I miei "racconti" immobiliari
«Rilocalizzazione o
Esercitazione?
La riduzione dei costi occupazionali
come obiettivo centrale della nuova mobilità aziendale»
Personaggi
Andrea Berti |
A.D. e D.G. di CSC spa |
Lorenzo Gavirati |
consulente immobiliare di CSC |
Stefano Dossi |
manager immobiliare della Banca
proprietaria dell'immobile n° 3 |
Antonio Gargiulo |
rappresentante dell'Ente di
Previdenza proprietario dell'immobile n° 4 |
Angelo Silva |
proprietario dell'immobile
individuato per l'alternativa "rilocalizzazione in locazione" |
Pier Carlo Guidalberto |
|
Sassetti Vimercati |
avvocato di CSC |
Filippo Maria Rusconi |
rappresentante della proprietà
dell'immobile individuato da Gavirati per l'alternativa "rilocalizzazione
in acquisto" |
Alberto Scansini |
responsabile finanziamenti speciali
del Mediocredito, Istituto di riferimento per CSC |
Milano, giugno 1996
Andrea Berti sollevò lentamente
lo sguardo verso la grande vetrata del suo nuovo ufficio. Il sole ancora
alto invitava a tutto tranne che alla lettura del piano previsionale dei
conti. Ma la poltrona diAmministratore Delegato e Direttore Generale della
CSC era sua da pochi giorni soltanto e bisognava far presto. Ritornò al
budget. Il fatturato c'era, eccome. Il nodo lo sapeva era nei costi. Era lì
per quello, d'altronde. Riprese con calma la lettura e diede un balzo.
* Ragionier Ferretti venga qui subito, per favore.
Il responsabile amministrativo impiegò solo pochi minuti a varcare la
soglia della stanza ovattatissima.
* Si accomodi, La prego.
Gli attimi di silenzio che seguirono l'unico rumore era il leggero
ronzio dell'aria condizionata bastarono perché Ferretti prendesse a
dimenarsi sulla poltroncina riservata ai visitatori.
* Com'è che spendiamo così tanto in oneri gestionali?
- Dottore, lo si sa. Il riscaldamento, i portieri, la sicurezza. Tutti
servizi centralizzati. In continuo aumento.
* E gli affitti? Mi sembrano esagerati.
- Daccapo. Ogni anno c'è l'incremento e siamo in quattro palazzi diversi.
Uno è pure lontano, lo sa anche Lei. E poi c'è l'ufficio di rappresentanza
di Roma 2 vicino a Via Veneto e costa parecchio.
* Quanta gente c'è dentro?
- Quattro, sei, non lo so bene. Dovrebbe chiederlo al Personale.
* Ferretti, quanto spenderemo quest'anno per la palazzina della
direzione?
- Dottore, non mi ricordo, dovrei controllare.
* Bravo. E per le controllate? Quelle stanno con noi.
- Glielo ripeto, dovrei verificare.
* Ecco, bravo Ferretti, verifichi, verifichi. Oggi è giovedì. Per lunedì
mattina voglio l'intera fotografia dei costi occupazionali. Suddivisi per
ciascuna unità immobiliare, canoni e spese e quanto diavolo c'è di altro.
Possibilmente andando indietro di qualche anno. Ah sì, anche l'elenco
dettagliato dei metri quadrati e come li contiamo e qual è lo spazio
occupato da ciascun dipendente. Insomma, tutto.
- Ma dottore, non l'abbiamo mai fatto. E' un lavoro lungo. E poi questo
ufficio qui è nostro, l'abbiamo comprato tre anni fa. Non conta.
* Ahia Ferretti, non ci siamo capiti? Vada, vada, ha tre giorni di tempo.
Il responsabile amministrativo uscì bofonchiando qualcosa del tipo "scopa
nuova" e pensando come avrebbe spiegato a sua moglie che la gita al mare era
saltata. L'arpia lo avrebbe tormentato per settimane.
Berti riprese la lettura ridacchiando un pò tra sé. Ma un minuto dopo era
già al telefono.
* Avvocato, ì nostri contratti di locazione. Lei ne ha copia, vero?
- Certo dottore, cosa desidera?
* Un quadro completo della situazione, data di inizio, di scadenza,
possibilità di rescissione e così via.
- Guardi che non è così semplice, sono numerosi
* Come numerosi. Quattro uffici a Milano di cui uno è nostro più la
rappresentanza romana che mi comincio a chiedere a che serve.
- No, sono di più. I proprietari con cui interloquiamo sono molti. Sede a
parte e la holding, lo sa, è alle Antille se non ricordo male c'è anche un
condominio.
