Le mie Interviste
Presidente di ANACI Lombardia e Amministratore Unico di Casa Milano srl.
Nato a Milano nel 1959 ,
Fabio Sandrini vive a Milano in Viale Piave , vicinissimo all' ufficio della
sua società. Dopo il diploma in ragioneria, si era iscritto all' Università
Cattolica .Un anno di frequenza e tre esami , poi la rinuncia : aveva già
iniziato a lavorare come agente immobiliare e amministratore. La voglia di
Università lo riprende nel 1990. Ancora un anno , due esami ......e rinuncia
per troppi impegni. Aveva iniziato infatti la professione appena terminato
il servizio militare in areonautica, nel 1979, inserendosi come praticante
presso l'ufficio dello zio Enzo Cazzola, fondatore e a quel tempo Presidente
Nazionale ANAI ( Associazione Nazionale Amministratori Immobiliari . Allora
esistevano due associazioni di amministratori immobiliari ( ANAI e AIACI )
che poi arrivarono a fusione, dando vita all' ANACI, ndr ) , e ...ma è una
lunga storia. Ripercorriamola insieme a Sandrini.
D. Allora, Fabio. Ci conosciamo dal 1979, tu eri un ragazzino. Purtroppo
Enzo Cazzola morì improvvisamente il 27 gennaio del 1980, e quei giorni li
ricordo ancora . Alle esequie di tuo zio c' era tutta la Milano immobiliare
di allora. Con la zia Rina Cazzola e i cugini Giulia Cazzola e Claudio Gatti
, decidesti allora di costituire Casa Milano srl (www.casamilano.com ) ,
riorganizzando al contempo lo Studio Gec, che era lo studio di
amministrazione condominiale fondato dai Cazzola. Di cosa ti occupavi ?
R. Personalmente ero responsabile della gestione locazioni e della agenzia
immobiliare, oltre ad amministrare una decina di condominii con Studio Gec.
Nel 1990 abbiamo riorganizzato ulteriormente le società assegnando a me Casa
Milano srl e ai miei cugini Studio Gec.
D. Saltiamo a oggi.
R. Sono amministratore unico e socio con mia moglie , Mariola Orlikowka, di
Casa Milano srl. Nella attuale struttura copriamo i servizi di
amministrazione dei condominii, di gestione locazioni e di intermediazione,
il tutto su MIlano città.
D. Le associazioni: ti sei sempre dato molto da fare...
R. A livello associativo ho da subito seguito le orme e gli insegnamenti di
mio zio Enzo Cazzola, e ancora molto giovane sono diventato segretario
provinciale ANAI . Ci fu poi la fusione e, da oltre dieci anni , ho
l'incarico di Presidente Regionale ANACI. Ho seguito dal 1980 FIMAA e FIABCI
ITALIA della quale sono stato di recente nominato Vice Presidente. Per
completare , sono membro del Comitato di Vigilanza di Borsa Immbiliare di
Milano e dal 2004 co-coordinatore della collana "Immobili & Condominio", di
Maggioli Editore , che ha già pubblicato 23 volumi.
D. In occasione del decennale di ANACI Lombardia ( www.anacilombardia.it )
hai promosso l' "ANACI Day", una giornata interamente dedicata a temi di
attualità per i Tuoi iscritti, che numerosi hanno partecipato ai vari
momenti in programma.Tra questi, vi è stato un Convegno intitolato " La
manutenzione degli immobili in Condominio ", che ti ha visto tra i Relatori.
Perchè il sottotitolo " Da Costo a Investimento " ?
R. Perchè è necessario diffondere l'idea che amministrando con attenzione,
quindi aggiornandosi sui nuovi prodotti e servizi tecnologici che riguardano
gli impianti e le costruzioni condominiali, molti interventi di manutenzione
si possono ammortizzare con i risparmi sui consumi o vengono recuperati
sulla rivalutazione del valore dell'unità immobiliare o addirittura con un
aumento della redditività.
