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	01 agosto 
	 2008
 «Nonostante il deteriorarsi dei fondamentali economici nei paesi 
	europei, la domanda degli utilizzatori di spazi ad uso ufficio si è 
	confermata sostenuta, sorprendentemente, nei primi sei mesi del 2008, con 
	l’assorbimento europeo in diminuzione di soli 5,7 punti rispetto al primo 
	semestre 2007. In particolare sono i mercati dell’Europa centrale ed 
	orientale e la Germania, dove l’occupazione continua ad essere in crescita, 
	che hanno sostenuto il volume totale dell’assorbimento, mentre i mercati 
	maturi occidentali hanno registrato riduzioni sostanziali: Madrid (-37%), 
	Brussels (-28%), Londra (-25%), Dublino (-21%), Stoccolma (-20%) e Parigi 
	(-19%). Nel panorama dell’Europa occidentale Milano ha mostrato una perdita 
	di soli 13 punti percentuale nell’assorbimento registrato nei primi sei mesi 
	dell’anno, con un volume di 140.600 mq di spazi locati, confermando così la 
	sua caratteristica di mercato stabile. È quanto emerge dall’ultimo report 
	sul mercato direzionale a Milano, City Profile Milano pubblicato da Jones 
	Lang LaSalle. Come sta accadendo nella maggior parte dei mercati europei, 
	anche a Milano il mercato è fortemente guidato dalla necessità da parte 
	degli utilizzatori di prestare maggiore attenzione ai costi a fronte di una 
	migliore ottimizzazione degli spazi. Di conseguenza, un prodotto che 
	risponde a standard qualitativi elevati trova facilmente un utilizzatore 
	disposto ad occuparlo. Ne sono esempi, a Milano, City Central in via Lepetit 
	e viale Cassala: “I due immobili ristrutturati di recente sono stati locati 
	ad oggi per quasi il 60-70% della superficie totale. Il periodo di sfitto è 
	durato meno di un anno, malgrado il clima generale di allungamento dei tempi 
	di chiusura dei contratti” afferma Pierre Marin, Amministratore Delegato di 
	Jones Lang LaSalle Italia. Il livello dei prime rent è rimasto stabile su 
	valori elevati, soprattutto per la maggiore presenza sul mercato di studi 
	legali, internazionali e non, disposti a pagare canoni più alti pur di 
	disporre di uffici di rappresentanza in location centralissime. Continua 
	Pierre Marin: “La maggiore attenzione che prestano gli utilizzatori alla 
	ricerca di spazi che meglio rispondano alle nuove esigenze di contenimento 
	dei costi potrebbe rivelarsi un’opportunità per lo sviluppo futuro del 
	mercato milanese, nonostante il particolare momento di debolezza economica 
	che interessa l’Italia. Milano rimane l’unico mercato italiano che può 
	vantare una forte presenza di corporate multinazionali. Pur nell’attuale 
	fase congiunturale di occupazione stabile e/o in diminuzione, il trend della 
	domanda nei prossimi mesi sarà guidato da esigenze di 
	razionalizzazione/consolidamento degli spazi. In un mercato, come quello 
	milanese, dove si registra scarsa disponibilità di prodotto di qualità 
	elevata, gli utilizzatori presteranno necessariamente maggiore attenzione 
	verso gli sviluppi attualmente presenti nella pipeline e che entreranno nel 
	mercato entro la fine del 2008 e/o nel biennio 2009-2010. In questo quadro 
	sarà premiato dal mercato chi saprà offrire spazi di valore”. A Roma nella 
	prima metà dell’anno sia domanda che offerta si sono confermati stabili. Il 
	mercato direzionale locale risulta storicamente dominato dalla presenza 
	della Pubblica Amministrazione che solo negli ultimi mesi ha iniziato ad 
	adottare un approccio più orientato al mercato nella scelta degli spazi ad 
	uso ufficio. Lo spostamento del Ministero della Salute nei nuovissimi uffici 
	di Europarco ne è un esempio. Secondo i dati contenuti nell’ultimo rapporto 
	sul mercato direzionale di Roma elaborato da Jones Lang LaSalle, City 
	Profile Roma, l’assorbimento nel primo semestre è stato di circa 85.000 mq, 
	con una domanda che continua ad essere concentrata nelle zone a sud di Roma 
	(EUR – Torrino – Fiumicino Corridor) ed in quelle centrali. Proprio nelle 
	zone del CBD (Central Business District) e del centro la scarsità di 
	prodotto disponibile e la continua pressione della domanda hanno fatto 
	crescere il canone prime da 430 a 450 €/mq/a. “Non ci aspettiamo 
	un’ulteriore crescita dei prime rent nei prossimi mesi, ma sostanziale 
	stabilità. Nella seconda parte dell’anno la domanda sarà caratterizzata 
	dall’interesse verso superfici medio–piccole”, prosegue Marin. “Il mercato 
	non riserverà grandi sorprese rispetto all’andamento degli anni passati. 
	Sicuramente anche a Roma sta crescendo la presenza d’operatori 
	internazionali, come già avvenuto a Milano. Questo genererà maggiore 
	trasparenza nel mercato, e quindi maggiori garanzie per i potenziali 
	utilizzatori, soprattutto internazionali, ed una crescita dell’assorbimento 
	grazie ai nuovi sviluppi attesi nel mercato nei prossimi anni”» . (CS della 
	Società)
 
	
 
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