15 ottobre 2012
di Paola G. Lunghini
Premessa
Alla Conferenza annuale europea di ERES –European Real Estate Society
svoltasi a giugno 2006 a Weimar, Germania ( ero allora Presidente dell’
Associazione e, in tale qualità, stava a me aprire i lavori della
Conferenza e presiederli) avevo invitato la platea , composta di oltre
400 economisti e ricercatori del real estate, con forte partecipazione
del mondo della finanza immobiliare, a prestare attenzione alle “venti
C”( in inglese).
Il Discorso, denominato appunto “delle 20 C” , ebbe un grande successo ;
ed è ancora nella memoria di coloro che erano stati presenti.
Sintetizzo:
«Complexity
è una parola chiave della
nostra vita frettolosa. La
Competition
dirige le nostre azioni: si
dice che questo è un Challenge. Io non so se ciò sia vero o no ma di
sicuro non è solo China.
I Paesi e le Città soffrono e offrono
Cycles
differenti. Questo non è un concetto nuovo! I nostri amici greci lo
sanno da molto: vedi il “panta rei” di Erodoto.
Convergence.
È più facile parlare di convergenza degli yield, piuttosto che di
convergenza nella Culture. Fortunatamente,
Currency
non è più un problema in
Europa tranne che in alcuni Paesi...
Capital
non è mai stato così
abbondante.
Le operazioni
Cross-border sono
sempre più numerose ovunque.
Anche la
Compression degli
yield è dappertutto.
Abbiamo bisogno di
Connection e
Care
come mai prima d’ora. Questo
non solo per le specifiche tecnicalità, ma anche perchè l’industria
immobiliare necessita di più Charisma, ma merita più
Confidence.
Consensus:
per averlo ci vuole
Courage.
Curiosity
e
Creativity. Un
obbligo!
Non parlo qui oggi di
Cash-flows,
ma volentieri chiudo con
Comunicazione.
È il mio lavoro!».
Oggi
Con il “Discorso in C” eravamo, ripeto, nel giugno 2006; e il mercato
immobiliare era al top.
Il credit crunch
non si sapeva neppure cosa fosse; ma del
cap-rate
tutti parlavano e parlano.
Poi è arrivata la
crisi ( e non
ditemi , per favore, che è un’ opportunità. Non ci credo).
.Tutti hanno cominciato ad adottare la strategia
“core“
( prima no, facevano capriole).
Tutti passano la maggior parte del tempo in mezzo a
conferenze
e convention.
E devono essere sempre più
connessi.
Si spera nella
crescita ( e
intanto cresce solo il caos).
La concorrenza
aumenta ma la Cina
è meno conveniente.
Si invocano la
coerenza, la
compattezza
e la coesione
( meno male che, da un po’, è un po’ meno di moda la
concertazione).
Crolla il mercato della
casa.
Dell’ universo delle
Costruzioni,
meglio non parlare.
Dei Concorsi
e dei clientelismi
non se ne può
più.
Confindustria,
Confederazioni varie,
Centrali Cooperative…
E che dire del
Catasto?
E mentre la corruzione dilaga, la pubblicità invita a “correre
in concessionaria”.
Considerazioni, commiserazioni e coincidenze a
parte, non è che vi viene voglia di dire…Caspita?
(nella Foto, Il Presidente del Consiglio Mario Monti presso la sede
dell’ Associazione Stampa Estera a Milano, 12 ottobre 2012)