L’edilizia giudiziaria e lo stato di manutenzione e sicurezza delle infrastrutture in cui si amministra e si gestisce la giustizia sono stati i temi al centro dell’iniziativa che ha visto oggi istituzioni, associazioni di categoria, ordini professionali e rappresentanti del territorio confrontarsi e analizzare insieme dati e situazioni di inadeguatezza che necessitano di interventi decisi e immediati per ammodernare un patrimonio ormai datato. Da tutti condiviso l’obiettivo prioritario di dotare gli operatori della giustizia di spazi più rispondenti delle esigenze attuali e più efficienti dal punto di vista energetico, ambientale, funzionale e dell’infrastruttura tecnologica e digitale. L’Ance, che insieme all’Organismo congressuale forense ha organizzato l’evento online “Costruire Giustizia”, ha infatti inaugurato il dibattito denunciando risorse insufficienti e invitando tutti a concentrarsi sulle prospettive di intervento.
Antonio Agostini, Direttore dell’Agenzia del Demanio, intervenendo al Convegno, ha illustrato lo sforzo del Demanio di costruire e mettere a punto, all’interno delle opportunità offerte dalla riprogrammazione nazionale e comunitaria, un quadro consistente di interventi di messa a norma, adeguamento sismico ed energetico ed integrazione di tecnologie che riguarda tutto il patrimonio pubblico in generale: un Piano organico e straordinario di cui uno spaccato rilevante riguarda il settore dell’edilizia giudiziaria e penitenziaria. Agostini ha sottolineato come sia fondamentale procedere con un’architettura di programmazione certa, partendo dalle risorse disponibili e dalle priorità individuate e condivise, da cui far discendere un cronoprogramma dettagliato di interventi.
È necessario dare risposte adeguate alla richiesta di una migliore e più adeguata edilizia giudiziaria – ha spiegato Agostini – L’Agenzia del Demanio è a supporto del Ministero della Giustizia e fornisce la massima collaborazione per l’attuazione del Piano Carceri anche in un’ottica di rigenerazione urbana degli immobili pubblici. Lo sforzo comune delle istituzioni è volto a produrre un modello di edificio carcerario che consenta un servizio efficiente e decoroso per la popolazione carceraria e per la cittadinanza. In questo senso siamo impegnati in un piano straordinario di interventi di riqualificazione energetica e messa a norma dei beni statali in uso alla PA grazie alla ‘Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici.”
Fonte : Demanio