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	30 giugno 2008
 «Il valore del mercato finanziario immobiliare ha raggiunto 12mila miliardi 
	di US$12 nel 2007, il 18% in più rispetto all’anno precedente, secondo 
	quanto riporta la più importante pubblicazione di DTZ "Money into Property". 
	Anche le transazioni da investimenti immobiliari internazionali sono 
	cresciute fino a 730 miliardi di US$ nel 2007 ma, dopo l’inversione di rotta 
	che si è avuta nel settore degli investimenti internazionali nel corso 
	dell’anno scorso, DTZ prevede un crollo del 30% nel 2008 fino ad arrivare a 
	circa 500 miliardi di US$.
 
 DTZ rivela che le transazioni immobiliari internazionali dirette sono 
	diminuite di circa il 50% nel primo trimestre del 2008, in confronto allo 
	stesso periodo del 2007. In Gran Bretagna sembra che si siano stabilizzate 
	nel primo trimestre 2008, fermandosi a 7 miliardi di sterline, il 42% in 
	meno del primo trimestre 2007. La rapida correzione della politica dei 
	prezzi di mercato ha visto i rendimenti innalzarsi di 123 punti percentuali 
	dal loro minimo storico avvenuto nell’aprile 2007, e gli investitori 
	stranieri, in particolare fondi tedeschi, fondi posseduti direttamente da 
	stati sovrani e fondi di private equity del Medio oriente e dell’Asia 
	Pacifico mostrano ora interesse per il mercato inglese. Tuttavia, DTZ 
	avverte che il perdurante scollegamento fra i prezzi richiesti da venditori 
	e compratori, che ha contribuito a lasciare in sospeso o ha differito molte 
	trattative, suggerisce che il cambiamento dei rendimenti continuerà ancora 
	in Gran Bretagna ed anche in Europa.
 
 DTZ ritiene che, nella migliore delle ipotesi, il momento peggiore della 
	prima fase della crisi dei mutui ‘sub-prime’ (una grave compressione della 
	liquidità nel settore bancario) possa essere finito, ma che la stretta del 
	credito propriamente detta (in altre parole un marcato irrigidimento della 
	politica dei prezzi e della disponibilità di credito) debba ancora 
	proseguire parecchio, e proseguirà anche nel 2009. Ciò è sostenuto dai 
	risultati dell’intervista condotta da DTZ fra i finanziatori che rivela che 
	il 75% degli intervistati nel mercato europeo prevedono un irrigidimento 
	delle condizioni dei finanziamenti, e il 45% prevede una riduzione dei 
	rapporti tipici fra mutui e valore degli immobili. Inoltre, la maggioranza 
	degli intervistati non prevede alcun sensibile miglioramento del mercato 
	delle cartolarizzazioni di prestiti per immobili, almeno fino al 2009.
 
 Nel frattempo, l’intervista effettuata circa le intenzioni degli investitori 
	rivela che il 62% degli intervistati prevede di aumentare i capitali 
	destinati al settore immobiliare nel 2008, e gli investitori europei e 
	quelli asiatici sono molto più convinti di quelli con sede negli Stati 
	Uniti. Nell’insieme, gli investitori prevedono di aumentare i capitali 
	destinati al settore immobiliare internazionale del 4% in media, e gli 
	investitori dell’Asia Pacifico prevedono di aumentarli del 10%. L’indagine 
	rivela che il 56% di tutti gli intervistati prevede di aumentare 
	l’esposizione verso il mercato immobiliare dell’Asia Pacifico (mentre solo 
	il 15% vuole ridurla), con la Cina che resta il principale centro di 
	interesse per gli investitori, mentre è calato l’interesse verso paesi come 
	il Giappone, l’Australia e Singapore in favore di mercati emergenti come il 
	Vietnam e l’ Indonesia.
 
 Nel frattempo l’indagine rivela un marcato cambiamento delle opinioni circa 
	il mercato del Regno Unito, con solo il 44% degli intervistati che cerca di 
	aumentare la propria esposizione nel 2008 in confronto all’ 80% del 2007. Il 
	valore finanziario degli immobili commerciali in Gran Bretagna è sceso di 
	quasi il 18% dall’estate del 2007. DTZ prevede un’ulteriore caduta del 5% 
	nella seconda metà del 2008 in quanto la crescita dei canoni nel mercato dei 
	conduttori diventa globalmente più negativa, ma i cambiamenti dei valori 
	saranno molto legati al singolo immobile. Il mercato londinese degli uffici 
	è particolarmente vulnerabile, con i canoni che si prevede scenderanno 
	complessivamente del 25% nel 2008 e nel 2009. Comunque, le peggiorate 
	condizioni dei conduttori sono state abbondantemente rispecchiate nei 
	rendimenti degli immobili, che si prevede si stabilizzeranno nel 2009, ad 
	eccezione di qualche settore retail e di qualche immobile di secondaria 
	importanza. DTZ avverte che è improbabile che vi sia una sostanziale ripresa 
	delle transazioni nel Regno Unito prima del 2009, e i profitti degli 
	investimenti rimarranno deboli fino al 2010.
 
 Robert Peto, presidente di DTZ UK & Ireland commenta: "dato che le 
	prospettive di crescita finanziaria sono limitate, l’attenzione degli 
	investitori è tornata ai fondamentali dei conduttori. Nel Regno Unito e 
	negli Stati Uniti una ‘doppia flessione’ dei mercati finanziari rimane un 
	rischio data la vulnerabilità dei mercati dei conduttori di fronte ad una 
	debole congiuntura economica. Al contrario, molti mercati dell’Europa 
	centrale e orientale continueranno a sperimentare una forte crescita dei 
	canoni e le prospettive per l’Asia Pacifico sono buone, con un mercato dei 
	conduttori che tende al rialzo e un crescente accesso agli investimenti."
 
 Paul Sanderson, Direttore della Divisione Ricerca EMEA di DTZ conclude: 
	"Complessivamente prevediamo che le transazioni da investimenti nel 2008 
	saranno di circa 500 miliardi di dollari, il 30% in meno rispetto al 2007. 
	Questo cambiamento riflette la debolezza della prima metà del 2008 e una 
	successiva modesta ripresa, che è probabilmente guidata principalmente dal 
	mercato dell’Asia Pacifico. Le opportunità di investimento rimangono, 
	specialmente nel mercato indiretto, ed è probabile che crescano nel mercato 
	diretto quando ci si avvicinerà al ‘giusto valore’ negli Stati Uniti e in 
	Europa, con gli investitori con capitale proprio in una posizione 
	particolarmente forte per capitalizzare."» (CS della Società)
 
 
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