03 ottobre 2012
		
		di Paola G. Lunghini
		
		La Regione Siciliana ha – come a tutti noto – un sacco di problemi. 
		Sotto il profilo immobiliare però – come forse non a tutti noto – ha tre 
		progetti.
		
		Vuole/deve, infatti :
		- gestire la valorizzazione delle Terme di Sciacca e di Acireale
		- dismettere il patrimonio immobiliare di proprietà
		- gestire il Fondo per l’Abitare Sociale in Sicilia
		
		Roba non di poco conto, di grandissima complessità e di enorme 
		difficoltà.
		
		L’ assessorato all’ Economia della Regione però, nonostante il pessimo 
		momento di mercato etc etc, si è assunto la responsabilità di portare 
		aventi tali progetti e , dopo un lungo lavorio di cervelli, ha messo a 
		punto tre Bandi . Per presentare i quali l’ assessore Prof. Avv. 
		Gaetano Armao è volato il 3 ottobre, a Milano.
		
		No, non ha convocato giornalisti.
		Ha incontrato un gruppo molto ristretto – e immagino selezionato – di 
		operatori del real estate e si è fatto ospitare ( assai sobriamente , 
		neppure un welcome coffe. Cosa che ho apprezzato moltissimo, insieme 
		alla puntualità del meeting ) in una delle Sale Riunioni di Palazzo 
		Lombardia. Ovvero la nuova sede della nostra Regione.
		
		Io c’ ero, e quindi vi racconto: con l’ autorizzazione espressa dell’ 
		assessore.
		
		Terme. Viene fornito un documento sintetico ma preciso, il quale 
		rivela che la Sicilia, nel sistema termale italiano, si colloca nella 
		“seconda fascia”, quella che registra meno di un milione di presenze / 
		anno. Ovviamente, l’ obiettivo è l’ allungamento della stagione , per 
		ora concentrata nei “ soliti” mesi estivi. La sfida è che l’ Isola si 
		possa inserire tra le Regioni leader ( Veneto, Campania, Emilia Romagna 
		e Toscana ) le quali insieme raggiungono il 76% del fatturato nazionale 
		del settore. Ma c’è un ostacolo : le cure termali presentano un trend di 
		decrescita ( e qui si potrebbe ragionare a lungo …il ” vero competitor” 
		è l’ evoluzione della scienza medica) . In compenso, si sviluppa- e 
		solidamente- il comparto benessere. Occorre dunque abbandonare il 
		concetto delle peraltro celebri “ stufe vaporose “ di Sciacca, e puntare 
		su qualcosa d’ altro ( la Sicilia, nel comparto wellness, ha sinora 
		investito molto poco).
		C’è un “ costituendo distretto per il benessere termale ” , per il quale 
		si attende il riconoscimento / accreditamento ufficiale.
		Occorrono restyling, aggressività, interrelazione e promozione, per la 
		massimizzazione del valore aggiunto del comparto, nell’ ambito di una 
		strategia di penetrazione del mercato potenziale.
		Insomma, si cercano partner privati esperti.
		Il Bando relativo andrà in pubblicazione tra circa una settimana.
		
		Dismissioni del patrimonio immobiliare. Andranno in vendita 68 
		cespiti, per un valore complessivo di 224 milioni di euro, distribuiti 
		su tutto il territorio regionale. Il primo step comprende 30 cespiti ( 
		116 milioni) . L’ elaborazione presentata ( a cura della Sicilia 
		Patrimonio Immobiliare SpA) offre – come sempre in questi casi – diverse 
		“ ciliege “ e svariati “ limoni”.
		(Devo ammettere che alcuni di questi limoni – a giudicare anche solo 
		dalle foto - non sono molto appealing , e appaiono pure carucci . Ma non 
		si sa mai, a qualcuno potrebbe interessare, che so, un 40 metri quadrati 
		a Cefalù, valore 111 mila euro…).
		Per gli immobili oggi destinati a Palacongressi ( Agrigento), Ospedale ( 
		Sciacca ), Mercato Ortofrutticolo ( Caltanissetta e Catania ), etc, l’ 
		assessore annuncia un “ percorso accelerato“ e tutta la possibile 
		“assistenza” al potenziale acquirente, in accordo con i Comuni 
		interessati ( che sono tanti…).
		La data room è consultabile sul sito della Regione. La scadenza per le 
		manifestazioni di interesse è il 22 ottobre.
		
