Il 18 aprile, nella sala Alessi di Palazzo Marino, l’Amministrazione comunale – insieme al Rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta, al Vice Presidente della Triennale di Milano Clarice Pecori Giraldi e all’architetto Stefano Boeri – ha presentato la prima edizione della Milano Arch Week.
Dal 12 al 18 giugno 2017 il capoluogo lombardo ospiterà una settimana di eventi, incontri, performance, dialoghi, letture e discussioni pubbliche dedicata all’architettura e alle trasformazioni urbane. Un grande contenitore di iniziative, sotto la direzione artistica di Stefano Boeri, che avrà il suo fulcro nelle sale della Triennale di Milano e nel Teatro Burri nel Parco Sempione.
Milano Arch Week nasce come evoluzione del festival MI/ARCH, un’idea che il Politecnico di Milano ha sviluppato a partire dai festeggiamenti per il suo centocinquantenario nel 2013 e che in quattro edizioni ha permesso di accogliere a Milano architetti di fama internazionale, che stanno cambiando il volto delle città del mondo: da Rem Koolhaas, a Kazuyo Sejima, dalle Grafton Architects, a Peter Eisenman, da Daniel Libeskind a David Chipperfield, Cesar Pelli e Renzo Piano.
Ma dagli spazi del Politecnico, cuore pulsante del festival, sono passate anche le voci più interessanti dell’architettura milanese e italiana: da Cino Zucchi ad Andrea Branzi, da Alessandro Scandurra a Italo Rota oltre a una nuova generazione di architetti emergenti.
E’ facendo tesoro di questa esperienza che parte la prima edizione di Milano Arch Week forte della collaborazione di tre grandi istituzioni Comune di Milano, Politecnico di Milano e Triennale di Milano che lavoreranno in sinergia per chiamare – nei luoghi dell’architettura contemporanea – i grandi visionari dell’architettura mondiale, e per aprire gli spazi cittadini, gli studi, le redazioni, gli edifici, alla realizzazione di un evento diffuso, che evidenzi ancor più la realtà di Milano come città di riferimento per l’architettura internazionale.
Già tra gli Anni ‘30 e ‘70 del secolo scorso, Milano è stata una delle capitali mondiali dell’architettura. In quel periodo Milano fu capace di valorizzare le opere di architetti italiani straordinari come Giò Ponti, Emilio Lancia, Giovanni Muzio, Ignazio Gardella, Franco Albini, Vico Magistretti, Mario Asnago e Claudio Vender, Luigi Moretti, Aldo Rossi, Carlo Aymonino, solo per citarne alcuni, fino a diventare quel Museo a cielo aperto della migliore architettura urbana del ‘900.
Negli ultimi anni Milano è tornata ad essere un epicentro planetario dell’architettura e, anche grazie all’importante occasione di Expo 2015, la metropoli ha visto la nascita simultanea di nuovi edifici progettati dai grandi Maestri dell’architettura internazionale.
Milano Arch Week vuole aprirsi alla città, alle sue istituzioni culturali, alle altre sedi universitarie e formative, al mondo dell’editoria e delle arti visive e plastiche. Ma anche ai quartieri e ai Municipi e alle loro istituzioni e associazioni di base, perché l’architettura deve sempre essere anche una grande scenografia popolare, esposta a tutti e dunque patrimonio di tutti.
Attraverso questo appuntamento, si intende valorizzare ancor di più la straordinaria risorsa di edifici, scuole, riviste di architettura e di design, studi e Ordini professionali che Milano ospita.
Nella settimana dal 12 al 18 giugno sono previste visite agli studi, tour guidati agli edifici, workshop, e poi la sera alle 21.00 le main lecture di architetti italiani e internazionali nella suggestiva cornice del Salone d’onore della Triennale e nelle quinte del Teatro di Burri all’interno del Parco Sempione.
Fonte : Comune di Milano