21 luglio 2008
Buon ultimo tra le emittenti, e non certo primo per prestigio, anche il
Gruppo Toscano ha diffuso i risultati delle sue indagini sull' andamento del
settore immobiliare italiano .
Per dovere di cronaca, e di ecumenismo immobiliare, ecco qui alcuni stralci
del Comunicato diffuso a cura dell' Ufficio Studi della Società .
"In base ai dati raccolti nei primi sei mesi del 2008 (dal 1/1/08 al
30/06/08) dal Centro Studi Toscano, divisione specializzata in
analisi e indagini di mercato, il mercato immobiliare conferma la sua fase
di rallentamento, della quale si erano registrate le prime avvisaglie
nell’ultimo trimestre del 2007. Il numero complessivo delle compravendite
effettuate evidenzia un decremento del 16% rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente. Sotto il profilo delle quotazioni, il
mercato residenziale registra un calo dei prezzi sia nei centri
cittadini sia nelle zone semicentrali e periferiche, più accentuata in
queste ultime. Nel contempo si assiste ad una sostanziale stabilità dei
tempi medi di vendita (poco più di sei mesi rispetto ai sei mesi
dell’ultimo trimestre dell’anno precedente), che consolida la fase di
inversione di tendenza del mercato immobiliare italiano.
Il numero delle compravendite del comparto residenziale evidenzia un segno
negativo (-16%) a livello nazionale, che peggiora ulteriormente ( - 25%) se
consideriamo i capoluoghi di regione italiani rispetto al primo semestre del
2007. I tempi di vendita sono rimasti sostanzialmente stabili nel corso del
2008, arrestando quindi la crescita che avevano subito nel 2007: da poco più
di 4 mesi a gennaio 2007, ai 6 nel corso dei successivi mesi.
Al fine di evitare lo stallo, nei primi mesi del 2008 è stata favorita una
politica di prezzo volta a rendere maggiormente fluido il mercato e favorire
l’incontro tra domanda e offerta. Quest’ultima ha prodotto uno sconto medio
in sede di compravendita pari al 13,5% del valore richiesto, producendo un
lieve beneficio in termini di quantità vendute rispetto all’ultimo semestre
del 2007 (+ 4%).
Ecco quindi che le quotazioni immobiliari in questo primo semestre 2008
hanno subito variazioni verso il basso: più contenuto nelle zone centrali
delle principali città italiane, le quali registrano inoltre minori tempi di
vendita rispetto alle zone semicentrali e periferiche. In queste ultime si
rileva un progressivo calo delle quotazioni, correlato a tempi medi di
vendita più elevati. Ciò è vero soprattutto per Milano e Roma, le cui zone
centrali hanno tempi di vendita ben al di sotto della media
(rispettivamente, 5,2 mesi per Milano e 4,2 per la capitale). Il trend di
cui sopra è comune alle città di Bologna, Cagliari, Genova, Palermo, Torino
e Verona.
La variabile strategica essenziale in questa fase del mercato è costituita
dai tempi medi di vendita, che auspichiamo possano tornare ai livelli di
inizio 2007 (4 mesi di attesa). A questo fine, riteniamo che sia
indispensabile agire sulle quotazioni immobiliari, favorendo uno sconto
ulteriore rispetto all’attuale. Riteniamo infatti che, data la cresciuta
offerta di immobili sul mercato, l’acquirente abbia oggi un potere negoziale
più accentuato rispetto al passato, anche recente.
“Prevedevamo un’inversione di marcia nel mercato immobiliare italiano, ma
non repentina come quella degli ultimi mesi - afferma il dott. Ilario
Toscano, presidente del Gruppo Toscano Spa -. Due sono i fattori che hanno
contribuito ad accelerarne il peggioramento: da un lato il peggior accesso
al credito da parte del sistema bancario e, dall’altra, l’aumento dei tassi
di interesse. Ciò ha prodotto una contrazione nell’erogazione dei mutui, con
evidenti ripercussioni nel mercato immobiliare. Ci auguriamo che in tempi
brevi le aspettative negative, che hanno preso il sopravvento nel mercato,
possano progressivamente lasciare il passo a quelle positive. Quest’ultima
infatti è condizione necessaria per il superamento della crisi. ” ( CS della
Società)
|