D. Allora, cosa significa più esattamente "investire in manutenzione " ?
R. Rispondo in quattro parole : valorizzare l' immobile, ottimizzare la
manutenzione , diminuire i consumi, e adeguare gli impianti alle normative
di sicurezza .
D.Vediamoli uno per ciascuno. Valorizzare ...
R. Significa ristrutturazione delle parti comuni ( facciate, tetti, scale,
portoni, citofoni, TVsat, cancelli automatici, etc) ; e installazione di
nuovi ascensori più belli e difficilmente danneggiabili (pareti antivandalo)
e con maggiore accessibilità abbattendo le barriere architettoniche.
D. Ottimizzare, ora ....
R. Significa installare ad esempio la " Linea Vita" sulle coperture :
diminuisce i costi di manutenzione delle coperture e delle gronde, perchè
non è necessario installare ponteggi o usare sclale aeree.
D. Fermati, cosa vuol dire " Linea Vita " ?
R. Linea Vita significa appunto salvaguardare prima di tutto la vita degli
operatori che lavorano sul tetto. Non si può far rischiare la vita ad una
persona per sostuire l'antenna o per pulire la gronda o per sistemare una
tegola! A volte purtroppo tali tragedie accadono, e proprio perchè non c'è
la Linea Vita : che permette invece di camminare sul tetto in tutta
sicurezza . Mediante una imbragatura di tipo alpinistico , allacciata ad un
filo di acciaio collegato con sistemi di aggancio collaudati e certificati
che corrono lungo il tetto , l'operatore può muoversi senza problemi. Gli
incidenti più gravi capitano per le piccole manutenzioni urgenti che in
tantissimi casi vengono eseguite senza ausili di sicurezza adeguati. Con la
Linea Vita si supera brillantemente il problema, e si protegge la vita degli
operai.
D. Capito. Andiamo avanti con l' ottimizzazione....
R. Significa stipulare contratti di " Global Service " per settore : i costi
di uscita per gli interventi diminuiscono.
D. Mi puoi fare qualche esempio ?
R. Ad esempio stipulare dei contratti dove è prevista la fornitura di
materiale di pulizia, il cambio lampadine, la regolazione della pompe
chiudiporta, il cambio dei nominativi su citofoni, caselle postali, ovvero
di tutte quelle piccole lavorazioni a basso contenuto tecnico che se
eseguite in modo organizzato comportano una riduzione della spesa, un buon
servizio e meno contestazioni da parte dei condomini.
D. Siamo già alla dimuinuzione dei consumi...
R. Sì, ma non basta. E' bene scegliere tecnologie avanzate , come ad esempio
gli ascensori a basso contenuto energetico. O adeguare gli impienti di
produzione del calore con apparecchi ad alto rendimento, . Ciò consente una
notevole diminuzione dei consumi che ammortizza la spesa di adeguamento,
senza aumentare le rate trimestrali condominiali ordinarie.
D. E la luce ?
R. Certo, utilizzare lampade a basso consumo è molto meglio, ormai è un dato
di fatto
D. Cosa ne pensi dell' applicazione delle energie rinnovabili ? E' pensabile
anche nel Condominio ?
R. Sicuramente l'energia fotovoltaica potrà avere un futuro nel Condominio,
dipenderà dal prezzo dell'apparecchiatura e dall'evoluzione del sistema.
D. Adeguare gli impianti , punto " dolente "
R. E' una necessità che nasce per rispettare l' ambiente, dare sicurezza
abitativa, diminuire i rischi . Ma occorrerebbe anche certificare la
sicurezza con lo strumento " rating " .
