Il valore patrimoniale dei fabbricati pubblici censiti dal MEF, circa 1 milione di unità catastali, è stimato in 283 miliardi di euro. Esso è per la maggior parte (77 per cento) riconducibile a fabbricati utilizzati direttamente dalla P.A. (circa 217 miliardi di euro) e quindi non disponibili, nel breve-medio termine, per progetti di valorizzazione e dismissione. Il restante 23 per cento è dato in uso, a titolo gratuito o oneroso, a privati (51 miliardi), oppure risulta non utilizzato (12 miliardi) o in ristrutturazione (3 miliardi). Il modello utilizzato, pur non consentendo di stimare il valore di mercato di singoli immobili né il ricavo conseguibile dalla loro dismissione, arricchisce il sistema conoscitivo del MEF e fornisce un nuovo strumento all’autorità politico-amministrativa, anche locale, per individuare interventi di valorizzazione con riferimento sia alla vasta categoria di beni non direttamente utilizzati sia a quella degli immobili attualmente utilizzati dalla P.A. in un’ottica, in questo secondo caso, volta ad un più razionale utilizzo degli spazi.
Al contempo, l’analisi dei dati disponibili con riferimento agli immobili utilizzati dalla PA, anche utilizzando il modello di stima, potrebbe orientare interventi volti a conseguire l’obiettivo di un più razionale utilizzo degli spazi, rendendo in tal modo disponibili per operazioni di valorizzazione immobili di particolare interesse per il mercato.
Partendo dai risultati finora conseguiti, il Dipartimento del Tesoro continuerà ad analizzare e approfondire casi pratici di asset individuati dal modello come potenzialmente suscettibili degli interventi sopra menzionati.
Fonte : MEF