio Marco Piva è stato quello di creare un nuovo luogo dell’abitare in un rapporto osmotico fra la Torre e il suo paesaggio circostante, tra spazi indoor e outdoor, favorendo al contempo la necessaria intimità domestica.In una città come Milano, in costante evoluzione è fondamentale ripensare e riprogettare tutti i luoghi dell’abitare per immergersi in una nuova realtà di forme, materiali ed emozioni. “Sono estremamente orgoglioso che il progetto del mio Studio sia stato selezionato. Milano è il luogo dove sono nato e che ho scelto come base della mia attività internazionale: contribuire alla ricostruzione e riqualificazione di un edificio nella mia città, donandogli nuova vita, è per me fonte di stimolo ed entusiasmo. Ringrazio i condomini per aver creduto nella nostra proposta progettuale.” Fonte : STUDIO MARCO PIVA |