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	30 giugno 2008
 «Secondo Jones Lang LaSalle il totale degli gli investimenti diretti nel 
	settore immobiliare nel secondo trimestre 2008 ammonta a €32 miliardi, con 
	un calo del 14% rispetto al trimestre precedente, ed a €69 miliardi nella 
	prima metà del 2008, con un calo del 44% rispetto allo stesso periodo del 
	2007. Regno Unito, Germania e Francia, nazioni storicamente dominanti che 
	incidono per i due terzi delle operazioni totali, hanno visto tale quota 
	superare di poco la metà, con volumi scesi a €35 miliardi nel primo semestre 
	(il 60% in meno dell’anno scorso). Nel Regno Unito il volume degli 
	investimenti ha totalizzato circa €8 miliardi nel secondo trimestre 
	dell’anno, contro i €9 miliardi del primo trimestre 2008.
 Tony Horrell, direttore del dipartimento europeo Capital Markets di Jones 
	Lang LaSalle, ha così commentato: “La scarsa liquidità che continua a 
	caratterizzare i mercati creditizi provocherà una contrazione del numero 
	delle transazioni più significative ed del volume dei portafogli più 
	ingenti. Di conseguenza, ci aspettiamo che il volume totale degli 
	investimenti nel 2008 segnerà un calo del 45% rispetto a quello dello scorso 
	anno (€244 miliardi). Ciò premesso altre opportunità d’acquisto stanno 
	emergendo in modo discontinuo in Europa, man mano che si diffonde 
	gradualmente la consapevolezza sulle condizioni del mercato in continua 
	evoluzione. Queste opportunità non si stanno manifestando ancora in modo 
	omogeneo, ma sono il risultato dell’azione di quegli investitori che hanno 
	la necessità di riposizionare i propri patrimoni alla luce delle mutevoli 
	condizioni finanziarie. In tal senso prevediamo un aumento del numero di 
	transazioni nella seconda metà dell’anno.”
 Alcuni mercati minori, come quelli di Belgio, Finlandia, Paesi Bassi, Spagna 
	e Svezia, si sono dimostrati più tenaci conquistando maggiori fette di 
	mercato con un numero significativo di operazioni
 commerciali. Analogamente, i mercati dell’Europa centrale e orientale si 
	sono ben difesi, col totale degli investimenti che ammonta a €4 miliardi nel 
	primo semestre del 2008, supportati in particolare
 dalla robustezza del mercato russo.
 Gli investimenti cross-border continuano a rappresentare quasi il 60% del 
	totale nella prima metà dell’anno, in linea con la tendenza degli ultimi 
	anni, nonostante i segni di un aumento delle transazioni
 interne in alcuni mercati, ed in particolare in Belgio, Paesi Bassi e 
	Svezia, dove le operazioni crossborder sono scese al di sotto del 50% del 
	volume totale.Gli investimenti diretti europei nel settore immobiliare nel 
	primo semestre 2008 scendono del 44% rispetto al 2007La mancanza di 
	liquidità del settore bancario, che si conferma come una condizione 
	difficile dell’attuale congiuntura economica, tende ad escludere molti 
	investitori dal mercato, provocare una riduzione del numero delle operazioni 
	che vanno a buon fine e favorire la vendita delle singole proprietà; 
	ciononostante rimane notevole il volume di capitale che può essere transato 
	nei mercati europei. I fondi tedeschi aperti e chiusi hanno investito oltre 
	€600 milioni a Londra quest’anno e sono impegnati in una fase di 
	negoziazione attiva nell’ambito di altri mercati europei. Gli investitori 
	mediorientali con alta disponibilità di liquidità fanno sentire anch’essi la 
	loro presenza, concentrandosi in particolare sulle operazioni che 
	coinvolgono interi portafogli immobiliari, anziché su transazioni più mirate 
	che interessano singole proprietà.
 Tra l’estate dello scorso anno ed il primo trimestre del 2008, i rendimenti 
	prime si sono accresciuti in media di 60 punti base per quanto riguarda 
	uffici e negozi, e un po’ meno - di 30 punti base – nel
 settore della logistica. Gli ultimi dati fanno ritenere che nel secondo 
	trimestre assisteremo complessivamente ad un’ulteriore slittamento dei 
	rendimenti di circa 25 punti base tra i vari settori.
 Ciò corrisponde ad una diminuzione del valore del capitale di circa il 
	10-15% rispetto all’estate scorsa, in alcuni casi attenuata dall’aumento 
	degli affitti. Ciononostante, l’assenza di transazioni nel corso del 
	trimestre suggerisce che i rendimenti dovranno salire ulteriormente prima 
	che gli investitori siano disposti ad operare nuovamente nel mercato.
 Guardando al resto dell’anno, Nigel Roberts, responsabile del dipartimento 
	europeo di ricerca di Jones Lang LaSalle, ha formulato la seguente 
	previsione: “Man mano che la crisi finanziaria avrà maggiore impatto 
	sull’economia, intaccando ulteriormente la fiducia degli investitori, i 
	segni dell’indebolimento del mercato degli utilizzatori nella seconda metà 
	dell’anno si faranno più evidenti, di pari passo con la pressione esercitata 
	sui fondamentali.”». (CS della Società)
 
 
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