Rapporti e Analisi |
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Antoitalia Networking : un' indagine sul Golf |
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15 novembre 2007
"Sempre di più la palla vola sul green: 83.257 praticanti in Italia, 7.100.000 in Europa, 63 milioni a livello mondiale; 334 campi in Italia, 6.700 in Europa e 34.000 nel mondo. Sono i dati della ricerca promossa da Antoitalia Networking, che dimostrano come il golf sia in forte crescita e come sia uno degli sport più praticati e amati. Il golf promuove la vacanza. Infatti, sono 25 milioni i turisti che ogni anno scoprono i percorsi del golf per un fatturato globale pari a 40 miliardi di dollari nel 2006 (fonte: IAGTO - International Association Golf Tour Operators). Quanto alle dimensioni dell'industria del turismo italiano da golf, il business vale 100 milioni di Euro nel 2006; per il 2007 non si stima una variazione significativa.Un rilancio del mercato italiano del turismo legato al golf con stime di crescita superiori al 5% è invece previsto per il 2008, grazie all'apertura di due grandi resort con campi da golf in Sicilia, una novità assoluta per la Regione, rispettivamente una struttura a Ragusa del gruppo spagnolo NH e una a Sciacca di Forte Hotel. Ma i ritmi sono ancora lenti e c'è ancora molto da fare per promuovere l'offerta golfistica nel nostro Paese. Al momento le proposte turistiche italiane in chiave golfistica verso i mercati internazionali sono poco continuative.
E soprattutto il mercato italiano del turismo golfistico ha considerevoli margini di crescita rispetto a realtà affermate quali Spagna e Portogallo, mercati ormai maturi. Il golf può essere valorizzato come un catalizzatore di sviluppo per il mercato turistico - immobiliare e tutta la filiera del comparto hospitality. Il mix ottimale è dato dalla corretta combinazione di golf, turismo, Real Estate e viabilità efficiente. Si stima che ogni singolo campo da golf regga un flusso turistico, fra case e alberghi, di 2000 persone per circa 850 unità residenziali.
"La realizzazione di campi da golf crea un indotto per sviluppare nuovi alberghi, appartamenti, ville, abitazioni o per aumentare l'utilizzo di strutture già esistenti nei periodi fuori stagione" spiega il Cav. Fabio Tonello, Presidente di Antoitalia Networking e di AGIRE, l'Associazione Golf Italiana Real Estate, che da quest'anno organizza il Campionato Italiano del Settore Immobiliare presso il Circolo Golf di Rapallo, con il patrocinio di Scenari immobiliari.
"Cortina, ad esempio, è una località i cui alberghi sono poco sfruttati nei periodi intermedi. Il golf potrebbe essere un fattore di ripresa abbinata alla riapertura dell'aeroporto della prestigiosa località sciistica", aggiunge Tonello. "L'Italia è un paese che offre molto: percorsi culturali e eno - gastronomici, a cui si potrebbero associare percorsi golfistici e adeguati complessi turistici. E' ovvio che tali strutture non possono essere cattedrali nel deserto. Il successo del golf legato al turismo dipende anche e, in larga misura, dal livello di viabilità e, quindi, dalla presenza di autostrade efficienti, aeroporti funzionali e compagnie low cost".
Alcune regioni "virtuose" che credono e investono nel golf e hanno favorito con successo la propria offerta golfistica all'estero sono: Emilia Romagna, che ha creato un Consorzio ad hoc per raggruppare i campi della Regione in una proposta unitaria, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Sicilia e Piemonte. Queste 5 Regioni hanno formato il Progetto Interregionale Italy Golf and More parzialmente finanziato dal Ministero delle Attività Produttive. Ora anche il Veneto, già noto per la vicinanza geografica a due importanti nazioni golfistiche quali Germania e Austria, si sta muovendo per ampliare le proprie potenzialità negli altri mercati golfistici mondiali.
"Per dare nuovo impulso al mercato italiano del turismo golfistico in uno scenario sempre più competitivo, i tradizionali bacini europei che generano grandi flussi turistici e grandi numeri di golfisti sono i potenziali fruitori della proposta nazionale. Mi riferisco a Gran Bretagna, Svezia e Germania che rappresentano oltre il 75% del mercato. E' auspicabile indirizzare la promozione - conclude Tonello - e realizzare azioni su altre aree interessanti, quali Francia, Olanda, gli altri Paesi Scandinavi, Svizzera, Austria e l'area del Benelux; a livello mondiale, proporre l'offerta golfistica italiana anche sul mercato americano dove giocano 26 milioni di persone e su quello giapponese dove i golfisti sono più di 20 milioni. Occorre che siano gli Enti Pubblici a sostenere la maggior parte dei finanziamenti necessari a far conoscere i campi da golf all'estero".
Nella tradizionale ospitalità italiana, un'immagine positiva del nostro paese da sempre leader nel turismo, può diventare un fattore di successo un'offerta golfistica seria e professionale con la possibilità di accogliere i turisti - golfisti in percorsi di golf adatti alle loro esigenze e largamente disponibili.
