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	Le mie Lettere Aperte
              
	
	(pubblicata su 
	Quotidianoimmobiliare, 28 gennaio 2004) Gentile dottor Puri Negri,
 che io abbia per Lei stima e simpatia è cosa notoria.
 
 Che io abbia per i Fondi Immobiliari simpatia umana e professionale, lo 
	sanno tutti: ci "convivo" da tre lustri almeno, sull'argomento ho scritto 
	innumerevoli articoli e collaborai, già nel 1992, al volume "Fondi di 
	Investimento Immobiliare" (scritto da mio marito Alberto, una delle prime 
	pubblicazioni sul tema in Italia), curandone anche la ricerca documentale. 
	Il combinato disposto di queste circostanze ha fatto sì che, per me, 
	partecipare alla presentazione agli analisti (e alla successiva conferenza 
	stampa) di "Tecla Fondo Uffici" - lo scorso venerdì 23 gennaio - non era 
	solo un "dovere professionale", ma quasi una festa. Per la sede dell' 
	incontro, innanzitutto , cioè il nuovissimo Headquarter di Pirelli RE, che 
	mi piace davvero molto. Così trasparente, così elegante nella sua semplicità 
	- ma non minimalista - , così ben congeniato sotto il profilo 
	dell'invenzione, con il recupero della "vecchia torre" trasformata in 
	elemento architettonico portante. Così freddino e pieno di spifferi. Va beh, 
	non importa (forse il Facility deve ancora completare l' opera del Project). 
	E poi siamo a fine gennaio, che diamine. Se fa freddo, passerà.
 Per lo Staff al gran completo, poi. Al Tavolo dei Relatori del bellissimo 
	Auditorium tutto rosso (io l'avrei fatto verde, "pantone Pirelli", ma non 
	importa: è bello lo stesso) oltre a Lei c'erano Giulio Malfatto (AD di 
	Pirelli RE SGR), Rodolfo Misitano (Direttore Fondi), Domenico Bilotta (Fund 
	Manager Tecla), Rudy Petrosino (Direttore Centrale Asset Management - 
	Uffici) e Paolo Bottelli (AD Agency). Tutti sorridenti, ma anche un poco 
	nervosetti. Giustificabile, data l'importanza della presentazione (gli 
	analisti, si sa, sono gente "tosta", ed erano anche tanti). Sempre 
	sorridenti, ma più rilassati perchè non fisicamente coinvolti al Tavolo, si 
	aggiravano per l'immenso ground floor del building altri visi a me noti 
	della "Pirelli Community": Mario Rozza, Luca Signorini, Mario Buffo e Paola 
	Del Monte (detta "la mitica"), nonchè gli indispensabili delle 
	"relazioni/stampa", cioè Gianluca Winkler, Matteo Fabiani e Andrea Gaudenzi, 
	veri e propri "guardian angels" della Società.
 
 Per la più che esaustiva presentazione, anche. E' stato detto tutto il 
	possibile: struttura dell'offerta (sezione affidata a Massimo Prosdocimi, di 
	Banca Intesa - che è Global Coordinator di Tecla), inquadramento del 
	progetto (con tutti i dettagli sui track records del Gruppo in 10 anni, 
	controllo del processo, e corporate governance), descrizione del portafoglio 
	(origine, qualità, composizione e profilo locativo), strategia di asset 
	management (valorizzazione, long - term con downside protection, immobili 
	"core" e immobili value added, tutti peritati da CBRichard Ellis), 
	caratteritiche del prodotto (creazione di valore per gli investitori e una 
	struttura dei costi che premia i risultati), punti di forza (obiettivi di 
	rendimento verso benchmark di riferimento), e persino un'analisi - invero 
	molto ottimistica - del mercato degli uffici in Italia (su dati DTZ). Da 
	ultimo, l'esposizione dei "key terms" e del Calendario, che prevede il 26 
	gennaio come data di inizio del percorso di adesione all'Offerta Pubblica di 
	Acquisto, il 27 febbraio come data di chiusura dell'OPA e del Book building, 
	il 29 febbraio come giornata per la comunicazione del prezzo di offerta, e 
	il 4 marzo come termine di pagamento e inizio delle negoziazioni, previa 
	autorizazione di Borsa Italiana spa, soggetta alla verifica della 
	sufficiente diffusione dei titoli. Tutto ciò è contenuto in un bel volumetto 
	che si chiama "Road Show Presentation" (e si, perchè dopo l'appuntamento di 
	venerdì 23 a Milano, oggi tocca a Roma). Bello anche il Prospetto 
	Informativo: 150 pagine tutte da studiare, che certamente gli analisti si 
	erano già studiate benissimo, visto che il Prospetto era stato reso 
	disponibile già diversi giorni prima.
 Ho solo un dubbio: avranno capito davvero il Capitolo 3.3 (oneri a carico 
	del Fondo), a mio avviso tra le pagine più interessanti? O, ancora, le 
	pagine 45 e 46 dove, alla voce "Impegni all' acquisto", viene specificato 
	che a Paolo Bottelli, a capo dell'Agency, spetta l'impegnativo compito di 
	vendere - entro il 30 novembre 2004 e 2005 - un gruppo di immobili «con 
	plusvalenza contrattualmente prevista per l'esercizio di competenza» 
	altrimenti scatta una bella penale? E, ancora, avranno compreso bene le 
	pagine relative al regime delle spese a carico del Fondo, con tutta la 
	specifica delle commissioni (fissa, variabile, variabile finale), e quelle a 
	carico della SGR, dei singoli partecipanti e della Società apportante?. Non 
	so, la faccenda è piuttosto complessa. E forse non era il caso di fare 
	domande. E infatti, da parte degli analisti, domande non ve ne sono state 
	proprio. Forse era davvero tutto chiaro.
 
