“L’aumento dei flussi turistici dall’estero, l’interesse verso le aree interne del paese, sono opportunità che rendono necessario lo sviluppo di nuove soluzioni a sostegno delle imprese per mantenere alta la competitività. Grazie al nuovo Osservatorio, da oggi le aziende associate a Confindustria Alberghi hanno a disposizione uno strumento potenziato in grado di leggere i dati di performance economici specifici del settore alberghiero comparandoli anche con i risultati dei principali competitor europei – ha dichiarato Maria Carmela Colaiacovo, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi oggi a Milano, in occasione della presentazione del nuovo Osservatorio Confindustria Alberghi realizzato con STR CoStar.
L’incontro ha fatto registrare una numerosissima partecipazione di operatori del settore, segno dell’esigenza, sempre più sentita di analisi e dati capaci di sostenere e orientare le scelte in un mercato complesso come quello turistico.
A questa esigenza intende rispondere il nuovo Osservatorio Confindustria Alberghi STR CoStar. Nato nel 1998 come strumento interno per le imprese, dal 2009 è stato affidato a STR, il più importante leader mondiale nell’analisi comparativa nel settore alberghiero. Un passaggio importante che ha reso le analisi delle principali città italiane, comparabili con quelle estere. Il nuovo step è un complessivo potenziamento con l’inserimento di sette nuove aree censite e della possibilità di monitorare specifici segmenti di mercato. Un’esigenza sempre più crescente in un contesto di mercato dove lo sviluppo è destinato a passare attraverso la crescita dei viaggiatori internazionali e la concorrenza non si gioca più a livello locale, ma globale.
L’incontro è stato anche occasione per un’analisi delle performance 2023 delle imprese alberghiere in Italia nel confronto con i competitor internazionali. Alina Minut, Senior Account Manager – Italy di STR CoStar ha presentato un’analisi completa del 2023, il primo anno di effettiva ripresa post covid. L’Europa ha complessivamente performato meglio di nord America e Asia. Ma è l’Italia , nel confronto interno al vecchio continente, ad aver fatto registrare i numeri migliori.
Nel confronto con il 2022, in termini di occupazione camere, gli alberghi di Roma, Milano e Firenze hanno fatto registrare rispettivamente +10, +13 e +14%, a fronte del +4% di Parigi e +9% di Madrid, +8% di Berlino, +9% Londra. Segno di un particolare dinamismo del nostro mercato che – sempre secondo i dati STR – continua anche nel primo trimestre 2024 che fa registrare prenotazioni in crescita: Roma +3%, Milano +6%, Parigi -2%, Madrid e Londra +3%.
Elena Di Raco, Market Research and Statistics Manager e Marketing and Promotion Direction di ENIT ha offerto invece un’analisi a tutto tondo del settore turismo. I dati ISTAT confermano il trend positivo del turismo internazionale (+14% di arrivi, +10,7% di presenze) e per il 2024 i dati ISNART per ENIT-Unioncamere, indicano già vendute il 40% delle camere disponili nelle strutture ricettive italiane per tutto il primo trimestre (42,6% gennaio, 42,5% febbraio, 39,8% marzo, 41,7% aprile) e per la Pasqua. Montagna, Città e Lago (specie in aprile), le aree di prodotto turistico che presentano dati di saturazione maggiori della media nazionale del periodo, in particolare nel Nord Est del Paese. Un avvio positivo per una nuova geografia dei mercati turistici del nostro Paese che v ede nuove tendenze che definiranno i risultati nel breve-medio periodo.
“Disporre di dati, possedere e ricercare skill per analizzarli al fine di trarne i giusti utilizzi sono elementi essenziali per la competitività delle imprese e dei sistemi economici, nel senso di assumere decisioni strategiche con un vantaggio competitivo. In altri termini – ha sottolineato Magda Antonioli Corigliano, Professoressa Università Bocconi e Vice Presidente di ETC – andare oltre la semplice intuizione, porta l’imprenditore ad una maggior conoscenza nelle decisioni, essenziale per il successo nel processo di adattamento ai mutamenti e alle sfide del mercato”.