Il MERCATO EUROPEO E INTERNAZIONALE Il mercato del golf mondiale, nonostante il momento difficile dell'industria turistica, vive un momento di forte espansione, dovuto anche ai successi planetari di Tiger Woods. Il numero dei campi nel mondo è cresciuto del 10% nel corso dell'ultimo anno per assorbire l'incremento dei golfisti. Un aumento dei praticanti che allarga il mercato dei viaggi di golf.
Il numero di turisti golfisti nel mondo è passato dai 7,9 milioni del 1989 a 10,5 milioni del 1994 agli 11,8 milioni del 1997 ai 15 milioni del 2006. Le previsioni dei ricercatori danno una crescita annua del 10% fra oggi e il 2010 con una ulteriore progressione fino al 2015, quando sono previsti 25 milioni di pernottamenti dovuti a vacanze di golf. Dal 2007 al 2010, le stime annunciano 3.000 nuovi campi da golf e 3 milioni di nuovi giocatori nel mondo.
I 40 miliardi di dollari spesi nel 2006 sono suddivisibili in differenti attività: il 29% per l'alloggio, il 25% per il trasporto, il 21% per il cibo, il 9% per i divertimenti, il 7% per i green fee golfistici e per il noleggio dei cart, il 5% per i regali e l'1% per lezioni di golf. Le spese di un golfista vanno a beneficio del campo da golf soltanto nella misura del 7%, mentre il restante 93% (voli aerei, noleggio auto, alloggio, shopping, bar, ristoranti ....) contribuisce ad arricchire l'indotto locale.
In Europa giocano a golf 7,1 milioni di persone e si prevede che nel 2008 vi saranno 2 milioni di turisti golfisti. Resistono come leader Europei del settore la Spagna, dove nel 2006 l'industria del golf ha generato 2,5 miliardi di Euro e la creazione di 200.000 posti di lavoro; e il Portogallo, dove nel 2006 l'industria del golf ha generato 2 miliardi di Euro di entrate direttamente e indirettamente riconducibili al golf, l'1,5% del PIL. Ma la loro offerta inizia a diventare satura e costosa per le tasche dei 7,1 milioni di giocatori europei.
Gran Bretagna, Francia, Svezia e Germania rappresentano l'85% dei golfisti europei e generano un numero impressionante di vacanze golf. La durata media è di 4 giorni per i viaggi di golf in patria, di 7-8 giorni per i viaggi di golf a corto raggio e di 14 giorni per quelli a lungo raggio. Il costo medio giornaliero è di 110 Euro per il viaggio in patria, di 135 Euro se si tratta di un viaggio di golf a corto raggio e di 170 Euro per i viaggi a lungo raggio.
La propaganda di una destinazione golfistica avviene principalmente per passaparola mentre la pubblicità vera e propria influisce solo dopo questa prima fase. Il 61% dei turisti golfisti sceglie un dato posto su consiglio di amici, il 15% per averlo visto su una rivista golf, il 12% su una guida o un libro di viaggi, il 9% tramite Internet, il 7% grazie a riviste non golfistiche, un ulteriore 7% grazie ad un agente di viaggio e un altro 34% in maniere non meglio specificate. Ultimamente, molto pubblicizzate sono le nuove destinazioni di golf in Turchia, quali il National Golf Club, il Gloria Golf Resort di Antalaya e il Klassis Golf Club.
NUOVI PROGETTI In Italia, sono 40 le iniziative legate alla realizzazione di campi da golf turistici in fase di progetto e in corso d'attuazione. Fra i progetti più importanti e già avanzati, figurano quelli di Calabria, Sicilia, Sardegna. Per incrementarne il numero, servono più aiuti da parte della pubblica amministrazione, soprattutto in termini di maggiore rapidità nelle concessioni. Attualmente, i tempi di rilascio delle concessioni agli imprenditori sono ancora lunghi e arrivano fino ai 10 anni d'attesa. Inoltre, occorrono piani regionali e non piani legati alle proposte dei singoli Comuni.
C'è movimento anche a livello internazionale. Il governo greco ha approvato un piano per costruire 25 campi da golf entro il 2015. Anche la Cina, la Corea del Nord, la Malesia e il Vietnam stanno pianificando importanti investimenti per la costruzione di campi da golf turistici. In Marocco è prevista la costruzione di 13 nuovi campi nella regione di Casa Blanca Fès. L'obiettivo è quello di raddoppiare entro il 2010 i 5 milioni di turisti attuali e di arrivare a 26 campi da golf e 175.000 golfisti nei prossimi 4 anni.
Antoitalia Networking Srl è una delle principali società di intermediazione specializzata nella gestione e consulenza relativa ai processi di vendita e dismissione di importanti portafogli immobiliari in Italia e all'estero. Guidata da Fabio Tonello e costituita da un network composto da partner operativi in tutta Italia, garantisce la massima capacità nel reperire informazioni accurate e tempestive sul mercato e previsioni relative al suo andamento. Tutto questo si traduce, nei confronti del cliente, in un'elevata flessibilità operativa, basata su consolidate procedure e capace di offrire piani operativi precisi e confezionati ad hoc sulle singole esigenze. Antoitalia si occupa principalmente di intermediazione di immobili di rilevanti dimensioni e della gestione delle vendite in cantieri o in immobili da frazionare, oltre che di consulenza nel settore hospitality in genere con specializzazione in golf e turismo." ( CS della Società)
Tabella 1
Tabella 2
Tabella 3
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