“L’edilizia ha bisogno di ritrovare slancio nell’innovazione di prodotti e processi. La filiera delle costruzioni deve poter essere parte della ripresa che sta interessando tutti i settori, e che porterà il PIL della Lombardia a crescere dell’1,8/1,9%. Per compiere questo salto di competitività occorre che impresa e università si mettano insieme e intraprendere percorsi di industrializzazione che non facciano venir meno le caratteristiche di personalizzazione tipiche del settore. “Smart living”, con i 30 milioni di interventi finanziati, nasce con questo obiettivo: dare una sterzata al settore dell’edilizia e alla filiera lunga che lo contraddistingue. Un sistema economico come il nostro è fatto di PMI. Sono le PMI a dover diventare grandi perché crescono le loro competenze, non perché vengono acquisite. E, insieme, occorre, partendo dal basso, abbattere la burocrazia, creando le condizioni perché questo sviluppo possa concretizzarsi”.
Con queste parole l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Mauro Parolini, è intervenuto ieri 27 febbraio presso la sede di Moretti SpA, ad Erbusco (Brescia) alla presentazione del progetto “E.N.E.A. – Efficienza nuova per l’energia e l’antisismico”, che vede quali protagonisti Moretti SpA, nel suo ruolo di capo-commessa, insieme a Effegi Systems Srl (Gruppo Fluidmec) e Carraro Lab Srl. Il progetto che vede un investimento di Euro 580 mila e un contributo di Regione Lombardia di Euro 236 mila sul fondo “Smart Living”, si propone lo sviluppo di un modello “rivoluzionario” di diagnosi di due principali aspetti dell’abitare: il tema antisismico degli edifici e il tema della riqualificazione energetica. Attraverso un preciso modello studiato ad hoc – nel quale compartecipano esperienze digitali, sviluppo di soluzioni ed esperienze costruttive e di riqualificazione, il pool di aziende del progetto ENEA si propone di sviluppare un modello di intervento che, partendo da una diagnosi approfondita delle potenziali criticità sismiche ed energetiche di un edificio, culmini con interventi di stabilizzazione di tali criticità in versione meno invasiva dei modelli attuali.
Ad introdurre la conferenza stampa è stato Vittorio Moretti, presidente di Moretti SpA, il quale ha sottolineato che “intervenire sul patrimonio italiano per metterlo in sicurezza è una necessità in considerazione della vetustà della maggior parte degli edifici delle nostre città e un servizio alla comunità locale”.
Proprio il tema della responsabilità è stato quello su cui ha insistito anche Valentina Moretti, vicepresidente di Moretti SpA: “Occuparsi dell’esistente è, per un’impresa di costruzioni, una responsabile sociale, prima ancora che un’opportunità economica. Il nostro progetto, partendo da una innovativa attività di diagnostica, si propone di arrivare alla progettazione di interventi concreti di adeguamento degli edifici. Un’azienda come la nostra può farlo in modo innovativo e organizzato, grazie all’esperienza che ci caratterizza: minimizzando l’invasività del cantiere, riducendo i tempi e con un attento controllo dei costi. Dalla fase sperimentale, poi, si passerà all’approdo imprenditoriale di questo progetto, che mira a diventare una occasione di sviluppo per l’attività della nostra impresa”.
“Vogliamo portare in edilizia lo stesso approccio che ha la chirurgia clinica sul corpo umano: intervenire in modo estremamente mirato e in modo non invasivo sull’edificio, sia in fase diagnostica che operativa. – ha affermato l’amministratore delegato di Moretti SpA, Evans Zampatti – Da parte nostra possiamo mettere in campo l’esperienza che da tempo abbiamo in tema antisismico, grazie all’innovativo sistema degli shock transmitter che abbiamo già installato su una ventina di grandi costruzioni, e in tema di sostenibilità ambientale, testimoniata dalle realizzazioni di edifici complessi certificati Leed e Breeam. Inoltre possiamo contare su un reparto di progettazione che ha già da tempo introdotto il B.I.M. nella progettazione e gestione delle commesse e su uno staff in grado di effettuare interventi di refurbishing su strutture esistenti senza compromettere la normale attività degli stessi edifici”.
Tre i filoni sui quali si svilupperà la ricerca da parte di Carraro Lab nell’ambito della diagnostica: “Verificheremo la fattibilità di intervenire attraverso diversi filoni tecnologici. – ha spiegato Gualtiero Carraro, amministratore delegato di Carraro Lab Srl – Il primo è rappresentato all’uso integrato di acceleratori piezometrici o MEMS, questi ultimi riconducibili a quelli già esistenti nei nostri smartphone ed implementabili con le app. Un secondo metodo è rappresentato dalle scansioni laser 3D degli edifici, generando un modello matematico che possa indicarci gli scostamenti nel tempo del comportamento degli edifici. Infine vi è il metodo di rilievi virtuali fotogrammetrici, implementati con dati e informazioni attraverso l’integrazione con il BIM”.
Sulla tecnologia che sarà realizzata per produrre le micro-scosse negli edifici si è invece soffermato Fabrizio Grillo, amministratore delegato di Effegi Systems Srl: “Sarà realizzata un’attrezzatura in grado di provocare micro vibrazioni sollecitando meccanicamente un edificio senza andare a inficiarne le funzionalità”.
Enrico Prata, consigliere delegato di Saef Srl, ha infine sottolineato i tempi del progetto e l’attività di consulenza svolta dalla sua società: “Il progetto si svilupperà in 18 mesi, durante i quali il nostro compito sarà quello di dettare i tempi e coordinare i lavori tra i tre partner. La nostra soddisfazione è stata quella di far incontrare tre eccellenze in grado di interagire positivamente per offrire una risposta innovativa ad un bisogno concreto delle nostre comunità”.
Fonte : Nota congiunta