14-16 novembre 2012
Cari Lettori,
eccovi la prima puntata del mio raccontino dal MAPIC di Cannes, che ho
intitolato “Noterelle di una dei Mille”.
Come tutti sapete, la 18° edizione del MAPIC ha avuto luogo dal 14 al 16
novembre us.
Circa 8.500 sono stati i partecipanti, + 6 % circa rispetto all’ anno
passato, secondo la società organizzatrice, cioè la Reed Midem.
Ben 374 sono stati gli enti/ società italiani partecipanti. Il numero
esatto dei nostri connazionali è troppo presto per saperlo, ma io credo
siano stati un buon migliaio. Ecco dunque la ragione del titolo.
Prima puntata: Noi
e Loro
Premessa
- Nel 1861 si celebrava l’ Unità d’ Italia. Nello stesso anno, in
Russia, lo zar Alessandro II aboliva la servitù della gleba.
- Nel 1922 in Italia si determinavano – come dicono gli storici - le
“condizioni propizie all’ avvento della dittatura fascista”. Nello
stesso anno, la Russia - stante Lenin- entrava nella già proclamata
Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche.
- Nel 1992, in Italia, si sgretolava la prima repubblica e iniziava l’
era berlusconiana. Nello stesso anno iniziava in Russia l’ era post
comunista ( l’ URSS fu sciolta nel dicembre 1991, ndr).
Morale:
Da venti anni, il potere d’ acquisto del cittadino medio italiano non
cresce, e i consumi decrescono a ritmi vieppiù preoccupanti . In Russia
il potere d’ acquisto continua ad aumentare e nel 2012 i consumi sono
aumentati di circa il 7,5% rispetto all’ anno precedente.
Noi siamo diventati la periferia dell’ Europa. In Russia si è formata
una nuova oligarchia di magnati; e milioni di nuovi ricchi e decine di
milioni di abbienti vanno ogni dove, rispondendo – con un fantastico
spirito di “ servitù volontaria” – al nuovo padrone: la “ fame arretrata
di cose belle, anzi bellissime, e di cose saporite, anzi , buonissime”.
Noi, che siamo sempre stati orgogliosi della nostra storia, abbiamo
perso l’ orgoglio di essere italiani. I Russi “ sbattono” in faccia al
mondo il loro nuovo orgoglio di essere russi : non più nel senso di
essere i primi nella corsa agli armamenti o nella conquista dello
spazio, ma nel senso di essere i primi nell’ acquistare le residenze più
belle nel mondo, e il lusso più Dior che più Dior di così non si può.
Noi facciamo fatica ad arrivare a fine mese, e la popolazione non cresce
. Loro, dai tempi degli zar - a parità di perimetro geografico – sono in
termine di popolazione raddoppiati ( da 70 a circa 150 milioni di unità
) e – memori di quando affamati dovevano fare la fila per acquistare un
sacco di patate – arrivano oggi a fine mese senza problemi ,
accovacciati come sono su immense e inesauribili risorse naturali che a
caro prezzo vendono a un mondo di tali risorse affamato.
Noi siamo ancora qui a discutere su come valorizzare il nostro “ oro” (
no, non parlo delle dismissioni degli immobili pubblici, ma di quelle
cose che si chiamano cultura, turismo, enogastronomia, etc) .
Loro non hanno ancora scoperto il potenziale vero della loro ricchezza –
ma davvero credete che il gas & company che sin qui è stato trovato non
abbia perlomeno identico potenziale negli infiniti e sconfinati
territori della Federazione non ancora esplorati? Penso ovviamente alla
Siberia, ma non solo. La Russia si estende sino quasi al Giappone…
Oggi
Ed è da quelle parti lì che McDonald’s si appresta ad aprire a
brevissimo una decina di ristoranti (la cosa è resa possibile dal fatto
che la Società ha sviluppato una “ logistic chain” che congiungerà le “
basi” della Russia europea con Novosibirks & C, con “ stop-over In Kazan
ed Ekaterinburg) .
Immense riserve naturali, nell’ estrema Siberia, non possono non
esserci.
Mi spiace dirlo, ma credo che – con la Russia- siamo solo agli inizi.