* Senta, vorrei il rapporto per lunedì. Si attivi subito, La prego.
Altra breve lettura e altra chiamata. Ma il telefono del responsabile delle
Relazioni Esterne suonava a vuoto.
* Eleonora, non c'è il dottor Romagnosi?
- No, mi spiace, è andato a giocare a golf con un possibile cliente.
* Come, con un possibile cliente?
- Così ha lasciato detto, dottore.
* Lo cerchi al portatile. Ah, è spento?!
Roba da matti, pensò Berti. Questo si spupazza i "possibili clienti" manco
fosse compito suo e non si fa trovare. Chiamò il Capo del Personale.
* Quanto ci costano all'anno le Relazioni Esterne?
- Grosso modo 400, con la segretaria, dottore.
Berti pensò che il giovanotto occupava, da solo, almeno 200 metri quadrati.
Il rasoio ci vuole, pensò, e poi la scure.
Intanto un'idea si faceva strada tra le pagine del budget. Ho l'impressione
che qui, dipendenti a parte, stiamo spendendo troppo per gli uffici.
Richiamò il Capo del Personale.
* Potrebbe essere da me martedì mattina con un rapporto completo sui
costi del personale? Ah sì, avrei bisogno anche di sapere dove abitano, per
ciascuna delle nostre sedi.
- Come, dove abitano?
* Sì, circa, non proprio l'indirizzo esatto, ma la distanza dal luogo di
lavoro.
- Va bene, a martedì.
Berti sapeva che l'idea era giusta, ma assemblare tutte le informazioni in
un qualcosa di organico era un compito che non avrebbe saputo come svolgere.
E Romagnosi a prendersi il sole sul green! Chiamò la sua amica cacciatrice
di teste. Lo aveva messo lì lei e conosceva tutti.
* Trovami un corporate real estate executive Le disse ho un problema.
- Non ve ne sono molti disponibili, al momento. Di bravi, intendo. E poi voi
siete troppo piccoli per potervelo permettere. Meglio un consulente che ti
stia a fianco per tutto il tempo che ti occorre. Ne ho uno se vuoi. Ti
costerà. Ma se la questione è grossa, ne vale la pena. Hai ragione però,
sai, è un problema che mi viene sottoposto sempre più spesso, quello degli
immobili. Fino a qualche anno fa non ci pensava quasi nessuno e ci
sono in giro pochi skilled. E poi non è certo il mestiere tuo. Tu di
immobili non capisci niente. Soprattutto a Milano.
Era vero. Lui era rimasto assente dall'Italia da troppo tempo, aveva perso
troppi collegamenti.
Berti si fece dare nome e telefono del consulente, l'ingegner Gavirati. Fu
fortunato. Glielo passarono subito e combinarono un appuntamento per
mercoledì.
* Lei è già stato da noi?
- No, ma conosco bene lo stabile. Lo avevamo esaminato qualche anno fa per
un nostro cliente, ma lo scartammo subito. Era troppo conciato.
"Troppo conciato". Era passata un'ora dalla telefonata, ma l'espressione
resisteva nella testa di Berti. Richiamò Ferretti.
* Ragioniere, un'altra cortesia. Vorrei tutti i conti relativi
all'acquisto di questo stabile. Compresi interventi di sistemazione,
parcella dell'architetto, eccetera.
Avverti in Ferretti una "certa" disapprovazione, ma non gliene importava
nulla. Qui si sta spendendo troppo, pensava.
Chissà se c'erano da qualche parte dei parametri di riferimento sui costi di
occupazione medi in Italia, come invece lui aveva potuto verificare nella
multinazionale dov'era prima. Lunedì avrebbe cominciato a capirci qualcosa.
Ci vorrà un report completo, quanto costano oggi questi uffici tutto
compreso, anche la luce e quanto si poteva risparmiare.
"Se" si poteva davvero risparmiare. Ma voleva togliersi lo sfizio e
impostare un controllo di gestione che a quanto pare nessuno aveva mai
attivato.
E poi c'era un'altra cosa. Forse si poteva smantellare la baracca e rifarla
tutta insieme da un'altra parte. Le dispersioni, adesso, dovevano essere
tremende. Chissà, conti alla mano si poteva anche pensare a una unica sede
da comprare.
Ci vuole un piano di fattibilità, è chiaro. Magari sulla distanza la cosa
diventava conveniente. A far digerire l'idea al Consiglio d'Amministrazione
ci avrebbe pensato lui.
Ma non da solo.
Prima c'era da convincere un sacco di gente a stare con lui.
Gente che, lo sapeva, da lunedì avrebbe cominciato a fargli la guerra. |