6-9 marzo 2012
(prima puntata)
di Paola G. Lunghini
Al MIPIM ci si va per incontrare il mondo, e anche a questa edizione
2012 il mondo c’era, eccome se c’era.
Circa 19.300 partecipanti ( circa 800 in più del 2011) sono una cifra
enorme, soprattutto di questi tempi ancora così difficili, a
dimostrazione che gli organizzatori ( Reed MIDEM) hanno svolto un lavoro
eccellente, e che hanno fatto sforzi immani per implementare immagine e
numeri.
Reed MIDEM ha fatto sapere,
nella Conferenza Stampa conclusiva che sono arrivati al Salone circa
4.200 “investitori” e che sono stati circa 80 i Paesi presenti.
Io aggiungo: massiccia, dopo la Francia, la partecipazione della
Germania (“Paese d’Onore“), molta Russia & regioni limitrofe, un po’
defilati gli inglesi. Forti i mercati dell’ Europa dell’ Est (con la
Polonia in testa) e delle nordiche. Impercettibili le piccole baltiche (nel recente passato molto attive) .
Vasta la presenza della Svizzera.
Interessanti i Paesi dell’ America del Sud, tra cui spiccava quest’ anno
anche l'Uruguay. In crescita la visibilità del Canada.
Poi, come non citare – che so - il Montenegro o la Turchia?
Formidabile l’atteggiamento, a Cannes, del Giappone (o meglio, di
Tokyo). Ma c’erano anche altri rappresentanti dal Far East, come Corea
e Vietnam…
Star assoluta.
Brillava di luce propria il Qatar: il bellissimo pavillion a doppio
piano situato appena all’esterno del Palais des Festivals (nell'immagine in homepage) è stato visitato da oltre due mila persone (lo
so per certo perché ormai , dopo la mia visita a Doha lo scorso mese di
febbraio, lì ero “quasi di casa” ).
Compatta la presenza associativa internazionale.
Compatta ancor più del solito la presenza dell’ editoria, economica e
specializzata.
Lanciate, in occasione di Cannes , anche notizie di deal (cfr Simon
che acquisisce da BNP Paribas uno stake in Klepierre per 1,5 billion
euros , e altre che avrete certo visto passare nelle Vostre Rassegne
Stampa ).
Non accadeva da tempo.
Un tempo, era proprio Cannes il palcoscenico da cui lanciare questo tipo
di notizie…
Molta attenzione, anche, per i MIPIM Awards (assegnati l’ 8 sera) .
Peccato che Hines non abbia conquistato il premio per la categoria “
Best refurbished building “. Mi dispiace davvero e sinceramente per
Manfredi Catella ( AD di Hines in Italia) che tanto si era attivato per
portare alla vittoria il suo “ Palazzo Aporti” di Milano. (Ha vinto
invece “ The Library” di Copenhagen, un building davvero“ strano”, ndr)
.
Sono però felicissima che , nella categoria “ Best Shopping Center”
abbia preso il premio il “ Morocco Mall” a Casablanca : di cui
architetto e leading consultant è la società Design International, di
Londra. Che però è guidata dal milanesissimo – e carissimo amico -
Davide Padoa.
Con Davide e i suoi collaboratori presenti a Cannes , e alcuni altri
amici, siamo poi andati a festeggiare l’ Award in compagnia di alcune
bottiglie di bollicine .
Avete mai visto il ritratto della felicità? Io sì: era il bel viso di
Davide, l’ 8 sera a Cannes. Semplicemente gioia pura. E talmente
coinvolgente che l’ Award mi sembrava di averlo vinto io!
Le criticità.
Lungi da me l’ idea di rivolgere critiche .
Ma, secondo me comunque, si è data un po’ troppa attenzione alle
cosiddette nuove tecnologie . Al punto di rendere persino il sito web
del MIPIM di difficile consultazione, con notevolissima perdita di tempo
per ritrarre anche solo banali e basiche info (Il rilievo mi è stato
fatto da moltissime persone, ndr).
Anche se l’ intero progetto convegnistico ha assunto questa volta ritmi
“ germanici” ( come ha simpaticamente osservato nella Conferenza
Stampa ut supra Thomas Beyerle, Chief Economist della società tedesca
IVG , e carissimo amico), ovvero a tambur battente , onestamente gli
incontri, le conferenze, le presentazioni, etc etc etc erano davvero
troppi. Ne ho contati ( SE&O) 68 il giorno 6 marzo, 105 il giorno 7
marzo, 85 il giorno 8 marzo, 5 il giorno 9 marzo.
Il guaio è che tutti o quasi codesti incontri erano interessanti.
Peccato perderli. Ma era fisicamente impossibile seguirne anche solo una
minima parte.
Se a ciò aggiungete gli innumerevoli party privati diffusi ovunque e -
per “ noi giornalisti” ( ah ah ah) - le innumerevoli Conferenze Stampa ,
vi renderete conto che il troppo stroppia.
Risultato: cercando di cogliere il più possibile, una stancata come mai
prima. Personalmente, non ho ancora ben recuperato l’ uso delle gambe ,
nonostante massicci interventi di analgesici. ( OK , io non ho più l’
età, ma il problema l’ hanno avuto persone che hanno dieci , venti o
addirittura trenta anni meno di me…)
L’Italia sulla
Croisette
Il cielo di Cannes , durante il MIPIM, era di un azzurro intenso, ma
tirava un vento terribile che ha creato non pochi problemi anche di
salute a molti di noi,
C’ era una anche una specie di “ strana irritazione “ nervosa…
A parte l’encomiabile partecipazione privata , l’ Italia “
istituzionale” al MIPIM non è “andata male”. E’ “andata peggio”.
Ma questo sarà argomento
della prossima puntata. Devo ancora decantare un po’.