1 marzo 2007
«Cosa sono i magazzini? Sono
soltanto depositi che custodiscono i prodotti destinati ai consumatori di
tutto il mondo o rappresentano, invece, delle strutture vitali che
influenzano i nostri stili di vita?
Eurinpro, società che progetta e sviluppa soluzioni logistiche su misura, ha
pubblicato uno studio sull’evoluzione dei magazzini in un più ampio contesto
sociale. Warehouses: una testimonianza di prosperità traccia la storia di
queste strutture logistiche partendo dal ruolo che hanno giocato nella
creazione dei primi centri urbani e di scambio, fino a diventare i pilastri
del commercio internazionale odierno. Il libro prende anche in esame il
valore, spesso non riconosciuto, che i magazzini hanno apportato allo
sviluppo sociale nel corso dei secoli.
Una copia omaggio del libro Warehouses: una testimonianza di prosperità può
essere richiesta sul sito www.eurinpro.com
L’autrice di Warehouses: una testimonianza di prosperità è l’ex avvocato Ann
De Kelver, ora affermata consulente aziendale a livello europeo. Il libro è,
inoltre, arricchito dalle foto a colori di Koen Van Damme, uno dei più
acclamati fotografi di soggetti architettonici in Europa.
“Quasi tutte le nostre città erano in origine dei centri di stoccaggio” –
l’incipit del libro ci proietta così nella dimensione storica, raccontando
la fondazione di antichi centri urbani intorno a rudimentali strutture
logistiche, che divennero gradualmente poli gravitazionali per le attività
commerciali locali. La narrazione si sofferma in seguito sull’impero romano
quale primo esempio di una rete logistica efficiente di cui si conservano
ancora i resti di enormi magazzini: secondo Ann De Kelver, nei primi secoli
a.C. il proverbio “tutte le strade portano a Roma“ poteva essere
interpretato letteralmente, in quanto un’ingegnosa rete logistica, che si
estendeva per l’intero bacino del Mediterraneo, permetteva di trasportare
quotidianamente milioni di tonnellate di provviste verso la capitale e le
sue province.
Warehouses: una testimonianza di prosperità non è un manuale tecnico per la
progettazione di magazzini e reti di distribuzione e logistica. Il proposito
del libro è piuttosto quello di mostrare i magazzini sotto una nuova luce,
facendo emergere la loro importanza nello sviluppo della storia umana. I
magazzini rappresentano, infatti, il collegamento principale tra le persone
e i loro desideri e bisogni, e giocano un ruolo cruciale, benché spesso
impercettibile, nello sviluppo degli scambi internazionali, della cultura e
del benessere sociale.
Ann De Kelver ha dichiarato, “Sono convinta che la narrazione storica e le
illustrazioni di Koenn Van Damme sapranno rendere omaggio ai magazzini quali
fonte di benessere e cultura nei secoli. I magazzini non sono semplicemente
delle strutture composte da quattro mura e un tetto ma, come implica il
titolo del libro, dei testimoni del progresso e della prosperità delle
civiltà moderne.”
Ann De Kelver
Ann De Kelver ha una formazione giuridica ed economica. Dopo un’esperienza
decennale nel campo finanziario, entra nel mondo dell’impresa in qualità di
membro del consiglio di amministrazione di alcune società, ricevendo
l’opportunità di osservare le tendenze macro-economiche generali e, più in
particolare, le tendenze del settore immobiliare. È autrice di vari articoli
e dei libri Don’t tell my mother I’m an enterpreneur e Offices, to work, to
live, to relax, che ha precedentemente realizzato in collaborazione con Koen
Van Damme.
Koen Van Damme
Koen Van Damme ha studiato fotografia artistica e filmografia all’Accademia
di Gent, dove ha conseguito un Master in Arti Visive con specializzazione in
Fotografia. Lavora principalmente come fotografo di soggetti architettonici
e organizza corsi e seminari su questa materia. Le sue foto sono state
pubblicate in vari periodici e libri europei ed esposte in Belgio, Germania,
Finlandia e Giappone. Lo scorso anno ha vinto il terzo premio dell’European
Prize of Architectural Photography e il secondo premio al concorso
fotografico organizzato dal Senato belga» (CS deella Sopcietà) |