È stato presentato, nella serata del 29 ottobre, il restauro di Palazzo Nanà, sito a Napoli in piazza Nicola Amore, 2 dichiarato “di interesse particolarmente importante” ai sensi della Legge 1 giugno 1939 n. 1089 con decreto emanato il 16 giugno 1997 prot. 3993.
All’evento di inaugurazione sono intervenuti il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, l’assessore all’Urbanistica, Carmine Piscopo, l’amministratore delegato della Solido, Achille D’Avanzo, Consigliere Delegato Gabetti Agency, Fabio Guglielmi e Francesco Felice Buonfantino, presidente di Gnosis Architettura, cooperativa che ha ristrutturato l’edificio.
Il palazzo, realizzato secondo le normative relative al risparmio energetico, presenta 80 unità residenziali alcune delle quali saranno visitabili, il cui sviluppo progettuale e di Interior è stato curato dalla Eight Lab, studio di interior design di Roma specializzato nella progettazione e architettura di interni. “Esprimiamo – spiega Achille d’Avanzo – il nostro concetto di sostenibilità attraverso il rispetto dell’ambiente ed attraverso il nostro profondo desiderio di riqualificazione urbana che mira ad esaltare e a conservare le meraviglie architettoniche del nostro territorio. Queste le ragioni della scelta di osservare tutte le leggi in materia, privilegiando progettazioni e opere impiantistiche che possano favorire la tutela dell’ambiente”.
Lo stabile, ristrutturato in tre anni, si presentava in uno stato di degrado tale da non consentire l’apprezzamento dell’opera. Al suo interno, infatti, oggi ammiriamo con stupore la bellezza delle due scale monumentali, il cortile e le facciate di incommensurabile bellezza architettonica. La sua forma pentagonale, curiosa e originale, rende l’edificio ancora più spettacolare e affascinante.
“Il restauro è stato possibile grazie al sostegno e alle autorizzazioni della Soprintendenza che ci ha seguiti nella ristrutturazione con attenzione e celerità”, aggiunge Achille D’Avanzo.
“Con il parere della Soprintendenza, infatti, si è proceduto – aggiunge Francesco Felice Buonfantino, architetto e fondatore di Gnosis insieme ai colleghi Rossella Traversari e Antonio De Martino – al recupero e al restauro degli infissi e degli intonaci preesistenti seguendo i dettami della carta di Venezia del 1964. Essenzialmente si è cercato di ridare integrità formale e materiale alle strutture ed alla “pelle” dell’immobile recuperando sia gli intonaci che gli infissi preesistenti, cercando di consentire una lettura “stratigrafica” dell’intervento e della storia dell’immobile. In questo senso si è operato anche per l’allestimento del nuovo, in modo da rendere palese che trattasi di intervento del ventunesimo secolo scevro da qualsiasi pericoloso ammiccamento stilistico”.
Un lavoro di recupero e restauro importante per la città, perché restituisce ai suoi abitanti lo splendore di un’opera storica realizzata ai primi del Novecento, unendo, al contempo, l’innovazione del materiale e delle tecnologie impiegate.
Il gruppo Solido è attivo ormai da anni, investendo in questa splendida città, al fine di riportare agli antichi fasti immobili storici di grande pregio che versano in condizioni di abbandono e di degrado. Pertanto il recupero di questo prestigioso palazzo ne rappresenta l’ennesimo, ma non ultimo esempio. A breve, infatti, nuove iniziative vedranno il gruppo Solido impegnato nello sviluppo di un nuovo e impegnativo progetto atto alla riqualificazione di un magnifico immobile attraverso la trasformazione in struttura alberghiera cinque stelle. La volontà del gruppo è quella di favorire lo sviluppo economico della città legato al settore dell’hospitality, vera ed indubbia risorsa di questa Napoli che ci auspichiamo diventi sempre più dinamica e internazionale.
Fonte : Solido