09 ottobre 2007
In data 9 ottobre si è svolta a Milano la Conferenza Stampa relativa alla
presentazione dell’edizione 2007 di "ECM European Cities Monitor”
organizzata da Cushman & Wakefiled. La Ricerca è stata svolta da Taylor
Nelson Sofres per conto della Società di consulenza immobiliare
internazionale Cushman & Wakefield.
Il Rapporto si basa sulle interviste ai Senior e ai Board Director
incaricati delle location di 500 fra le principali Società presenti in
Europa. Lo Studio individua i fattori che questi soggetti considerano
determinanti nella scelta di un sito, e se esso può intendersi come un luogo
adatto per il business.
Nell’ analisi vengono confrontate le performance di 33 principali città
europee relativamente ai singoli parametri. Alcuni termini di valutazione
riguardano la facilità di spostamento all’interno della città, la facilità
di accesso ai mercati, la preparazione dello staff,la qualità della vita per
i dipendenti, il valore degli spazi degli uffici.
Le città che guidano la classifica sono ancora Londra e Parigi, seguite da
Francoforte,mentre Barcellona Madrid e Praga sono risultate le città più
attive nel promuoversi come business location.
Le metropoli dell’Est Europa presentano un elevata vivacità. Mosca, Bucarest
sono le città che procurano maggiori opportunità di business.
E le città italiane? Clara Zanussi (Manager della Cushman & Wakefield Italy)
ha dichiarato che Milano si è attestata al decimo posto ma ha ancora molto
da lavorare, poiché presenta alcuni nervi scoperti quali la lontananza
dall’Aeroporto di Malpensa, la mancanza di collegamenti fra le varie parti
della città. Questi fattori uniti alla congestione viabilistica, determinano
una situazione che dovrebbe essere migliorata.
La città lombarda nonostante tutto rimane stabile al sesto posto in termini
di facilità di accesso ai mercati; e guadagna una posizione per la presenza
di staff qualificato attestandosi all’ ottavo posto. Arretra invece sia per
la facilità di collegamento con i trasporti extraurbani (dal 12° al 13°
posto), sia in termini di qualità delle telecomunicazioni, dove la discesa
va dal 16° al 19° posto. In compenso recupera posizioni alla voce di costo
del personale e del valore degli spazi a uso uffici.
Clara Zanussi ha affermato che Milano necessita di una maggiore
autopromozione, nonostante si intravedono gli sforzi dell'amministrazione
per migliorarne l'immagine. Basta pensare ai “grandi progetti” e alla Fiera
di Rho-Pero».
La Relatrice ha invitato a non esagerare con il pessimismo, il capoluogo
lombardo continua a ricevere investimenti dall'estero.
Oggi si deve suonare semplicemente un campanello d'allarme.
La città non deve perdere terreno. Soprattutto di fronte all'espansione dei
nuovi mercati orientali e dell'Est Europa.
I risultati del Rapporto 2007 mettono in evidenza il tentativo operato dalla
città ambrosiana di promuovere le sue eccellenze e di presentarsi come una
metropoli con parametri che le conferiscono oggettivamente un carattere
internazionale.
Roma si classifica al venticinquesimo posto, rimontando di una posizione.
Roma è fra le dieci metropoli meglio conosciute come business location ma
annota un complessivo peggioramento rispetto all’anno precedente soprattutto
in termini di facilità di accesso ai mercati. La capitale arretra dalla
diciannovesima alla trentunesima posizione, in termini di costo del
personale e di trasporti esterni. Migliora invece la qualità delle
telecomunicazioni e il valore degli spazi a uso uffici. Nel complesso Roma
si mantiene all'interno della classifica, ma non riesce a promuoversi.
Da segnalare la presenza di Torino che, pur non essendo fra le 33 città
europee, presenta indiscutibili eccellenze.
Daniele Pisoni ( Responsabile Business Space Italy) ha commentato come il
capoluogo piemontese sia riuscito a promuovere se stesso. La dimostrazione è
offerta dalla circostanza che la città ha saputo ben sfruttare le Olimpiadi
invernali, sino all’assegnazione del titolo di Capitale della cultura.
Ritornando in Europa non si poteva che iniziare dall’analizzare la capolista
Londra, che è migliorata per quanto riguarda le agevolazioni fiscali e gli
incentivi finanziari offerti dal Governo. È invece scesa al 25 posto,
perdendo nove posizioni, per quanto riguarda la classifica inerente al costo
del personale.
Londra consolida la sua posizione all'interno di una ristretta elite di
città a livello mondiale, insieme a New York e Tokyo. Con i Giochi Olimpici,
in programma per il 2012, e a meno che non ci siano flessioni economiche a
livello globale, il futuro della capitale inglese sembra essersi avviato su
una strada a senso unico: verso l'alto.
Al terzo posto, dietro Londra e Parigi, si classifica Francoforte; seguono,
distanziate, Barcellona Amsterdam e Bruxelles. Le tre città che hanno
registrato la crescita maggiore all'interno della classifica sono tutte
città regionali: Ginevra, Lione e Manchester.
La Nota distribuita durante la Conferenza presenta il commento di«Elaine
Rossal (Responsabile Business Space Research & Consultancy di C&W), la quale
ha spiegato il perché le città regionali si stiano orientando sempre più
verso il mondo degli affari, dimostrando che non è necessario essere delle
capitali per attrarre business. Queste città traggono vantaggio anche da un
mondo degli affari consapevole dei costi. Inoltre, la Ricerca mostra che un
terzo degli intervistati, per compensare i costi operativi in continuo
aumento sarebbe disposto sia a spostarsi in un'altra città all'interno dello
stesso Paese sia a trasferirsi in altre nazioni, meno costose. Ginevra è la
città che ha scalato il maggior numero di posizioni all'interno della
classifica generale, salendo di otto posizioni e attestandosi al 12° posto.
La sua crescita è stata rilevante in più classifiche individuali: accesso ai
mercati ,telecomunicazioni, trasporti extraurbani e internazionali e qualità
della vita». |