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	12 luglio 2007
 In data 12 luglio è stata presentata la trentunesima "Rilevazione dei prezzi 
	degli immobili sulla Piazza di Milano" edita da Borsa Immobiliare di Milano, 
	in collaborazione con FIMAA. Il Rapporto ha rilevato che la tenuta del 
	mercato immobiliare è stata ottenuta anche grazie alla qualità. Cresce 
	infatti prevalentemente il Centro città, a tassi doppi rispetto alla media 
	cittadina.
 Antonio Pastore (Presidente della Borsa Immobiliare di Milano) ha affermato 
	che la nostra metropoli in molte zone ha già raggiunto una situazione 
	d’equilibrio, ma il mercato pur rallentando non si ferma e premia i Comuni 
	limitrofi. Questo rappresenta un ulteriore segno di come Milano varchi le 
	sue periferie coinvolgendo i centri circostanti. I prezzi degli immobili 
	aumentano del 1,7 per cento nel primo semestre del 2007, con una media del 
	3,8 per cento in un anno e di più 101,2 per cento in dieci anni. Acquistare 
	casa nel capoluogo lombardo costa in media 4,462 euro al metro quadrato e 
	prenderla in locazione costa in media 204 euro al metro quadrato per anno. 
	Il Presidente ha sottolineato che per le famiglie questa stabilizzazione dei 
	prezzi rappresenta una ragione di maggiore sostegno finanziario. Lionella 
	Maggi (Presidente FIMAA- Milano) ha evidenziato l’apporto e il ruolo giocato 
	all’interno della Ricerca dal mediatore creditizio, che rappresenta una 
	autorevole fonte di informazione per tutto il mercato immobiliare. La 
	Relatrice ha dichiarato che gli operatori del sistema immobiliare, 
	incontrandosi ciascuno con il proprio ruolo e competenza, possono dare un 
	contributo alla realizzazione di progetti in grado di dare qualità a prezzi 
	compatibili con l’economia. Ha concluso affermando che c’è molta attenzione 
	da parte degli operatori FIMAA a intervenire costantemente, e in trasparenza 
	, negli interessi del mercato e quindi dei consumatori. Claudio Lossa 
	(Presidente Commissione Prezzi OSMI- Borsa Immobiliare di Milano) ha 
	illustrato le differenze fra le zone periferiche e quelle nodali del 
	capoluogo lombardo, sottolineando come il Centro abbia rappresentato l’area 
	di maggior crescita, con un più 3,4 per cento semestrale che, se considerato 
	in un anno, diventa + 6,4 per cento. Il primato annuo della crescita 
	"rapida" dei prezzi spetta alle zone centrali Vittorio Emanuele- San Babila 
	con un più 10,2 per cento, mentre nelle aree periferiche va nella zona Nord 
	Fulvio Testi Bicocca, dove si ha il più 4,7 per cento. In quella Est il 
	primato spetta a Libia -Cirene con un più 8,2 per cento, mentre in quella 
	Ovest (all’ area compresa fra Selinunte -Rembrandt) con un più 12,3 per 
	cento. Nelle zone del Sud vince su tutte l’area Gratosoglio-Missaglia, con 
	un più 5,4 per cento. Claudio Lossa ha evidenziato il bisogno di case per 
	una determinata fascia di popolazione, alla quale il Comune di Milano sta 
	rispondendo con la costruzione di 45 mila alloggi destinati al social 
	housing, grazie a un primo accordo anche con Assimpredil. La valutazione 
	presente nel Rapporto riguardo ai negozi ha evidenziato che i prezzi medi in 
	Centro e nella zona circonvallazione registrano un aumento del più 2,2 per 
	cento, e la zona più cara si conferma Spiga-Montenapoleone, dove il costo 
	medio di un negozio è di 22 mila euro al metro quadrato. Le zone Nirone 
	-Sant’Ambrogio e Diaz- Duomo Scala mostrano la maggior crescita, 
	raggiungendo un più 4 per cento (per un costo medio di 5.150 e 7.800 euro al 
	metro quadrato). Il comparto uffici evidenzia stabilità, mentre per il 
	direzionale di qualità si registra un più 2,8 per cento. Il prezzo degli 
	uffici in stabili direzionali rimane più elevato rispetto a quelli 
	localizzati al Centro, che possono raggiungere 5.900 euro al metro quadrato, 
	mentre un ufficio in zona decentrata e non direzionale presenta un prezzo 
	medio di 1.872 euro al metro quadrato. Le variazioni di prezzo per quanto 
	riguarda i boxes mostrano una crescita mediamente dello 0, 5 per cento. 
	Nelle zone centrali e nell’area della circonvallazione si nota uno 
	scostamento positivo dello 0,9 per cento. Si rammenta che acquistando un box 
	in Centro e vendendolo con il ricavato si può comprare un bilocale da 
	ristrutturare in periferia, vicino ai Navigli. Stefano Stanzani (Uffico 
	Studi FIMAA, e Università di Bologna) ha relazionato circa il mercato 
	immobiliare in Provincia di Milano, mostrando come le zone Monza e Brianza 
	hanno rappresentato il 20 per cento delle operazioni rispetto al mercato 
	immobiliare milanese, con un numero di transazioni normalizzate eseguite 
	durante il 2006 di 14.668 con una variazione positiva percentuale annua 
	dello 0,5 per cento.
 L'area che ha presentato il maggiore numero di transazioni normalizzate nel 
	corso del precedente anno è il Sud Milano con 6.554 NTN, con una conseguente 
	variazione percentuali positiva del 7,2 per cento. Mauro Danielli 
	(Vicepresidente della Borsa Immobiliare di Milano) ha affermato che nel 
	primo semestre 2007 la crescita dei prezzi nella città di Monza è stata 
	sostenuta, con un 1,9 per cento semestrale e un annuo più 3,3 per cento, 
	seguendo un trend che negli ultimi cinque anni ha visto crescere i prezzi 
	degli appartamenti del 60,4 per cento contro il 38, 6 per cento dell’area 
	brianzola. Nella città è stato privilegiato il mercato di qualità, in 
	particolare il riferimento è alle nuove realizzazioni con una crescita del 
	2,3 per cento, mentre nel resto della Brianza la domanda sembra indirizzarsi 
	verso l’usato non recente con il 2,3 per cento, e questo grazie al prezzo 
	particolarmente interessante che rappresenta l’elemento di maggiore 
	attrattività.
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