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	Le mie Interviste
           
	
	
	 
	
	Nato a Napoli, Vincenzo Acunto è laureato in  Economia e Commercio , ed è Dottore Commercialista e Revisore dei Conti.
 
	
	
	D. Cos'è Groma? R. Groma Srl è una Società di proprietà della Cassa Italiana di 
	Previdenza dei Geometri Liberi Professionisti che, dal 1997 gestisce 
	l'intero patrimonio immobiliare della Cassa di Previdenza Geometri, dal 2001 
	il patrimonio immobiliare della Fideuram Vita S.p.a., ed il Centro 
	Commerciale "Il Girasole" di Lacchiarella (MI). Nel 2002 ha aggiunto tra le 
	sue commesse anche la gestione di tutto il patrimonio della Fondazione 
	Enasarco e di una parte del patrimonio della Cassa di Previdenza dei 
	Giornalisti (INPGI). Oggi, Groma gestisce oltre 10.000 unità immobiliari, in 
	tutta Italia.
 
 D. Come ha iniziato la Sua attività?
 R. Come libero professionista, dopo essermi abilitato nel 1993 come 
	"partner junior" presso uno Studio napoletano (Associazione Professionale 
	Dottori Commercialisti) dove ho acquisito una notevole esperienza nella 
	consulenza aziendale e societaria. Ho intanto frequentato numerosi corsi di 
	specializzazione sull’argomento "Tecnica e gestione dei patrimoni 
	immobiliari" nelle principali Università Italiane (Bocconi, Luiss, 
	Cattolica).
 
 D. Da quando si occupa di gestione?
 R. Dal 1996 , dapprima nella E.R. SpA (gruppo "Romeo), quale 
	responsabile dell’amministrazione utenza della Commessa del Comune di 
	Napoli, poi partecipando al gruppo di lavoro per la preparazione 
	dell’offerta alla gara di appalto per la gestione degli immobili del Comune 
	di Roma. Vinta dalla stessa "Romeo S.p.a." nel 1997.
 
 D. Poi?
 R. Alla fine del 1998 mi sono trasferito a Roma per dirigere la 
	Groma.Nel corso di un quinquennio, ho contribuito a trasformare la GROMA da 
	società mono-committente ad una società "Global Service" per conto terzi, 
	acquisendo i Committenti sopra citati.Nel marzo del 2002 ho portato GROMA 
	(come Direttore ed Internal Auditor) alla certificazione di qualità ai sensi 
	delle norme UNI EN ISO 9001 "Vision 2000" (tra le prime società in Italia) 
	nel settore della gestione di patrimoni immobiliari.
 
 D. Poi è nata Gromasistema, soluzioni e sistemi per gestire...
 R. Sì, nel 2003. Ero convinto dell' importanza dei sistemi 
	informativi nell’ambito gestionale, non solo di patrimoni immobiliari.
 
 D. Parliamo di mercato e di prezzi. Nel primo semestre del 2005 nelle 
	maggiori città italiane i prezzi degli immobili hanno confermato una buona 
	tenuta e alcuni rialzi, si diceda molte parti. Cosa ne pensa Lei, dal suo 
	osservatorio ?
 R. Alcune città , come Firenze e Venezia, hanno esaurito i loro 
	margini di crescita e registrano piuttosto una frenata, ma città trainanti 
	come Roma e Milano hanno registrato un ulteriore – consistente - incremento 
	rispetto ai prezzi del 2004 già alti, incrementi che per Roma arrivano anche 
	all’8 – 10%. A queste due si aggiunge Torino che sta vivendo una nuova 
	primavera dovuta ad importanti interventi urbanistici e di riqualificazione 
	in vista delle olimpiadi invernali del 2006. Al sud Napoli, Catania e 
	Palermo non riescono ancora ad esprimere il loro potenziale che le può 
	candidare nel 2006 come nuove realtà ed opportunità di investimento.
 