 Si sono invece scatenati un pò di più i colleghi della stampa, alcuni 
	interessati anche, "incredibile dictu, visu et auditu", agli immobili. Che 
	sono ben 66, per una superficie totale lorda di oltre 520 mila metri 
	quadrati. Per ciascuno di essi viene in Prospetto dichiarato il valore di 
	conferimento, il valore di mercato, il numero dei posti auto, la superficie, 
	la destinazione d'uso prevalente, la percentuale di occupazione e la 
	tipologia dei conduttori. Tanti (ben 41, rappresentativi del 30,6 % del 
	valore di conferimento) sono i complessi locati a società del gruppo 
	Telecom, aventi per destinazione "centrale telefonica/terziario". Qui ci 
	sono, come Lei ben sa, due linee di pensiero. Pirelli RE SGR ritiene che il 
	profilo temporale (prima scadenza 2021), la redditività lorda (7,8%) e lo 
	"standing creditizio" del conduttore Telecom «rendono tali immobili 
	un'opportunità di investimento con un profilo rischio/rendimento appetibile 
	per investitori che privilegino forme di impiego a lungo termine». Altri - 
	detrattori, suppongo - replicano che mettere molte mele dello stesso tipo 
	nello stesso paniere non sia cosa buona e giusta.
 
 Ai posteri l'ardua sentenza.
 
 Io, caro dottor Puri, sto dalla Sua parte. Non per la faccenda degli 
	immobili Telecom, sia chiaro, su cui non posso esprimermi per questioni 
	anche personali...
 
 No, sto dalla Sua parte per motivi che definirei strategici. Dal succeso di 
	Tecla - e poi anche del parallelo Fondo Cloe che Lei si appresta a lanciare 
	a primavera (il terzo come lo chiamerà? anzicchè una calviniana città 
	invisibile, calvinianamente oserei suggerire "Barone Rampante") - dipende in 
	buona misura il successo del comparto "Fondi privati ad apporto" nel nostro 
	Paese. Sviluppo che secondo me è indispensabile per il futuro dell'industria 
	immobiliare complessiva del Paese. Sono contenta che Lei, in Conferenza, 
	abbia definito lo strumento Fondi come «il più efficiente che esista» perchè 
	ricordo - e non sono la sola - le volte in cui, anni fa, Lei pubblicamente 
	sosteneva che nel nostro Paese i Fondi non sarebbero mai decollati. 
	D'accordo, altri tempi fiscali. Ma bisognava aver fiducia nella 
	modificazione normativa.
 
 Molta acqua è passata sotto i ponti e oggi è proprio così: i Fondi «sono 
	davvero» lo strumento più efficiente. Ma non è solo questo. Non solo.
 
 E' anche una questione di "moda". Grazie a Lei credo che il fenomeno troverà 
	una accelerazione.
 
 Lei "fa moda".
 
 In questi giorni in cui da molte parti si commemora il primo anniversario 
	della scomparsa del Senatore Giovanni Agnelli, mi è capitato di pensare che, 
	relativamente all'industria immobiliare soltanto, si capisce - Lei ad 
	Agnelli un poco assomiglia. Non è nato "nel" trono, ma appena appena un 
	gradino sotto. Anche Lei - sino ad una certa età - si è dedicato ad attività 
	che con il suo attuale ruolo nulla avevano a che vedere: Lei stesso l'ha 
	raccontato, e con grande autoironia . Quando ha preso in mano l'azienda, ben 
	pochi credevano in Lei e Lei ha fatto, come si dice, di testa sua: 
	dimostrando cifre alla mano che aveva ragione. Anche Lei ha il dono di un 
	carisma innato: quando Lei compare sul palcoscenico, Sui soltanto sono i 
	riflettori. La Platea La ascolta in reverente silenzio. Ogni Sua 
	dichiarazione - mi permetta, anche se non particolarmente originale: succede 
	- viene virgolettata subito dalle Agenzie, e le televisioni si mettono 
	pazientemente in coda.
 
 Il mondo immobiliare aveva bisogno di una star. Con Lei , è stato 
	"fascination". Il mondo immobiliare si è fatto conquistare in fretta. (E se 
	non tutti la pensano così, ebbene, si sa che "chi ha carattere l'ha 
	cattivo", e che il mondo pullula di invidiosi). Anche Lei, come Agnelli, 
	parla bene, e poco: non Le occorrono ore per spiegare il Suo pensiero, e le 
	Sue battute vengono ricordate. Inoltre Lei le dice - e qui sono costretta 
	all'autocitazione - «gettando lampi dagli occhi, favorito in ciò dal colore 
	degli stessi».
 
 Ora non Le rimane che affascinare anche il pubblico dei sottoscrittori. Sono 
	certa che ciò avverrà, perchè lo sviluppo dei Fondi è anche una questione di 
	cultura. Fattispecie che, se ben trasmessa (e sono certa che Lei la saprà 
	trasmettere) è un propellente fantastico.
 
 Con viva cordialità
 
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