I nostri real estate professional e i nostri retailer da un po’ lo hanno
capito e – inghiottendo un po’ amaro (i russi non sempre sono “
simpatici” anche se trovano molto simpatici gli italiani) – da loro si
dirigono .
Insomma, oggi loro hanno tutto.
Ma c’è una cosa che i russi non hanno e noi invece sì ( anche se non so
fino a quando, perché le giovani generazioni a ciò hanno abdicato e
sempre più- da come la vedo io – abdicheranno ) , ed è il “ buon gusto”.
Noi lo abbiamo da millenni.
Loro no ( non scordiamoci che , nel passato , solo i grandi patrizi
latifondisti avevano l’ elegante Parigi come riferimento. E sui 70 anni
di comunismo è meglio sorvolare )..
Ma ora loro, il “ buon gusto” che non hanno lo vogliono comprare e
possono comprarlo.
In pochi anni sono sorti in Russia circa 500 shopping centres di moderna
generazione ( con il massimo possibile del “ lusso”) e altri cento sono
in pipeline, per un totale di quasi tre milioni di metri quadrati.
Noi abbiamo in Italia – vuoto per pieno – una pipeline che non arriva a
300 mila metri quadrati.
Il “ Paese d’ Onore”
Nessuna meraviglia, dunque, che la Reed Midem abbia deciso di assegnare
alla Russia il graditissimo ruolo di “ Paese d’ Onore “ del MAPIC 2012.
La Russia, questo ruolo se lo è preso alla grande: ha prodotto a Cannes
un paio di guest speaker, un grande numero di seminar /workshop
sponsorizzati, ha pagato il welcome party la sera del 13 novembre ( a
dir la verità, le tartine erano immangiabili e alle nove di sera lo
champagne era già finito…) , ha organizzato un imprecisato numero di
cene di gala ( ufficiali e private ).
Ha portato a Cannes circa 250 enti/ società, facendo della Russia il
terzo Paese rappresentato al Salone, dopo Francia e Italia ( eterna
seconda), con – forse – un migliaio di persone che , a differenza di
noi, angosciati come siamo dalla spending review, hanno trascorso sulla
Costa Azzurra molte notti (noi, se va bene, di pernottamenti ne facciamo
due) e se la sono spassata ovunque, beati loro.
In compenso, hanno avuto dalla Reed Midem un trattamento di prim’
ordine, le tre edizioni del MAPIC News per oltre la metà a loro
dedicate, il Premio di “ Uomo dell’ Anno “ al Presidente della società
Tashir – mega sponsor del Salone, e via via cantando.
Tutto molto comprensibile, anche nella logica di “fare il budget” del
prossimo MIPIM a marzo 2013.
Cari amici russi
Cari amici russi, sarei felice se solo qualche dollaro/rublo di codesto
vostro ricchissimo budget venisse da voi dirottato anche verso la nostra
cara Fiera EIRE, che avrà luogo a giugno 2013 a Milano.
Cari amici russi, io non vi conosco molto bene ( sono stata solo due
volte a Mosca, molti anni orsono, ma vi ritrovo ovunque): ma amo molto –
quando non litigate tra di voi – la vostra lingua, che è in assoluto tra
le più musicali del mondo.
Amo la vostra letteratura ( durante il liceo e l’ Università avevo letto
tutti o quasi i vostri “ classici”, e ogni tanto ne prendo ancora in
mano qualcuno per rileggerlo).
Amo infinitamente , straordinariamente, appassionatamente , la vostra
musica, e il vostro modo di insegnarla nelle scuole e nei Conservatori (
noi, che della musica siamo stati protagonisti mondiali, continuiamo a
trascurare- sia dal punto di vista dell’ educazione che del business -
questa nostra risorsa immensa e meravigliosa).
Torniamo al MAPIC.
Detto della Russa, ci sentiamo alla seconda puntata.
Però,a me, al ritorno da Cannes e come diceva il mio adorato Giorgio
Gaber , per tutto quanto ut supra “mi fa male il mondo” ( andate sul web
, e troverete questo testo straordinario). .
Cordialità vivissime
Paola G. Lunghini
Nell’immagine, la “Russian Street” al MAPIC