D. Ovvero ?
R. Direi che si tratta di un processo. Gli interventi sulle parti comuni che
salvaguardano la sicurezza partono dal rilascio del CPI ( Certificato di
Prevenzione Incendi ) , e passano attraverso molti punti : Certificazione di
Conformità degli impianti di ascensore,degli impianti elettrici , dell'
acqua potabile ( ai sensi e con i parametri del Dgs 31/2001 ), e delle canne
fumarie comuni e collettive ramificate. C'è la Certificazione dell' assenza
di amianto. C' è la verifica della valutazione dei rischi dei dipendenti (
la famosa Legge 626 ). C'è la verifica della valutazione della sicurezza
nelle manutenzioni ( richiamo qui la sopracitata " Linea Vita " ). E infine,
ancora due " Conformità" : del deposito dei rifiuti organici , e degli
scarichi fognari , alle normative igienico-sanitarie.
D. Difficile che tutto meriti un bel 10!
R. Si, ma se tutto viene adeguato per meritare un bel 10, la presenza di
tutte le certificazioni e delle verifiche previste assicura una garanzia
ottimale ( 100/100 ) della sicurezza delle parti comuni condominiali. Meno
rischi di danni, sicurezza di non dover sopportare spese future.
Consapevolezza di vendere un bene senza spiacevoli sorprese per
l'acquirente.
D. Tradotto in euro, di quanto si valorizza il bene ?
R. Più che di valorizzazione , parlerei di "svalorizzazione" nel caso non vi
fossero delle situazioni a posto, ad esempio avere un tetto in eternit oggi
è considerata una svalorizzazione che un acquirente farebbe sicuramente
pesare nella trattativa.
D. Gestire gli immobili diventa sempre più complicato, e l' aggiornamento
professionale sempre più imperativo
R. Sono tanti gli adempimenti formali, sono alti i rischi, è necessaria la
specializzazione dell'amministratore e anche dei dipendenti e dei
collaboratori, al fine di non causare danni a se stessi e ai condomini.
L'Italia è però il paese dell'obbligatorietà, e pertanto anche per gli
associati ANACI da questo anno sarà obbligatorio per mantenere operante
l'iscrizione alla associazione la frequentazione di conferenze di
aggiornamento professionale.
D. Tu ti occupi di Condominio, e della relativa attività associativa, sin da
ragazzo. Quali sono stati i tuoi " francobolli ", le cose migliori che
ritieni di aver fatto ?
R. A livello associativo, sicuramente sono stato promotore della targhetta
identificativa dell'amministratore sui condomini di Milano, che è la
conseguenza di un nuovo articolo del regolamento edilizio. Anche la
convenzione con Banca Popolare di Milano che finanzia le opere straordinarie
condominiali fino a due milioni di euro con gli interessi a carico delle
imprese è un sistema che è nato su una mia idea.
Per la mia attività di amministratore, mi piace ricordare la
ristrutturazione a costo zero delle facciate di Piazza 25 Aprile, pagate
dalla pubblicità, il recupero con ristrutturazione di tutte le parti comuni
di un classico condominio di ringhera e cortili in corso di Porta Ticinese,
e la ristrutturazione in corso Italia eseguita tramite il finanziamento BPM.
In sostanza tutti gli interventi dove , nonostante la presenza di varie
problematiche condominiali, si è riusciti a riqualificare l'immobile.
D.Cosa c'è da fare adesso, subito dietro l' angolo, per il bene del
Condominio ?
R. Valutare bene lo stato degli impianti termici, sia a gasolio che a metano
e, se sono obsoleti , sostituirli con altri ad alto rendimento e meno
inquinanti; e soprattutto verificare bene le possibilità di maggiore
bilanciamento degli impianti, causa di liti condominiali per il troppo caldo
per alcuni e di insufficiente caldo per altri, usufruendo del finanziamento
senza interessi di BPM come da accordo con la Regione Lombardia e Il Comune
di Milano.
D. E per l' Associazione ?
R. Dare il via nel più breve tempo possibile alle conferenze di
aggiornamento obbligatorie per gli associati, la cui frequenza crea dei
crediti agli associati necessari per la permanenza in associazione. Dobbiamo
fare il salto di qualità.
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