		Housing Sociale. La Regione deve pensare , e molto seriamente , 
		all’ abitare sociale ( inteso anche come “ detonatore” di altre 
		iniziative imprenditoriali e collaterali, a cascata ) e si allinea 
		concettualmente con quanto già in tal senso in atto in Trentino e 
		Sardegna. Pur disponendo di una SGR regionale “ interna”, però, si è 
		scelto di fare una scelta “ diversa”, affidandosi agli esiti di una gara 
		a evidenza pubblica per individuare un soggetto terzo, che sarà il 
		gestore del Fondo regionale. 
		Allora, delle linee guida del Fondo ( articolo 5 della l.r. 1/2012) 
		tutto o quasi si sa. Il valore minimo è fissato in 50 milioni di euro 
		( ma Armao si augura possa arrivare a 70/ 100 milioni) , da raggiungere 
		entro sei mesi dall’ approvazione del Regolamento del Fondo. L’ 
		ammontare minimo di ciascuna sottoscrizione è pari a 250 mila euro. La 
		durata è prevista in 25 anni. La Regione ci mette 30 milioni ( che 
		derivano da una ri-programmazione di fondi Gescal) e “ che ci sono 
		davvero ”, gestiti da CDP: la quale , dal canto suo, ci mette 20 
		milioni. Se una qualche Fondazione bancaria, che so, ci aggiungesse 
		ancora un pugno di dollari, il tetto dei 50 milioni sarebbe superato e 
		l’ assessore Armao potrebbe rilassarsi , magari andando alle Terme…
		Veniamo alla selezione della SGR ( ciò è previsto dai Decreti N°27 del 
		12 luglio 2012 e N° 1771, 17 agosto 2012 dell’ assessore regionale per 
		l’ economia, di concerto con l’ assessore regionale per le 
		infrastrutture ), chiamata a “ istituire e gestire un Fondo comune di 
		investimento immobiliare riservato a investitori qualificati etc etc , 
		per la realizzazione di interventi di Housing Sociale nella Regione 
		Sicilia “ .Il Bando andrà in pubblicazione nei prossimi giorni sulla 
		Gazzetta europea, sulla Gazzetta italiana e – per estratto – sulle 
		pagine di alcuni quotidiani nazionali.
		Qualche cosina, però, ve la posso anticipare. Saranno ammesse alla gara 
		tutte le SGR, nonché le SGR armonizzate, in possesso di alcuni requisiti 
		tra cui, fondamentale , “ l’ aver raggiunto, nei tre anni antecedenti la 
		pubblicazione del Bando, per almeno un semestre, un valore complessivo 
		di attività immobiliari in gestione per un importo almeno pari a un 
		miliardo di euro”.
		Il criterio di aggiudicazione sarà in base all’ offerta economicamente 
		più vantaggiosa.
		( Un veloce giro di telefonate tra operatori amici – rigorosamente 
		protetti dall’ anonimato - mi ha fatto capire che, nonostante l’ 
		incarico sia molto complesso e difficile, il valore stimato della 
		gara fa gola a tanti, anche se non sono in tanti a vantare i 
		requisiti richiesti. Si prevedono dunque Raggruppamenti , e 
		affilamento delle unghie). 
		La tempistica ? Entro metà dicembre2012, per la presentazione delle 
		offerte e l’ immediata successiva apertura delle buste.
		Poi, l’ insediamento dei componenti della Commissione aggiudicatrice. 
		Nulla in merito si sa.
		Reiterando una mia celebre frase di svariati anni orsono, “ Dio 
		illumini le loro menti e le loro anime “.