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	10 luglio 2007
 Secondo i dati provvisori di Jones Lang LaSalle -diffusi il 10 luglio -il 
	volume delle transazioni in investimenti immobiliari diretti in Europa ha 
	raggiunto la cifra record di € 116 miliardi nel primo semestre del 2007, con 
	un aumento pari al 4% rispetto allo stesso periodo del precedente anno.
 
 Ecco la Nota di JLL:
 
 L’afflusso di capitali verso il settore immobiliare prosegue in modo 
	costante, facendo registrare un elevato ingresso di capitali esteri in tutta 
	la regione europea.
 
 Tony Horrell, CEO European Capital Markets di Jones Lang LaSalle commenta: 
	"La continua ricerca di rendimenti più elevati da parte degli investitori ha 
	determinato una maggiore attività nei mercati più piccoli dell’Europa, quali 
	per esempio la Finlandia e i mercati emergenti dell’Europa dell’Est"
 
 E prosegue: "Riteniamo che anche nel secondo semestre non si verificheranno 
	flessioni per quanto riguarda la domanda da parte degli investitori in tutta 
	Europa, piuttosto un probabile spostamento dal Regno Unito al continente. 
	Con tassi finanziari in crescita verso il 5% nella zona dell’Euro, la 
	variazione positiva dei rendimenti per le proprietà immobiliari di alto 
	livello è scomparsa in molti dei mercati, e si prevede una ulteriore 
	crescita dei tassi di interesse nel Regno Unito e nella zona dell’Euro. 
	Tuttavia, anche se ciò renderà meno competitivi gli investitori che 
	ricorrono alla leva finanziaria, saranno numerosi gli altri investitori 
	pronti a occupare questo spazio. I fondi indiretti stanno tuttora facendo 
	registrare una crescita del capitale raccolto e dispongono ancora di volumi 
	significativi di capitali da investire. I fondi pensione e le istituzioni 
	stanno incrementando gli investimenti nel settore immobiliare. Si prevede, 
	inoltre, un maggiore ingresso nel mercato di capitali internazionali da 
	Cina, Giappone e Medio Oriente, oltre ai fondi gestiti da governi con i 
	propri capitali (soverein). Prevediamo maggiore afflusso di capitali nel 
	mercato a seguito del processo di ristrutturazione di alcuni investitori, 
	altri trarranno profitti dell’aumento del valore realizzato negli ultimi 
	anni, mentre molti dei fondi indiretti meno recenti arriveranno alla loro 
	scadenza naturale nei prossimi due anni."
 
 Il mercato degli investimenti continua ad essere dominato da tre mercati 
	principali: Regno Unito, Germania e Francia, che insieme hanno rappresentato 
	circa due terzi dell’attività di investimento nel primo semestre dell’anno. 
	Tutti e tre hanno registrato volumi pari o superiori ai livelli dello scorso 
	anno.
 
 I fondi non quotati, che comprendono fondi gestiti da terzi, continuano ad 
	essere l’elemento più attivo del mercato. I flussi netti di denaro 
	indirizzati verso veicoli indiretti rimangono sostenuti, e alimentano la 
	domanda di proprietà immobiliari commerciali. I German Open Ended Funds 
	(Fondi aperti tedeschi), che hanno avuto un ruolo di primo piano 
	nell’attività di vendita nel 2006, sono ora degli acquirenti attivi, non 
	solo a livello internazionale, ma anche nel mercato domestico, essendosi 
	concentrati sui prime asset delle maggiori città tedesche. Anche i fondi di 
	governo sono stati dei player più attivi nel mercato fino ad ora in quest’anno, 
	ad esempio con l’acquisizione di GIC nel Regno Unito che ha superato € 2 
	miliardi.
 
 La crescita dei REIT in tutta Europa sta determinando una maggiore attività 
	di scambio, in particolare nel Regno Unito, dove le società immobiliari di 
	recente conversione hanno fatto registrare vendite elevate, grazie anche ai 
	vantaggi derivanti dalla nuova legislazione fiscale. Anche in Belgio e in 
	Francia si sono registrati livelli elevati d’attività. Con l’aumento della 
	competizione nel mercato immobiliare degli investimenti, si sono registrate 
	anche importanti operazioni di fusioni & acquisizioni. Specialmente le SIICs 
	francesi hanno dominato questo segmento, con l’offerta di Unibail per 
	Rodamco, e quella di Foncière des Régions per Beni Stabili, mentre gli 
	investitori australiani sono stati attivi nell’acquisto di piattaforme real 
	estate, composte di società / team operanti nel settore immobiliare in tutta 
	Europa.
 
 Il settore uffici fa ancora la parte del leone, con investitori che cercano 
	di sfruttare i cambiamenti ciclici del mercato e il miglioramento delle 
	prospettive di locazione. Si è anche registrata una maggiore attività nel 
	settore della logistica, dove i rendimenti sono superiori di almeno 150 
	punti base rispetto al settore retail e al settore uffici e offrono un gap 
	positivo rispetto alle obbligazioni. Continua a essere elevata la domanda 
	nel settore retail per i cespiti primari oppure per quelli che rappresentano 
	un’opportunità di valore aggiunto tramite una gestione attiva del cespite.
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