 D. Sono aumentati gli sconti?
 R. No, non abbiamo registrato sconti apprezzabili sui prezzi di 
	vendita o di locazione.
 
 D. Rispetto all’anno scorso il tempo medio di vendita per 
	un’abitazione è aumentato?
 R. Sì, e Il motivo è semplice, l’offerta di immobili di prestigio o 
	da investimento è ormai finita, la qualità è diventata più rara e difficile 
	da trovare; quando la ritrova la si paga ancora cara. Il resto fa ancora 
	parte della bolla immobiliare e seppur a prezzi più abbordabili deve 
	scontare i tempi di ricerca di eventuali alternative da parte della domanda.
 
 D. Riscontrate una riduzione dei rendimenti?
 R. L’attrattività dell’investimento immobiliare mantiene ancora un 
	grosso appeal nei confronti del piccolo e grande investitore e soprattutto 
	della famiglia Italiana, che fa ricorso sempre di più all’indebitamento per 
	acquistare la sua abitazione. A conferma di ciò, lo dimostra la crescita dei 
	mutui e dei prestiti personali finalizzati all’acquisto di immobili +59% 
	rispetto al 2004, a fronte di una crescita complessiva dei prezzi delle 
	abitazioni del 16%. Oggi le persone tendono ad indebitarsi di più e per un 
	periodo più lungo (20-25 anni), complici i bassi tassi d’interesse e la 
	maggior offerta di prodotti finanziari messa a disposizione dagli Istituti 
	di Credito. Nell’ultimo anno si è riscontrato un incremento dei mutui 
	erogati sia in termini di volumi che di valore (fonte Banca d’Italia). Se 
	quindi la rata mensile di un mutuo è più o meno pari al canone di locazione 
	mensile, ecco che la preferenza è quella di acquistare anziché prendere in 
	locazione, confortati anche dalla sicurezza dell’investimento in mattoni che 
	mantiene il valore intatto e con incrementi più redditizi di qualsiasi altra 
	forma di investimento. Di conseguenza il mercato delle locazioni assiste ad 
	una domanda più scarsa, soprattutto nel settore residenziale.
 
 D. Gli investitori sono ancora attratti dal mattone e dai suoi 
	rendimenti locativi?
 R. Sì, se si tiene presente il buon profilo rischio-rendimento. Il 
	rilevante afflusso di liquidità che riversandosi in misura massiccia sul 
	mercato immobiliare connota in molte realtà un’offerta qualitativamente e 
	quantitativamente limitata, determinando una forte competizione sulle 
	opportunità di investimento migliori (edifici di migliore qualità, affittati 
	a Conduttori Istituzionali e solidi con lunghi contratti di locazione) 
	porterà sicuramente una ulteriore bolla su questi investimenti, ma farà 
	inevitabilmente scoppiare quella di tutto il resto del comparto immobiliare, 
	con eccezioni in alcune città e/o quartieri (Roma, Milano, Torino), che 
	continueranno ad andare in controtendenza, ma non saranno più capaci di 
	trainare l’intero comparto al rialzo.
 
 D. E i Fondi Immobiliari?
 R. Meritano un discorso a parte. I così detti "mattoni di carta", 
	considerati un’alternativa all’investimento diretto nell’immobile, hanno 
	registrato tra il 2004 e 2005 un vero e proprio "boom", ma possono rivelarsi 
	uno strumento deludente per chi decide di andar via prima della scadenza 
	fissata. Le Performance (per il momento solo virtuali), possono diventare 
	negative se i sottoscrittori della prima ora volessero uscire in anticipo 
	dall’investimento e vendere le quote in Borsa, dove spesso sono trattate a 
	sconto per via della scarsa liquidità.
 
 D. Qual' è il Suo parere sulle stime?
 R. Le stime dei singoli immobili , fatte ai prezzi di mercato da 
	esperti indipendenti, generano plusvalenze non ancora realizzate sul 
	patrimonio immobiliare. Insomma, ricavi latenti che il mercato (consapevole) 
	stenta a riconoscere nelle valorizzazioni dichiarate. Tutto questo potrà 
	sicuramente influenzare ulteriormente il mercato immobiliare del 2006, 
	contribuendo a sgonfiare ulteriormente la bolla speculativa ormai "stanca" 
	di gonfiarsi dal 1997.
 
 
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